Salve dottori,
mi chiamo Federico, ho 22 anni e da un anno e mezzo o poco più soffro d'ansia e attacchi di panico. A volte una leggera depressione.
A casa ho una situazione complicata, diciamo che non sono mai andato d'accordo con la mia famiglia...e adesso mio padre ha un tumore al polmone scoperto circa sei mesi fa.
Faccio uso dei farmaci tra cui 2 xanax da 0,25 al di e una di zoloft da 100mg da 2 giorni. Lo zoloft l'ho preso da 50mg per sei mesi ma ho visto solo un leggero miglioramento e la psichiatra mi ha detto che dovevamo aumentare. Ho paura di questi farmaci, secondo voi fra 15 giorni riuscirò veramente e finalmente a stare bene? Grazie per le risposte.
P.S faccio anche terapia di gruppo da uno psicologo gratuito.
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7 OTT 2016
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Caro Federico, i farmaci che assumi da soli possono solo attenuare i sintomi, non possono aiutarti a fronteggiare i problemi che descrivi, poiché sono solo di ausilio alla terapia psicologica. Rispetto alla paura di assumerli, ti consiglio di parlarne con lo psichiatrica che te li ha prescritti, in modo tale da chiarire i dubbi e le paure ad essi connessi. I farmaci da soli non bastano! Il percorso psicoterapeutico è l'unica strada che ti permette di capire cosa succede dentro di te e di conoscere quei processi interiori disfunzionali che ti causano sofferenza e ti mantengono il disturbo. Resto disponibile e cordiali saluti.
10 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Federico, sicuramente la terapia farmacologica riduce la sintomatologia e porta un rapido sollievo alla persona. Ti suggerirei di integrarla con una psicoterapia individuale ad indirizzo Cognitivo Comportamentale che prevede l'apprendimento di tecniche mirate per gestire la ansia e gli attacchi di panico.che sono uno dei disturbi più diffusi tra la popolazione.
Resto a disposizione
Dr Giuseppina Brutti
Roma
7 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Federico, i farmaci sono un paracadute, non la soluzione. E' anche grazie alla psicoterapia che puoi andare a fondo delle difficoltà e comprendere come risolverle.
Hai mai pensato di intraprendere un percorso individuale?
Rimango a disposizione,
cordiali saluti
Dott.ssa Monica Salvadore
Psicologa Psicoterapeuta
Torino
7 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Caro Federico,
ci vuole tempo perchè ciò che ti potrà veramente aiutare è la terapia. I farmaci fanno da paracadute, in modo da darti il sostegno per affrontare il tuo percorso costellato anche da eventi familiari difficili. Ti consiglio di leggere due libri scritti da due grandissimi psicoterapeuti: 1) " Istruzioni per rendersi infelici" di Paul Watzlawick carino e molto ironico, seppure molto istruttivo;
2) Ansia: 99 stratagemmi di Andrea Fiorenza in cui verranno spiegate le radici dell'ansia e degli attacchi di panico e ci saranno una serie di esercizi che puoi fare, scegliendo quelli che ti piacciono di più e che ti assicuro funzionano.
7 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Federico
Anzitutto intendo tranquillizzarti per quanto concerne la tua preoccupazione sui farmaci: se un professionista esperto ed abilitato ha ritenuto opportuno prescriverteli certamente è nel tuo interesse assumerli, i farmaci non sono il demonio e se assunti sotto stretto controllo medico possono essere di grande aiuto per la soluzione del problema; è evidente che in casi come il tuo, il solo trattamento farmacologico, non è sufficiente per risolverlo in maniera definitiva, quindi bene anche un sostegno psicoterapico ad integrazione di quello farmacologico, a mio avviso, tuttavia, trarresti più giovamento da un percorso individuale piuttosto che da uno di gruppo.
6 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Gentile Federico,
se, come sembra, il tuo è un lieve stato depressivo reattivo, conseguente a cattive relazioni intrafamiliari, forse è eccessivo trattare i tuoi disturbi di ansia e panico con ansiolitici e farmaci antidepressivi che sono sintomatici, comportano effetti collaterali e non risolvono il problema alla radice.
La psicoterapia, invece, può farti comprendere le origini del tuo malessere ed aiutarti a sviluppare le tue risorse mentali e comportamentali per contrastare e vincere i sintomi.
La terapia di gruppo può essere utile ma è più indicata una buona psicoterapia individuale che ti aiuterà anche a recuperare le relazioni intrafamiliari specie in questa dolorosa fase della malattia di tuo padre.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
6 OTT 2016
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Caro Federico,
La consapevolezza del problema e la volontà di fare qualcosa per risolverlo è una buona partenza.
Sono d'accordo per i farmaci prescritti dallo psichiatra e per la terapia di gruppo.
Hai preso ok considerazione la possibilità di un percorso individuale?
La malattia di un membro della famiglia, ha inevitabilmente delle ripercussioni su tutti gli altri.
Magari un riavvicinamento fra voi potrebbe giovare a tutto il nucleo, ed un percorso con uno Psico oncologo potrebbe risultare utile.
Resto a disposizione per ogni chiarimento, approfondimento.
Un caro saluto.
Dott.ssa Marilù Altavilla
Psicologa clinica
Psico Oncologa
6 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Ciao Federico, sicuramente la nuova situazione creatasi in famiglia non facilita il tuo stato ansioso. Fai bene a prendere le medicine che ti da il dottore e fai benissimo a fare una terapia di gruppo, mi raccomando continua su questa strada. Vorrei consigliarti, però, di riavvicinarti alla tua famiglia. Non dici se hai fratelli o sorelle, in ogni caso stare vicino ai tuoi, renderti disponibile in questo momento che vi vede coinvolti, non potrà farti che bene. Auguri e coraggio dr. Annalisa Lo Monaco