Io e mio marito siamo insieme dal 1993: 12 anni di "fidanzamento", in cui abbiamo sempre litigato, studiato e lavorato, e 7 anni di matrimonio senza figli, (e con scarsa o nulla intesa sessuale), in cui abbiamo sempre continuato a litigare e lavorare. Nessuno dei due prende la decisione di separarsi... perché?
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12 DIC 2012
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Cosa significherebbe per lei separarsi? e per suo marito? che cosa implicherebbe?
22 OTT 2012
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Salve Lara, come mai chiede a noi il perché e da sola non se lo chiede? Mi scusi risposta irruenta, ma la voglio far riflettere sulla difficoltà che a volte si ha nel prendersi delle responsabilità. Se la nostra vita non ci piace e ci rendiamo conto di non essere felici, ci possiamo prendere la responsabilità di crearci una vita migliore, questo processo non è semplice. Se le va, consulti assieme a suo marito uno psicoterapeuta che si occupi di terapia di coppia, insieme potrete prendervi questa responsabilità. Buon tutto, D.ssa Paola Liscia
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22 OTT 2012
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Buongiorno Lara,
Lei scrive "nessuno dei due prende la decisione di separarsi", quindi per lei la vostra situazione necessita di una separazione? La pensa così anche suo marito? Cosa la spinge a sentire il bisogno di una separazione? Come si sente in questo matrimonio? Provi a riflettere su queste provocazioni e poi se lo ritiene utile provi a parlarne con suo marito. Poi potreste decidere insieme se affrontare un percorso di coppia oppure può decidere di fare un percorso individuale.
Saluti
Dott.ssa Elisa Fedriga
17 OTT 2012
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Cara Lara,
le scelte di vita che lei ha preso con suo marito come quella del matrimonio e del vivere insieme sotto lo stesso tetto, è stata sicuramente portata avanti da forti motivazioni.
La possibilità di attraversare momenti, periodi o fasi di crisi va sempre messa in conto.
Non è detto che "matrimonio" debba essere sempre sinonimo di felicità e soprattutto di sola felicità.
No, un rapporto è anche fatto di situazioni meno piacevoli e il prenderne coscienza è un passo in avanti per cercare di risolverli.
Lei ne ha preso atto e a questo punto dovete decidere se interrompere o cercare un percorso che possa portare entrambi a rimettere insieme i cocci, ricostruendo qualcosa di importante.
Il silenzio, l'evitare di parlare di cose dolorose o spiacevoli aumenta solo il disagio e ci porta a individuare l'altro come un estraneo.
Una terapia di coppia potrebbe permettervi di risolvere situazioni e conflitti che vi portate dietro da troppo tempo, divenendo anche un'occasione per conoscervi meglio.
17 OTT 2012
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Cara Lara,
non ci ha detto la sua età e nemmeno quella di suo marito, che sono informazioni molto importanti.
La domanda che le faccio è: "lei come si sente in questo rapporto?"
Molti possono essere gli stati d'animo in situazioni di questo tipo: tristezza, sofferenza, noia, insoddisfazione, ansia, malinconia, speranza, negatività o al contrario positività..
Entrambi per il momento condividete la decisione di continuare a stare insieme, e per capire la motivazione nel non prendere la decisione di separarvi, sarebbe opportuno conoscere la storia di ciascuno di voi e la vostra storia come coppia.
Decisioni di questo tipo solitamente hanno risvolti positivi e risvolti negativi, sono associati a paure, ansie, speranze..
Il mio suggerimento è di cominciare ad intraprendere una terapia, di coppia se anche suo marito si pone la sua stessa domanda, individuale se è solo lei la persona preoccupata del perchè non arriva la decisione di separarsi..
Può contattare uno psicologo della sua zona, anche tramite questa guida.
Per dubbi e/o informazioni, può contattarmi senza problemi.
Dott.ssa Marianna Vallone. Roma
16 OTT 2012
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Gentil Sig.ra Lara,
da quanto scrive emerge la sensazione di una relazione che almeno per lei è fonte di sofferenza da diversi anni. Potrebbero esserci due possibilità per affrontare questa situazione: un percorso individuale che le permetta di fare chiarezza su di sé e su cosa desidera oppure un percorso di coppia attraverso il quale comprendere la dinamica relazionale, le difficoltà della sfera sessuale e i vissuti di ognuno di voi.
Cordiali saluti, Dott.ssa Barbara Testa
16 OTT 2012
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Ragione e sentimento seguono logiche diverse, così ricercare un perché dei fatti, non implica un attenta analisi di come i fatti si svolgono, poiché è su questo che lavorerei al presente. I vantaggi secondari, evidentemente, superano il costo del sacrificio, permettendovi la relazione. Ognuno di noi costruisce la realtà che poi subisce. Sta a Lei individuare e correggere ciò che non desidera, meglio se in coppia.
Come? Con una buona psicoterapia.
Dr Cristian Sardelli
16 OTT 2012
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Cara Lara
leggendo della sua situazione matrimoniale ho avuto la sensazione di un rapporto abbastanza monotono, sterile di sentimenti, di una routine simile ad una giornata lavorativa più che ad una relazione sentimentale. E' in genere difficile scegliere di separarsi perché comunque il matrimonio rappresenta una sicurezza sia per lei che per suo marito. Potreste scegliere di iniziare una terapia di coppia per chiarire i vostri sentimenti e le vostre intenzioni.
16 OTT 2012
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Cara Lara,
leggendo della sua situazione matrimoniale ho avuto la sensazione di un rapporto abbastanza monotono, quasi di una "routine", mi è parsa la descrizione di una giornata lavorativa più che di una relazione sentimentale. E' in genere difficile prendere la decisione di separarsi, perché comunque il vostro rapporto rappresenta una sicurezza per entrambi e metterlo in discussione può fare paura.
Potrebbe decidere di intraprendere un percorso psicologico di coppia se anche suo marito è d'accordo.
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16 OTT 2012
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Gentile signora Lara,
quanto succede necessita per essere spiegato (e successivamente risolto!) di una consulenza psicologica, anche sessuologica.
dr Paolo Zucconi, psicoterapeuta e sessuologo clinico comportamentale a Udine
15 OTT 2012
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Gentile Lara,
la ricorrenza del termine litigare nelle sue poche righe colpisce in modo particolare, come qualcosa che vi accompagna dal fidanzamento e attraverso il matrimonio, Forse il vostro legame è proprio fondato su questo conflitto, su un contrasto che in qualche modo sembra tenervi uniti. Se desidera comprendere meglio le ragioni che spingono lei in prima persona a mantenere questa relazione, un percorso di conoscenza di sé con l'accompagnamento e il supporto di uno psicologo potrebbe esserle di aiuto. Nel caso invece condividesse questa esigenza con suo marito, potreste pensare ad un percorso di coppia. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano