Salve, sono una donna di 44 anni. Dopo l ultima gravidanza, all'età di 29 anni, ho iniziato a soffrire di crisi d'ansia che mi causavano tachicardia, crampi allo stomaco e dolori intercostali. Con il tempo la situazione si è aggravata colpendo il colon. Oggi se devo uscire di casa mi faccio prendere dall'ansia perché so di non poter avere un bagno a disposizione quindi prima di uscire sono costretta ad andare due o tre volte in bagno, mentre se rimango in casa non ho alcun problema. I medici mi hanno detto che soffro di colon irritabile e che questo malessere è solo causa di una questione psicologica. Non so realmente quali siano le mie paure ma appena penso di uscire, mi vengono dei forti crampi allo stomaco e sono costretta ad andare in bagno. Devo cercare di risolvere questo problema perché non ho mai lavorato e forse fra qualche mese dovrei iniziare ma come faccio se mi vengono questi attacchi? Vi ringrazio anticipatamente per le vostre risposte e spero che queste possano aiutarmi.
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26 AGO 2013
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Gentile Maria, i disturbi intestinali ed al colon sono una delle molte e frequenti forme di somatizzazione di un disagio personale di tipo psicologico.
Quanto più c'è consapevolezza dei propri conflitti interiori, li si conosce, li si elabora ed affronta, tanto più si raggiunge equilibrio e benessere psico-fisico.
Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta della sua zona ed iniziare un percorso di trattamento.
Cordiali saluti.
27 AGO 2013
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Cara Maria poichè hai escluso cause di origine fisiologica per il malessere credo che sia importante capire quale è l'origine psicologica che lo determina. Pancia e mente sono in stretto collegamento e trascurando il sintomo hai anche trascurato la tua parte interiore che ti comunicava che qualcosa non andava per il verso giusto. Come hanno già fatto i colleghi che mi hanno preceduta nella risposta ti consiglio di rivolgerti ad uno psicoterapeuta che ti aiuti a tirare fuori ciò che ti crea sofferenza. E' come se tu riversassi sul tuo corpo questioni interiori che possono uscire e liberarti dalle catene che ti tengono in casa. Intraprendere un percorso terapeutico ti aiuterà molto.
Buon lavoro.
Studio di psicologia di Corso Vittorio
26 AGO 2013
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Gentile Maria,
sarebbe importante capire l'origine della sua ansia, tanto più perchè sembra dalle sue parole una condizione che si è stabilizzata nel tempo, nonostante abbia preso forme differenti nel corso degli anni. Senza dubbio una valutazione psicodiagnostica e una psicoterapia le possono essere d'aiuto nel rispondere a questa domanda e nel superare il forte disagio che vive. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano
22 AGO 2013
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La gravidanza è sempre un momento delicato che in alcune donne può lasciare (per vari motivi) disagi di natura psicologica o più strettamente medica. Da quello che racconti sembra che tu hai trascurato alcuni sintomi che potevano essere la spia di un ansia nascente e che oggi questa ansia si stia sempre più radicando non solo nel tuo corpo (vedi i vari disagi fisici) ma anche nella tua vita sociale (ti stai chiedendo se ce la farai a stare lontana da casa , non solo per il problema del bagno ma anche per il disagio legato ad un tuo non sentirti a tuo agio in mezzo alle altre persone). Chiedi aiuto ad uno psicoterapeuta che ti può aiutare a capire realmente cosa si nasconde dietro a tutta questa ansia e soprattutto ti può sostenere in questo momento delicato evitando che i tuoi sintomi possano prendere ulteriore spazio nella tua vita, limitandoti.
22 AGO 2013
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Buongiorno gentile Maria,
il momento in cui interverrà con una terapia psicologica, vedrà piano piano ristabilirsi il suo equilibrio. E' opportuno intraprendere anche una adeguata dieta e "rieducare" il colon sottoposto al circolo vizioso di numerose sortite in bagno. Le tecniche di rilassamento sono molto efficaci, da abbinare comunque ad una psicoterapia.
Cordialmente
22 AGO 2013
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Cara Maria,
lei assolutamente deve seguire una terapia psicologica, con l'aiuto di cui risolverebbe il suo disaggio. L'ansia e i attacchi di panico potrebbero peggiorare se si lasciano non curati a lungo. Parlando con lo specialista anche a distanza /ci sono tanti psicologi che lavoriamo on-line/ l'ha aiuterebbe a capire sè stessa e da dove provengono i suoi disturbi, visto che non cè da punto di vista medico è tutto aposto.
Buona fortuna
22 AGO 2013
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Gentile Signora Maria,
mi associo al consiglio unanime dei colleghi che mi hanno preceduta: il colon irritabile è un segnale somatico, fisico, di un disagio di natura psicologica, che si manifesta anche attraverso le forme ansiose che lei descrive. Quindi va affrontato da questa prospettiva. Le suggerisco le tecniche di rilassamento, il biofeedback e un intervento di sostegno psicologico di tipo cognitivo-comportamentale. Questi approcci possono essere inoltre efficacemente combinati tra loro.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Maria Cristina Zunino
22 AGO 2013
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Gentile Sig. Maria
Visto che gli specialisti e gli esami clinici non hanno evidenziato cause organiche, ma psicologiche al suo disturbo, sarebbe indicato che lei si rivolgesse ad uno psicologo per farsi aiutare a superare questo disagio prima che possa andare ad intaccare (se non affrontato) altre aree della sfera relazionale/sociale/professionale.
22 AGO 2013
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Carissima la sua espressione fisica nasconde sicuramente un malessere interiore che andrebbe indagato a fondo per capire qual'è il problema. Spesso questi sintomi sono segnali che il corpo ci dà per difenderci da eventi che non abbiamo elaborato. Le consiglio pertanto di recarsi da uno psicologo per approfondire
Cordialmente dott. D'Acunto