Buongiorno, vorrei un consiglio.. sono molto tesa... premetto che in questi giorni avrò un incontro con la sessuologa perchè il mio fidanzato mi ha chiesto di accompagnarlo. Lui ha appena iniziato ad andare a questi incontri, (tra l'altro da quando va mi sembra che sia sempre più insicuro) in quanto ha problemi a mantenere l'erezione quando sta per penetrarmi... proviamo ormai da qualche mese ma non riusciamo a fare l'amore. Per me non è un problema così grosso, perchè sono certa che si risolverà con la calma, la comprensione la comunicazione... lui però ha il terrore che io lo lasci e mi metta con qualcun altro. La sessuologa vorrebbe che partecipassi ad un incontro... io andrei perchè ci tengo a lui.. ma vorrei qualche consiglio.. che domande mi potrebbe fare? il colloquio si svolgerà prima singolarmente uno alla volta e poi insieme... oppure direttamente in coppia? In realtà non credo molto che una sessuologa possa aiutare il mio fidanzato... non so... la percepisco come un'intrusa nella nostra relazione... che sa i fatti nostri intimi..e dei quali a me non va di parlare.. non perchè me ne vergogni, perchè non è assolutamente così... ma avrei preferito che il mio ragazzo si fidasse un pò più di me invece di rivolgersi subito ad un estranea. Voi che cosa ne pensate? Sbaglio a comportarmi così? Vorrei dei suggerimenti perfavore mi aiutate??? Grazie a tutti... Buona giornata! ps quasi dimenticavo, io 20 e lui 40 anni. e lo amo da morire!
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14 FEB 2014
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Gentile Anna, riferisca ciò che ha scritto a noi anche alla sessuologa. Ogni elemento per lei significativo potrà essere utile anche con la collega. Chi si occupa di aiutare gli altri, lo fa per passione, perché ha investito in questo ed ha delle capacità da cui l'utenza può trarre vantaggio. Di certo, essendo problemi personali, va superato lo scoglio del parlare della propria intimità, ma se il suo compagno ha fatto questa scelta, avrà ritenuto fosse la cosa migliore da fare, anche per il suo bene.
Cordialmente,
Dottor Antonino Savasta,
Pistoia.
14 FEB 2014
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Gentile Anna,
vada tranquilla in quanto non è possibile sapere prima che domande le potrà fare se è una seria profesisonista, come penso, la metterà prima a proprio agio in modo da capire bene che cosa le dirà
paolo zucconi, sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale
13 FEB 2014
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Cara Laura
Ritengo che la consulenza da una specialista sia la scelta migliore che il suo compagno poteva fare; per quanto riguarda il suo coinvolgimento penso sia un percorso fondamentale in quanto voi siete una coppia anche se da non molto tempo. Inoltre se il suo compagno le ha chiesto la sua presenza è importante che lei si presenti per poter affrontare il problema.
12 FEB 2014
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Cara Anna,
se il suo ragazzo ha sentito l'esigenza di rivolgersi ad uno specialista è perchè sente di non poter risolvere il problema solo attraverso il suo sostegno amorevole e questa non è una mancanza di amore, ma un atto di consapevolezza e di amore anche verso di lei.
Comprendo però anche le sue emozioni di donna, di doversi rapportare con un'altra donna all'interno di una dinamica personale come lo è quella sessuale.
Si affidi tranquillamente alla sessuologa ed esterni subito questa sua "paura" e sensazione che sarà gestita all'interno del lavoro terapeutico.
Non abbia paura, la terapia può aiutare entrambe ed essere fonte di stimolo e di crescita per tutti e due, perchè il vero lavoro lo fate voi due, lei vi darà solo strumenti.
12 FEB 2014
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Gentile Anna,
non esiste un protocollo standard per condurre un colloquio di coppia. Ogni professionista utilizza i suoi strumenti e le proprie modalità. In ogni caso non cerchi di controllare la situazione. Dato che il sesso, così come ogni altra esperienza di coppia, si fa in due è possibile che per affrontare al meglio il vostro problema sessuale, la collega abbia deciso di vedervi insieme.
Non credo che il suo compagno non si fidi di lei. Spesso il "fai da te" non è risolutivo in queste circostanze ed un aiuto esterno può servire.