Ho un rapporto pessimo con il cibo e pur non avendo un peso esagerato (6 kg circa in piu' del peso ideale) soffro moltissimo per i miei comportamenti frequenti di "abbuffamento". La situazione e' peggiorata dopo essere stata per 2 volte da un dietologo. ho perso i kg ma il problema abbuffamento e' peggiorato oltre ad aver ripreso tutti i kg persi
Sento il bisogno di farmi aiutare anche perché ho il colest tot. a 300.
Io abito a Ventimiglia (IM) e non so a chi rivolgermi. Potete aiutarmi? Grazie
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3 GEN 2014
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Gentile Eleonora,
le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo esperto nel settore e di scrivere un diario della modalità e della quantità di cibo che assume al fine da portare all'esperto dei dati chiari su cui poter lavorare insieme. Se non conosce uno psicologo del settore può rivolgersi ai servizi del territorio che sapranno indirizzarla.
7 GEN 2014
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Gentile signora Eleonora,
a distanza nel suo specifico caso, per altro anche complesso, l'auiuto è impossibile. Conviene rivolgersi ad un capace ed esperto psicoterapeuta privato per avere in tempi brevi subito una diagnosi e capire quanto sarà possibile fare con successo per lei tramite un percorso terapeutico mirato e personalizzato con obiettivi concordati da raggiungere nel tempo. Se poi lo psicoterapeuto posside anche competenze dietetiche e nutrizionali certificate (con formazione universitaria - specializzazione o master in nutruizione clinica - post lauream)allora il referente clinico per la sua complessa situazione (problemi con il cibo e parametri ematochimici sballati) è uno solo che raccoglie le sue lamentele, interpreta diagnosticamente i sintomi e la segue fino al successo terapeutico. SE poi ha anche una formazione in naturopatia...
paolo zucconi, sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale a udine (regione friuli venezia giulia)
3 GEN 2014
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Gentile Eleonora,
potrebbe essere utile fare una consulenza psicologica. Non possiamo consigliare direttamente il nominativo del Collega, sul portale troverà sicuramente la soluzione più adatta.
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo, Psicoterapeuta Viterbo
3 GEN 2014
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Buonasera, per poter dare delle indicazioni più accurate, possono essere utili informazioni più dettagliate. Il concetto di "abbuffate", ad esempio, andrebbe definito nelle modalità di comportamento e nella frequenza. Colgo e comprendo bene il disagio provato con queste condotte alimentari, anche se non sempre il comportamento alimentare è "il problema". Spesso è sintomo, soprattutto in casi, come il suo, in cui il sovrappeso è molto leggero, di un altro malessere che non è direttamente evidente e in superficie. Il riempirsi di cibo e "abbuffarsi", può essere un modo per riempirsi di altro che manca e che non è cosi direttamente accessibile. Può essere utile un'esplorazione e un ascolto di se in modo intimo e accurato...terapeutico. Rimaniamo con lei.