Problemi di memoria, attacchi di panico sempre più frequenti
Buonasera, sono una ragazza di 26 anni. Nella vita ho sperimentato vari tipi di sofferenza; un’autodistruzione cominciata in tenera età, la fine di una relazione fatta di abusi e violenze di ogni tipo, smarrimento, stati di melanconia che non ho superato ma che ho, semplicemente, rinchiuso in un cassetto a cui ho voltato le spalle nel tentativo di andare avanti.
Due anni fa mi sono trasferita, per amore, lontano dalla mia terra e da tutti i miei affetti, ritrovandomi da sola col mio compagno. La solitudine che ho provato mi ha spinto a cercare lavoro, l’ho trovato in effetti seppur non mi soddisfi. Tuttavia, nonostante questo lavoro mi getti l’autostima sotto i piedi, continuo a lavorare per mantenere anche gli studi. Ho sempre desiderato studiare ed altrettanto desidero con tutta me stessa la laurea, provare quel tipo di soddisfazione e felicità. Infatti, un anno fa, ho realizzato il primo desiderio: iscrivermi all’università. Sin da subito però, nonostante ciò che studiassi destasse il mio interesse e la mia curiosità, mi sono resa conto che non riuscivo a memorizzare ciò che studiavo. Ho cercato di rassicurarmi, pensando che magari questa difficoltà fosse data dal fatto che non ero più abituata, ho provato diversi metodi di studio ma niente, in memoria non rimane niente. Gli esami che ho dato, in effetti, li ho superati ma con voti molto bassi.
Da circa un anno, tuttavia, ho come la sensazione di avere la testa ovattata, di non vivere in prima persona le azioni che svolgo, le cose che dico. Non memorizzo i volti delle persone, gli eventi accaduti e mi rendo conto che su di me non si può fare affidamento. Anche a lavoro mi rendo conto di avere non poche difficoltà e, in maniera scherzosa, anche i colleghi mi fanno notare questo aspetto di me ed io ho sempre descritto la cosa così:”mi sento come un cellulare che ha la memoria piena e che, per tale motivo, non memorizza più niente”. Ora, se in effetti ho sempre fatto ironia su questa cosa, mi rendo conto che allo stesso tempo mi provoca non pochi problemi, specialmente con lo studio. Io vorrei dare di più, vorrei fare di più, ma semplicemente non riesco. Ho pensato di mollare l’università, pensando che forse non sono così tanto intelligente, che forse mi sono sopravvalutata troppo e che, in realtà, io non sia in grado ma non appena formulo questi pensieri mi assale l’angoscia perché so che non mi perdonerei mai e poi mai un errore di questo tipo, che deluderei me stessa per sempre.
Io so di voler studiare, ho buone motivazioni per farlo ma non ce la faccio, non ci riesco nonostante i vari tentativi.
Prossima settimana dovrò dare due esami e sono ancora qui che tento di ricordare e ricordare, ma poi crollo in una tristezza così nera che mi ha tolto il sorriso e la voglia di svegliarmi al mattino.
Inoltre, da qualche mese a questa parte, sono ritornati gli attacchi di panico e gli incubi. Attacchi sempre più violenti e che durano sempre di più, che mi sorprendono in qualsiasi momento della giornata. Incubi che mi fanno svegliare urlando o piangendo, che sono sempre più frequenti e dettagliati ed io che mi sento annichilita da tutto questo.
So, io lo so bene, che dovrei cercare qualcuno di competente disposto ad aiutarmi ma sono tante le cose che mi frenano, tra cui il fatto di dover ricominciare tutto da zero, di dover riaprire quel cassetto chiuso la cui chiave è stata, metaforicamente parlando, presa e sperduta. So che farlo non farebbe altro che farmi stare peggio.
Tuttavia, sto prendendo delle vitamine, prescritte dal medico di base, per la concentrazione ma non pare stiano funzionando..
Quello che vi chiedo è solo di darmi qualche consiglio su come affrontare le sessioni di studio, come mantenere la concentrazione senza farmi distrarre da pensieri futili e banali, come memorizzare qualcosa..
Ho già comunicato, solo al mio compagno, che il mio percorso universitario dipenderà da questi due esami; se non dovessi superarli, a malincuore, procederò con la rinuncia agli studi.. forse non sono così intelligente come credono tutti..
Ps: a causa del lavoro posso studiare solo la notte o la mattina.
Vi ringrazio a prescindere per le risposte e mi scuso umilmente se il testo risulti lungo e poco scorrevole. Ma purtroppo, oltre alla poca memoria, mi sento sempre confusa, “disconnessa”.