Problema economico. Chiedere di fare meno sedute è possibile?
Inviata da Rere · 12 nov 2018
Buonasera
Attualmente sono in cura presso l'asl del mio territorio con una psicoterapeuta. Tra pochi mesi mi è stato comunicato che terminerà il mio percorso con il ssn. Mi è stato proposto di continuare privatamente con l'attuale terapeuta per un prezzo agevolato visto che sa della mia situazione, che lavoro poco e ho fobia del lavoro. Il problema che con quello che guadagno non posso permettermi sedute settimanali ma al massimo (rinunciando ad altro, ai miei genitori non voglio più chiedere denaro per la terapia perché poi si inteonettono) due volte al mese. Posso chiedere questo al terapeuta anche se le sedute dovrebbero essere settimanali? Se avessi la possibilità seguire i un percorso più regolare.
Inoltre nel caso decidessi di cambiare posso contattare uno psicoterapeuta e chiedere delle sedute meno frequenti spiegando la mia situazione? Purtroppo il problema lavoro e anche altri vanno risolti, e la terapia è indispensabile per me.
Ma se non posso permettermi la terapia perché non guadagno non posso risolvere i miei problemi...e senza terapia non posso risolvere i miei problemi...È un circolo vizioso.
Grazie dell'attenzione. Cordiali saluti.
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12 NOV 2018
· Questa risposta è stata utile per 33 persone
Gentile Reby, ha ragione a dire che è un circolo vizioso, innanzitutto approfitti di questi ultimi mesi di terapia settimanale per cercare di migliorare, poi potrà tranquillamente chiedere al suo terapeuta sedute quindicinali. Altrimenti può iniziare un percorso privato con una persona scelta da lei a cui spiegherà la situazione e sono sicura che troverete un accordo.
Dott.ssa Graziella Pisano, psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Frattamaggiore (NA).
12 NOV 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Reby,
certamente i circoli viziosi vanno interrotti e lei comunque, stando a quanto dice, può farlo chiedendo un contributo economico ai suoi genitori anche se poi si intromettono.
Basterà dare qualche risposta alle loro domande e ciò non dovrebbe essere un grosso problema.
Altrimenti può concordare col terapeuta sedute bisettimanali anzichè settimanali sapendo ovviamente che in tal caso i tempi del percorso terapeutico si allungheranno.
Ad ogni modo se tra le fobie da cui è affetto vi è anche quella del lavoro, proprio questa dovrebbe essere affrontata e risolta per prima allo scopo di poter interrompere in maniera autonoma il circolo vizioso a cui accennava.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
12 NOV 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Reby,
come dice il proverbio "chiedere è lecito.....". Perché tanta paura di porre queste due richieste? Ha paura di sentirsi rifiutata? Forse dovrebbe davvero lavorare sulla sua autostima e assertività, cioè capacità di far valere quello che desidera senza opprimere il prossimo. Anche se sbagliasse avrebbe tutto il diritto di porre queste domande. Noi terapeuti siamo anche troppo abituati a persone con problemi economici. Nel caso ricevesse un no, può rivolgersi ad altri professionisti. Cordialmente
dr. Leopoldo Tacchini