Problemi con la tesi

Inviata da Manuel · 25 ago 2015 Orientamento scolastico

Buongiorno dottori, sono uno studente lavoratore di 34 anni in procinto di terminare il corso in scienze politiche. Mi sono iscritto all'università più tardi rispetto ai miei coetanei e ho sempre lavorato. Devo dire che, malgrado le materie non mi interessassero più di tanto, sono riuscito a dare gli esami e la tesi triennale senza grandi difficoltà.

Ora è più di un anno e mezzo che ho finito gli esami ma non riesco ad iniziare la tesi. Ho raccolto il materiale e scritto il primo capitolo ma non riesco a proseguire, mi spiego so cosa devo fare, ma appena apro i libri non sono in grado nemmeno di leggere una riga. Sono sempre nervoso anche sul lavoro perché ho il pensiero della tesi, tendo sempre a rimandare il momento dello studio ma allo stesso tempo non riesco a fare altro. Vorrei finire in fretta anche per dedicarmi ai miei molti hobbies che sto trascurando, ma non riesco proprio ad applicarmi allo studio.
Pensavo di riuscire a fare qualcosa durante questo mese di ferie, ma mi sono ridotto a ciondolare per casa e non ho combinato nulla. Mio padre dice che è un problema di pigrizia, la mia fidanzata invece sostiene che si tratti di un blocco psicologico e mi consiglia di accantonare tutto per qualche mese e nel caso riprendere più avanti se la cosa mi interessasse ancora. Io vorrei avere il coraggio di mollare una volta per tutte. Cosa mi consigliate

Manuel

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Miglior risposta 25 AGO 2015

Gentile Manuel,
il completamento del percorso di studio potrebbe innescare in lei delle ansie derivanti dal pensiero di dovere poi necessariamente introdurre dei cambiamenti nella sua vita, magari anche inerenti al lavoro, per dare un senso a quello che ha fatto ma questo pensiero le crea troppa ansia e per questo non riesce ad impegnarsi per completare.
Entri nell'ordine di idee che questo cambiamento non è nè obbligatorio e nè dovuto ma che gli studi che ha fatto possono rappresentare comunque un motivo di soddisfazione personale restando nella categoria degli hobbies.
Credo e mi auguro che in tal modo le sarà più facile completare la tesi e chiudere questa esperienza di arricchimento.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio Campagna (Salerno)

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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4 SET 2015

Caro Manuel, mi rendo conto dei sacrifici che un lavoratore/studente affronta, e quando gli esami finiscono si tira un sospiro di sollievo perchè finalmente ci possiamo dedicare ad altro|. Mi pare che tu abbia bloccato questo sospiro a metà e pietrificato non riesci ad andare oltre. Tratta la tesi come l'epilogo del percorso e concediti finalmente il respiro a pieni polmoni, non avere timore! Forse le tue aspettative sono alte, e pretendi troppo da te stesso: rilassati,riprendi le forze e ricorda che tutto si conquista a "piccoli passi". Dott.ssa Maria Galderisi

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26 AGO 2015

Caro Manuel, la situazione che ci racconta non è affatto rara!

Capita spesso che nel momento in cui ci si debba confrontare con la conclusione di un percorso di studi su cui è stato investito molto tempo e risorse ci si trovi quasi bloccati ed incapaci di concludere, pur desiderandolo!

Il passaggio che sta vivendo è un momento delicato per la sua vita, che sicuramente la porta a confrontarsi con pensieri che hanno a che fare soprattutto con quello che le potrà succedere dopo l'acquisizione di questo titolo o con il vissuto di sentirsi sufficientemente adeguato ad un nuovo ruolo professionale.

Se lo desidera, credo che potrebbe trarre grande aiuto chiedendo la consulenza di un professionista, per discutere e capire meglio che significato ha per lei questo passaggio.

Se riuscisse a definire meglio che cosa la sta bloccando in questo modo, forse potrebbe vivere con più tranquillità questo momento della sua vita e scegliere in libertà che cosa fare del suo futuro.

In bocca al lupo.

Dott.ssa Lia Di Maio
Psicologa

Dott.ssa Lia Di Maio Psicologo a Oleggio

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26 AGO 2015

Buongiorno Manuel, più che darle un consiglio io le chiederei cosa desidera veramente per sè e per il suo futuro. La motivazione è un motore fondamentale nella nostra vita di tutti i giorni. Lei parla di una facoltá senza particolare interesse eppure è arrivato alla fine. La tesi certo richiede un pò di lavoro ma il più è fatto. Cosa la blocca dal terminare gli studi?
Inoltre afferma di avere giá un lavoro e mi chiedevo se con la laurea farebbe un altro tipo di lavoro o un avanzamanto e se tutto questo le interessa. Da quanto lei scrive riesco a darle solo questi spunti di riflessione, spero di averla aiutata almeno in parte. Le faccio i miei auguri
Dott.ssa Sabrina Ornito

Dott.ssa Sabrina Ornito Centro di psicologia clinica Psicologo a Milano

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26 AGO 2015

Buongiorno Manuel.
Quando si intraprende un percorso ci sono sempre - almeno - due motivazioni: una consapevole e l'altra inconscia. Se l'acquisizione della laurea è finalizzata ad una attività lavorativa prevale la spinta energetica della motivazione consapevole; se non è inerente al lavoro prevale invece la spinta inconscia.
In ogni caso, la conclusione di un percorso si presenta spesso come una perdita: per superare il senso della perdita - cioè della morte - il percorso deve lasciar intravedere un proseguimento, un obboettivo ulteriore.
In bocca al lupo,
Pietro De Santis (Associazione Psicoanalisi Contro)

Psicoanalisi Contro (IPRS) Psicologo a Roma

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26 AGO 2015

Caro Manuel,
la situazione che descrive è più comune di quello che si possa immaginare.

Le cause sono molteplici e possono aver a che fare con il timore per il futuro, problematiche connesse all'autostima, contingenti e temporanee fatiche a concentrarsi...

Non si faccia fretta nel cercare la motivazione perchè il senso di costrizione che ne deriverebbe la potrebbe portare a rimandare ancor più il lavoro di tesi o ad abbandonarlo.

Le suggerisco, anche, di chiedersi che cosa significherebbe, per lei, ottenere la laurea per cui ha studiato.

Le fosse possibile, potrebbe valutare l'opportunità di un percorso di consulenza psicologica per definire obiettivi ed ostacoli e recuperare l'energia che le manca, Deciderà, poi, se investirla per completare il suo percorso di studi, oppure no.

Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella

Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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25 AGO 2015

Gentile Manuel
penso che per sbloccarsi e prendere una decisione (mollare o concludere il percorso universitario) dovrebbe provare a chiedersi quale significato potrebbe avere per lei questo "blocco". Che cosa rappresenta per lei l'essersi bloccato ad un passo dalla fine del suo percorso a cui ha pure dedicato tanto tempo, tanti anni della sua vita.
Un altra domanda che potrebbe farsi è come pensa, come immagina che la Laurea possa incidere o modificare la sua vita, il suo rapporto con se stesso, con gli altri, col suo attuale lavoro..... immagina che potrebbe essere ininfluente o al contrario dare avvio ad un processo di cambiamento per cui, non so, lei potrebbe pensare di mettere a frutto la laurea per cambiare lavoro o chiedere un aumento o.... ?
Ancora, come immagina che la Laurea possa cambiare l'immagine di se stesso ai suoi stessi occhi e agli occhi degli altri?
Come mai ha deciso di iscriversi all'Università? Lo ha fatto per se stesso? o forse per suo padre? forse le sue difficoltà segnalano il fatto che non sente questo percorso totalmente suo? La tesi, in fondo, è il momento in cui ci si mette in gioco in prima persona, si scrivono nero su bianco le proprie idee, si esprime se stessi più che negli esami (scritti o orali che siano).

La mia idea è che ci sia qualcosa dentro di sè che la frena nel portare a compimento il suo percorso, qualcosa che ha attinenza sul significato che lei attribuisce al percorso il genere e alle ripercussioni che potrebbe avere una Laurea sulla sua vita. La tesi della pigrizia non mi convince...
.
Cordiali saluti
Dott.ssa Stefania D'Antuono

Dott.ssa Anna Stefania D'antuono Psicologo a Venezia

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25 AGO 2015

Buongiorno Manuel potrebbe provare ad interrogarsi sulle motivazioni iniziali che l'hanno spinta ad iscriversi ad un percorso universitario e alla scelta di quel percorso, che dalla sua mail, sembra essere stato poco stimolante.
Quelle motivazioni sono ancora valide per lei?Oggi ce ne potrebbero essere di nuove e di più utili? Concludere il ciclo di studi che vantaggio e/o cambiamento le porterebbe? Queste sono ovviamente solo alcune possibili domande.
Infine potrebbe interrogarsi anche sul nervosismo che sente, cosa le dice di Lei?
Buona riflessione!

Dott.sa Paola Laura Bonazzi

Bonazzi Dott.ssa Paola Laura Psicologo a Landriano

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