Problema con la mia ragazza relativo al suo passato

Salve,
La fiducia all'interno di una relazione richiede molto tempo e soprattutto si costruisce insieme. Più che discuterne, provate a parlarne insieme, lei provi ad esplicitare più chiaramente le sue insicurezze, i suoi dubbi e le sue esigenze e ovviamente la ragazza dovrà provare fare lo stesso. Procedete più cautamente e soprattutto cercate di rimanere focalizzati sul presente....la vostra storia è diversa da quelle passate, è unica e più rivangate vecchie situazioni più queste vi potranno influenzare.
Grazie

Buongiorno Luigi,
il passato di ognuno di noi è parte integrante del nostro presente. Se così non fosse saremmo facilmente schizofrenici. La vera domanda è come la sua ragazza guarda, considera e valuta ciò che ha fatto in passato. Il presente glielo può confermare.
Si conceda del tempo, un tempo ragionevole, per vagliare la stabilità affettiva e la fedeltà della sua ragazza. E poi prenda le sue decisioni.
Le auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Oriana Parisi

Gentile Luigi,
Seguo con attenzione la tua preoccupazione.
Ti consiglierei di cercare di instaurare con lei un dialogo assertivo.
Grazie ad un dialogo assertivo entrambi potrete, senza giudizio, esprimere ciò che provate, le vostre emozioni, preoccupazioni, ansie.
Resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio ciò che riporti.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Caro Luigi,
Immagino che questi pensieri da lei descritti siano in qualche modo un ostacolo ad instaurare un rapporto con questa ragazza di cui parla. Penso sia prezioso che lei li riconosca e ne sia consapevole, come sta facendo; spesso il nostro timore di essere giudicati o criticati per la persona con cui stiamo può essere un freno verso la costruzione di una relazione duratura. Penso potrebbe esserle utile accogliere questi pensieri senza giudicarli, come qualcosa che al momento c'é ma non necessariamente debba esserci anche in futuro. Potrebbe esserle inoltre utile indagare come mai si senta particolarmente giudicato dagli altri e quali pensieri ed emozioni la facciano sentire deluso ed arrabbaiato.
Al tempo stesso, da come lei descrive i momenti che passate insieme mi sembra si senta molto bene e a suo agio con questa ragazza. Mi sembra che, in questo momento presente, questa persona stia cercando di conquistare la sua fiducia e di starle vicino, ha inoltre preferito aprirsi subito con lei rispetto anche ad alcune parti che poteva tenerle nascoste, in modo molto onesto.
Penso quindi che lei, Luigi, potrebbe come sta facendo prendersi il tempo per pensare e decidere cosa per lei sia di maggiore importanza: godersi la relazione con questa persona, cercando di lasciar andare il suo passato e focalizzandosi sui momenti felici insieme oppure evitare di legarsi per il timore di incorrere in qualche giudizio non richiesto o nell'incontro dell'amico con cui si vedeva questa ragazza? Potrebbe inoltre essere utile lavorare sull'accettazione del passato di questa persona, in particolare su ciò che a lei, Luigi, sollecita questo pensiero e sulle parti per lei più faticose riguardanti questi episodi passati.

Rimango a disposizione per qualsiasi delucidazione e le auguro il meglio!
Un caro saluto
Dott.ssa Eleonora Gasparetto

Buongiorno Luigi,
da ciò che racconta capisco che il passato della sua attuale compagna è una spina dolente nel vostro rapporto, perché se si è comportata così con altri, chi può rassicurarla dal dubbio che non lo farà nuovamente? Questo ovviamente sta iniziando a logorare la vostra storia, dato che questi pensieri sono sempre più pervasivi e presenti.
Le suggerisco la consulenza con un terapeuta che possa darle degli strumenti e delle strategie tali per cui questi pensieri la lascino libero di vivere la sua relazione con serenità.
Resto a disposizione qualora voglia dedicarsi un momento personale di ascolto
Cordialmente

Dr.ssa Maria Beatrice Brancati

Gentile Luigi, mi spiace per la pesantezza che sta vivendo. La sento schiacciata tra due fuochi, il moto emotivo positivo verso questa ragazza e l'ansia che il passato di questa ragazza le fa venire. Una relazione cresce e si rafforza quanto più c'è accettazione dell'altro/a e quanto più lo/la faccio sentire veramente scelto/a. Il giudizio allontana (lei stesso scrive che quando rinfaccia le cose alla sua ragazza lei ci rimane male). La questione è che quando giudichiamo sbagliato il comportamento dell'altra persona e ci sentiamo nel giusto facciamo un errore: ci sentiamo in diritto di usare comunicazioni disfunzionali come il giudicare, il rinfacciare, in altri casi (e magari non è il suo caso), fare la predica, piantare il muso ecc... Convinti che l'altro debba capire. Il realtà perdiamo di vista gli effetti che questi modi di comunicare hanno sugli altri.
Il cervello umano ha una parte istintiva forte che quando sente una minaccia spinge la persona ad allontanarsi. Il giudizio, il il rinfacciare ecc sono tutte forme di comunicazione che portano l'altro a chiudersi o comunque a difendersi perché sono percepite come minacce. Chi si sente bene quando si sente giudicato? Nessuno, indipendentemente dal fatto di avere torto o ragione nel giudizio si sta male. Il mio suggerimento è quello di andare a fondo su cosa le faccia così paura del passato di questa ragazza. Dalla sua mail mi pare (ma potrei sbagliarmi) che si faccia condizionare molto anche dal giudizio degli altri. Il rischio è quello di allontanare questa persona che magari con il tempo si stancherà di sentirsi giudicata e in colpa. Un percorso psicologico che le permetta di smontare i meccanismi che la portano a giudicare gli altri (e se stesso?) può aiutarla a vivere meglio le sue relazioni. Un caro saluto, Luisa Fossati

Salve Luigi, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè posso comprendere il disagio connesso. Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionli e maladattivi che mantengono la sofferenza in atto impedendole il benessere desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL