Problematiche di coppia: genitori invadenti

Inviata da ragazzapreoccupata · 16 nov 2020

Buonasera.

Ecco, di seguito, la mia esperienza.

Ho 23 anni e il mio ragazzo 25, viviamo rispettivamente con le nostre famiglie e purtroppo abitiamo a un’ora di macchina di distanza. Questa distanza rende impossibile vederci, ad esempio, per mezz’ora, per poche ore, o addirittura per pochi minuti (come altre coppie invece possono fare).
Quindi accade che quando stiamo insieme cerchiamo di farlo per periodi più lunghi: se durante la settimana siamo in università, allora il venerdì sera io prendo la macchina, salgo da lui e rimango lì per il weekend (ovviamente se i suoi non ci sono - e quando non ci sono è perché vanno nella loro seconda casa). Se poi dovesse capitare che i suoi non vanno nella loro seconda casa, allora ci andiamo noi perché il posto è bellissimo e ci piace (ed io mi sento in colpa a “sfruttare” questa loro seconda casa, quindi cosa faccio? Mi metto sempre a pulire e sistemare per “dimostrare” a lui che ci tengo a questa casetta e gli sono grata di poter essere lì. Ma non avendo alternative, piuttosto che non vederlo, mi faccio andare bene lo stare lì, anche perché sono i suoi genitori che ce l’hanno sempre proposto).
Tutte queste problematiche sono causate dal fatto che non avendo una nostra indipendenza, non avendo una nostra casa e non lavorando, dobbiamo per forza di cose appoggiarci alle rispettive case dei genitori, abbiamo fatto qualche weekend fuori porta, ma di più non possiamo permetterci.
Cosa accade però? Accade che spesso, quando lui decide di passare del tempo con me, puntualmente deve fare qualcosa per i suoi genitori: accompagnare la mamma di qua, accompagnare il papà di là, fare questa commissione, fare quell’altra cosa... tutto questo guarda caso lo deve fare solo durante il nostro tempo insieme? Se si tratta di urgenze faccio un passo indietro, ma la maggior parte delle volte si tratta di cose che potrebbero benissimo essere fatte anche in altri momenti.
La mia sensazione è quasi quella che ai suoi genitori possa “dare fastidio” che il loro figlio si stia allontanando da casa e stia dando delle attenzioni ad una donna che non è la mamma. Perché altrimenti non mi spiego perché delle stupidate vengano fatte il sabato mattina, quando dal lunedì al venerdì ogni momento era buono per farle.
Ne parlo con lui, gli spiego che io un domani voglio avere la certezza che passerò dei momenti con lui, senza essere “disturbata” dai suoi genitori e lui prende assolutamente le difese di mamma e papà, che quando gli chiedono un favore manda a quel paese, ma quando io gli faccio notare la cosa diventano i genitori perfetti e sono io che non mi devo permettere di dire cose simili.
Io non voglio che lui non abbia più rapporti con la famiglia, ci mancherebbe, ma voglio che i suoi imparino a rispettare il figlio e i momenti che il figlio non dedica a loro, perché è vero che loro sono la sua famiglia, ma anche io dopo 3 anni sono un po’ la sua famiglia. Un domani, quando avrà una moglie e due figli? Poi passerà il sabato mattina a portare la mamma a spasso perché lei lo obbliga? Oppure passerà la mattina al parco con i suoi due figli? Queste sono le domande, premature, che mi faccio...
Ah in aggiunta: lui si sente in dovere e si sente costretto a fare questi “favori” che gli vengono imposti dai suoi perché si sente in debito visto che non è indipendente e visto che gli hanno pagato gli studi. Io penso che quando una persona decide di mettere al mondo un figlio si assume la responsabilità, ad esempio, di pagarli la retta universitaria e non trovo che ci sia niente di male, come non trovo che sia un modo per pretendere favori in cambio (perché potevano benissimo dire "se vuoi fare l’università trovi un lavoro e te la paghi").

Come posso risolvere? Come posso far sì che lui possa dedicare quei momenti solo a noi? Perché i suoi non “rispettano” i momenti che il loro figlio ha con la sua ragazza?
Siamo arrivati a un punto morto, litighiamo di continuo e la lontananza non aiuta. Lui difende a spada tratta i suoi e io mi sento impotente e vorrei solo avere la certezza che i miei momenti con lui non vengano rovinati dai suoi (perché se accade che siamo via anche solo da poche ore, lui deve fare marcia indietro e tornare immediatamente a casa sua a fare quello che gli viene chiesto/imposto dai genitori e così il nostro tempo insieme va a farsi benedire).

Grazie in anticipo
Distinti saluti

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Miglior risposta 17 NOV 2020

Buongiorno, sembra che per la situazione sia già molto chiara. E' probabile che il suo fidanzato, parlo per ipotesi, sia l'unico figlio oppure il primo o ancora l'unico rimasto con i genitori perché il più piccolo della fratria e queste posizioni rendono difficile "lo svincolo" da casa. Capisco che per lui dire di no è molto difficile, sopratutto perché sente ancora, come dice bene lei, di dipendere da loro e dall'altra parte c'è la richiesta di essere coppia da parte sua che non può essere ignorata visto che il tempo a disposizione è molto poco. Il fatto che lui difenda a spada tratta i genitori non significa che sarà cosi anche quando in futuro lui avrà la sua famiglia, ne tanto meno le darà la certezza che lei venga messa in secondo piano per i genitori. La questione potrebbe cambiare proprio quando entrambi vi muoverete per avere una vostra indipendenza e potrete costruirvi come coppia stabile. Lei ne continui a parlare con il suo ragazzo, senza focalizzarsi sui genitori, spiegando invece quali sono i suoi bisogni e il suo desiderio di avere del tempo per voi.

Spero di essere stata d'aiuto.
Dr.ssa Elisa Bertilorenzi

Dott.ssa Elisa Bertilorenzi Psicologo a Massa

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17 NOV 2020

Buongiorno, mi spiace molto per la situazione e comprendo quanto possa essere difficile condurre una relazione a distanza. Ha mai provato a parlare con lui chiaramente e sinceramente di questa cosa? Ha mai provato ad esternare i suoi vissuti, i suoi pensieri ed i suoi stati emotivi connessi a questa situazione? Credo che una sana discussione non possa che far del bene al vostro rapporto. Sarebbe inoltre interessante capire come mai entrambi, seppur per ragioni diverse, vi sentiate in debito verso gli altri.
Credo che un supporto psicologico possa aiutarla a trovare le risposte che cerca.
Cordialmente, dott. FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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