Problemi ad aprirsi e bisogno di infinite attenzioni

Gentile Laura,
la capacità di osservarsi senza giudicarsi è il primo passo verso la conoscenza di sè stessi in maniera autentica. Si metta in gioco cercando di osservare sè stessa quando prova questo tipo di emozioni, cosa vorrebbe fare? Il suo corpo come sta reagendo? La sua mente cosa le dice di fare? Si annoti tutto in un diario e dopo un pò di tempo vada a ritroso nel leggere cosa ha provato e a mente fredda potrà realmente "vedere". Per facilitare e agevolare questo lavoro, che può trovare non poche difficoltà, le consiglio di trovare una guida professionale in grado di poter accogliere il suo disagio per poterlo accettare e trasformare.

I miei più cari auguri.
Dr. Paparella

Buongiorno. Il cambiamento personale è un processo lungo e complicato. Se ci sono voluti degli anni per determinare una sofferenza psicologica, non può certo bastare una mail per risolverla. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un individuo serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
È quindi illusorio credere che si possano ottenere risultati scrivendo in una chat: serve solo a perdere tempo e di solito significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Qualora lei fosse una persona veramente motivata a capirsi e a ricercare un cambiamento personale profondo e duraturo, l’unico consiglio sensato che potrei darle è quello di fissare un appuntamento con un professionista serio e preparato. Per quel che mi riguarda, le do la mia disponibilità (anche online).

Buongiorno Laura,
resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio ciò che hai esposto.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Ciao Laura,
In tutto ciò che hai ben descritto e che ti crea disagio, personalmente trovo un punto di forza, ovvero la consapevolezza. Sei decisamente cosciente di aver attenzioni e che il tuo bisogno in merito è apparentemente incolmabile. Questo è un presupposto importante per affrontare questa problematica, adesso non ti rimane che iniziare a farlo!
Mi auguro che il tuo percorso in tal senso avanzi ed evolva e rimango a disposizione nel caso,

Un abbraccio

Gentile Laura,
dopo azioni e comportamenti che non amiamo, è utile solo spiegarli oppure valutare anche delle strategie per modificarli? Forse non è risolutivo mettere tutta l'energia solo nel primo punto (quello della spiegazione). Allo stesso modo, potrebbe lavorare sulla comprensione del suo malumore quando lui esce con gli amici, ma anche sulla gestione di quegli stati emotivi.
"Che cosa penso riguardo alla situazione sentimentale?" potrebbe dare risposte diverse in base alla situazione (dopo un diverbio o dopo un momento di coccole, durante un'esperienza piacevole trascorsa insieme, quando è da sola, etc.)?
Può essere utile valutare il supporto di un professionista per lavorare su una maggiore comprensione delle dinamiche sentimentali, ma anche sulla gestione della comunicazione e dei vissuti emotivi, esplorando strategie e approcci diversificati.
Le faccio tanti auguri
Dott. Giovanni Iacoviello

Cara Laura, fin da quando siamo piccoli ci viene insegnato a nascondere le emozioni: non piangere, non ti arrabbiare così. Ad un certo punto impariamo così bene che ci scolleghiamo e non sappiamo più cosa proviamo. La psicoterapia ci aiuta a rientrare in contatto con noi stessi, con le nostre emozioni, bisogni e fragilità: solo se siamo in contatto con noi stessi infatti possiamo comunicarle agli altri e scegliere di farci qualcosa (magari qualcosa di diverso rispettoal pilotaautomatico), anziché essere guidati inconsapevolmente dalle emozione e dalle fragilità che comunque ci sono. Ti suggerisco di iniziare un percorso di crescita personale e vedrai che piano piano sarai più consapevole di te stessa e più autonoma rispetto al tuo compagno: non significa che non sentirai la sua mancanza quando non ci sarà, ma significa che saprai reggere quest'emozione e sostenere te stessa in uno scambio maturo con il tuo conpagno.
Resto a disposizione, anche online
Buona crescita
Dr.ssa Violetta Molteni

Cara Laura buongiorno, noto che hai selezionato la parola chiave Autostima nella tua presentazione.
Sono d'accordo con te, probabilmente i tuoi atteggiamenti all'interno della tua relazione sono legati ad una insicurezza personale ed una bassa autostima che ti spingono a richiedere sempre attenzioni, conferme, dimostrazioni.
Ti consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per migliorare e potenziare questo aspetto della tua persona, per avere anche rapporti con altri più maturi ed equilibrati.
Resto a disposizione, anche online.
Dott.ssa Barbara Piscitelli

Buongiorno Laura,
Seguo con attenzione la tua preoccupazione e richiesta.
Ti consiglierei di cercare di capire cosa si nasconde dietro queste tue richieste.
Resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per approfondire quanto esponi.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Ciao Laura,
mi permetto di darti del tu... forse dovresti provare a chiederti cosa si nasconde dietro a queste richieste: ti fidi di lui? E di te stessa? Prova a porti queste domande, a fare un esercizio di introspezione, magari con l'aiuto di un professionista. Potresti scoprire che alla base di questi tuoi comportamenti ci sono delle insicurezze e delle difficoltà comunicative che ostacolano il tuo benessere e quello del tuo fidanzato. Altrimenti corri il rischio di essere sempre insoddisfatta e questo si ripercuoterebbe anche su chi ti sta intorno.
In bocca al lupo!

Buongiorno Laura,
Per amare qualcuno occorre passare dalla logica del possesso a quella del dono. Il dono di sé richiede una personalità sicura e svincolata bene.
Probabilmente c’è un lavoro di miglioramento da fare su di lei, da permetterla poi di amare liberamente e serenamente il suo partner.
La incoraggio a farsi aiutare
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Laura cara,
una chiave di lettura che può esserci d'aiuto, quando proviamo sentimenti contrastanti o agiamo in modi tutto sommato incoerenti con le noste convinzioni, è quella di considerare che ognuno di noi non è "un io solo", ma un io che ospita anche altre parti di noi.
In altre parole, è come se ognuno di noi avesse diverse parti dentro di sé: magari una più sensibile e capricciosa, una più responsabile e adulta, una spaventata e insicura, eccetera. E non sempre queste parti vanno d'accordo tra loro.
Usando questa metafora, e rileggendo la tua lettera, potrei immaginare, ad esempio, che ci sia qualche parte di te che si sente trascurata e che sta tenendo il broncio. Con l'aiuto di un/una terapeuta che si muove con quest'ottica, il lavoro potrebbe essere quello di imparare a riconoscere le varie parti di te, ad instaurarci un dialogo, e ad offrir loro tu stessa l'attenzione e la cura di cui hanno bisogno: secondo il mio approccio, questo è il modo più efficace per far sì che quel "bisogno di attenzioni infinite", che non è saziabile da qualcun altro all'infuori di te, possa trovare appagamento.
Spero esserti stata utile.
Un caro saluto,
Dott.ssa Carlotta Basurto

Buongiorno Laura.
Penso possa esserle utile fare chiarezza su questa rabbia apparentemente ingiustificata che sente e che influenza i suoi rapporti, ed il suo stato d’animo. Creandosi uno spazio con un professionista può dedicarsi il giusto tempo per comprendere da dove viene questa rabbia, che significato ha. Credo possa esserle utile per conoscersi un po’ di più e per affrontare con più consapevolezza la sua vita.
Auguri per tutto

Buongiorno Laura,
da ciò che lei descrive mi sembra che alcuni aspetti del suo comportamento siano collegati a una immaturità emozionale. Lei razionalmente considera che le sue esigenze siano improprie ma i suoi sentimenti la spingono a reagire nel modo come descrive. Lavorando per acquisire una maggior maturità, riuscirà a estare bene da sola e sarà anche più generosa nei confronti del suo ragazzo. Come poter lavorare su sé stessa? Intraprendendo una psicoterapia che la aiuterà anche a esprimersi meglio e a capire più profondamente le radici della sua immaturità oltre che a conoscersi meglio.
Buona giornata.

Cara Laura,

sarebbe fondamentale approfondire i motivi per cui non ti autorizzi ad esprimerti e allo stesso tempo ad accettare che gli spazi del tuo partner possano diversificarsi.
Questo è possibile esplorarlo alla luce delle relazioni vissute nei tuoi contesti di appartenenza, ovvero la famiglia, il lavoro, la scuola/università, ecc.
A questo proposito, sono a tua completa disposizione, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.