Primo anno di università: zero esami e pressione da parte di mia mamma

Inviata da S. · 24 mag 2021

Salve a tutti,
Premetto che sarà un testo abbastanza lungo, non Vi toglierei tutto questo tempo se non fossi in una situazione disperata.
Sono Serena una ragazza di 21 anni e sto frequentando il primo anno della facoltà di psicologia. Come si può comprendere dal titolo, l'anno andato decisamente male. Mi spiego meglio: sono sempre stata una ragazza studiosa, ho sempre rinunciato a qualsiasi cosa per preparare una verifica o un'interrogazione e, infatti, sono uscita dal liceo classico con 92/100. Premetto che durante il liceo ho spesso avuto problemi di salute, di conseguenza stavo spesso a casa e preparavo da sola buona parte delle lezioni, ma questo mi causava tanta ansia e paura del giudizio dei miei professori e dei miei compagni, per questo cercavo di studiare più ore possibile (anche 8/9 al giorno, dopo 6 ore di scuola) e ho iniziato a soffrire anche di depressione mai curata e mai presa sul serio da mia mamma.
Quest'anno ho iniziato l'università e da qui è anche iniziato il mio declino didattico: ho cominciato a fare parecchia fatica a stare sui libri, ogni volta mi vengono attacchi d'ansia o di panico, vado in crisi e comincio ad avere mille pensieri negativi, a credere di essere troppo lenta (e lo sono, ho un metodo di studio "da liceo") e vado in crisi, demoralizzandomi e demotivandomi. Per questo motivo non ho ancora avuto il coraggio di dare un esame e questo non sta andando per nulla giù a mia madre: ha iniziato a farmi pressioni sullo studio, a rinfacciarmi qualsiasi cosa fatta per me nel corso dei miei anni di studio, a controllarmi, a mettermi fretta sulle decisioni, a dirmi che sono un peso, un fastidio, un disturbo, una persona incapace che non avrà mai nulla nella vita e che a sua volta non sarà mai voluta da nessuno, che con il mio diploma non otterrò nulla, che ormai è tardi per iniziare un nuovo percorso, che ho fallito...e altre cose così, le quali mi fanno passare ore in prenda all'ansia e alle crisi di pianto. Il mio sogno dai primi anni del liceo è di spostarmi in un'altra città, dal momento che vivo in un piccolo paesino privo di mezzi pubblici, di negozi e di persone della mia età con cui uscire, sono lontanissima dall'università (come lo ero dal liceo), dai miei amici e mia mamma non è mai stata una persona vogliosa di darmi passaggi neanche fino alla stazione dei pullman più vicina. Insomma, sono sempre stata e sono tuttora abbastanza isolata dal mondo, dovrei prendere la patente ma per la questione covid-19 ci sono ritardi e, oltretutto, mia mamma mi ha già preannunciato che non potrò muovermi in macchina oltre alla stazione dei pullman. Ovviamente le ho detto dell'idea di andare fuori sede (in realtà mi aveva proposto lei di guardare altrove, ma la mattina successiva alla proposta, per cui io ero felicissima, ha dato di matto a riguardo): è letteralmente impazzita e in qualche modo mi ha come dichiarato guerra. Non vuole che io vada via neanche fra qualche anno, devo restare qui in questo paesino, perché dice, oltre ad una serie di cattiverie per cui mi sono sentita sminuita, offesa, mortificata (ci è andata giù tanto pesante), che come lei non ha fatto quello che voleva nella vita per vari avvertimenti, posso tranquillamente rinunciare anche io a quello che voglio e che comunque, se decidessi di sposarmi, lei non vorrà avere a che fare con me e non mi sosterrà più. Dice che io non sarò mai in grado di studiare e lavorare insieme, che sono meno degli altri, che non ho motivazione, che tanto fallirò, che sono una pazza malata di mente, una persona pessima, cattiva ed egoista che è solo un peso per lei (mio padre è sempre stato poco presente, quindi so che non potrei chiedergli nulla). Io sto impazzendo, la situazione è degenerata, le pressioni crescono giorno dopo giorno. Mi sento in gabbia ho bisogno di andare via da qui, di cambiare vita, ma rischierei di troncare i rapporti con mia madre e di non poterle più parlare da figlia, né in bene, né in male.
Cosa posso fare?

Vi ringrazio infinitamente per l'attenzione e mi scuso profondamente per averVi tediato con mille informazioni.

Cordiali saluti,
Serena

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Miglior risposta 25 MAG 2021

Cara Serena,
data la situazione che descrive, è inevitabile sentirsi bloccata, in ansia, sotto pressione. C’è bisogno di ripulire un po’ il tutto dalle brutture che racconta, così da stabilire le priorità e ritrovare la forza e le energie a Lei necessarie per riemergere da questo vortice. Con l’aiuto di un esperto potrà ritrovare e potenziare i Suoi punti di forza per prendersi la vita che desidera. Perché, in realtà, è possibile realizzare qualunque cosa, se lo si vuole e si decide di farlo. Con i tempi necessari e tanta pazienza, un piccolo passo alla volta, percorrendo una strada fatta di piccoli obiettivi quotidiani, commisurati alle Sue caratteristiche ed al contesto, può raggiungere ciò che desidera, in qualunque ambito della vita, a prescindere da ciò di cui sono convinti gli altri, o che Le dicono.

Sicuramente ha tante risorse per fare ciò, vanno solo riportate alla luce, oltre la coltre che le viene addossata.

Le auguro il meglio!!!
Resto a Sua disposizione per qualsiasi cosa (ricevo anche online).

Un caro saluto,
Dr.ssa Annalisa Signorelli

Dott.ssa Annalisa Signorelli Psicologo a Belvedere Marittimo

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31 MAG 2021


Buongiorno Serena,
Non ha assolutamente tediato nessuno con il suo racconto, anzi è stata molto precisa a raccontare la situazione, in questo modo è anche più semplice provare a trovare una soluzione.
La sua descrizione parte da lei per finire ai suoi genitori, racconta della sua momentanea apatia nei confronti dello studio e poi sposta la sua attenzione al rapporto con i suoi genitori e al loro modo di essere nei suoi confronti. Come sempre dover dare un giudizio verso qualcuno che non si conosce è riduttivo e poco costruttivo, la posso però invitare a considerare le sue priorità come figlia, studentessa e donna. Riveste diverse ruoli, ai quali, come ognuno di noi, deve provare ad adempiere al meglio, con i suoi tempi e modi, senza sentirsi migliore o peggiore di qualcuno. Provi a chiedersi se ciò che studia le piace davvero ad esempio, e sopratutto provi a mettersi alla prova, essendo maggiorenne può cercare un lavoro e permettersi di andare a vivere da un’altra parte per godere della sua autonomia. Inoltre potrei anche dirle di provare a parlare con i suoi genitori, e se lo ha già fatto provi in un modo diverso, spesso le problematiche si risolvono perchè finalmente si comunica , non si urla, ma ci si ascolta.

Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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27 MAG 2021


Buongiorno Serena,
Non ha assolutamente tediato nessuno con il suo racconto, anzi è stata molto precisa a raccontare la situazione, in questo modo è anche più semplice provare a trovare una soluzione.
La sua descrizione parte da lei per finire ai suoi genitori, racconta della sua momentanea apatia nei confronti dello studio e poi sposta la sua attenzione al rapporto con i suoi genitori e al loro modo di essere nei suoi confronti. Come sempre dover dare un giudizio verso qualcuno che non si conosce è riduttivo e poco costruttivo, la posso però invitare a considerare le sue priorità come figlia, studentessa e donna. Riveste diverse ruoli, ai quali, come ognuno di noi, deve provare ad adempiere al meglio, con i suoi tempi e modi, senza sentirsi migliore o peggiore di qualcuno. Provi a chiedersi se ciò che studia le piace davvero ad esempio, e sopratutto provi a mettersi alla prova, essendo maggiorenne può cercare un lavoro e permettersi di andare a vivere da un’altra parte per godere della sua autonomia. Inoltre potrei anche dirle di provare a parlare con i suoi genitori, e se lo ha già fatto provi in un modo diverso, spesso le problematiche si risolvono perchè finalmente si comunica , non si urla, ma ci si ascolta.

Un caro saluto,
Dott.ssa Oliveti Daphne

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26 MAG 2021

Cara Serena,
posso immaginare quanto sia difficile, per lei, affrontare questa situazione di forte pressione. Da quello che scrive mi sembra di capire che, oltre a quello che si sente dire da sua madre (che è un carico notevole), anche lei tende a giudicarsi definendosi "lenta" nel metodo di studio. Le sue risorse sembrano già occupate a " reggere" tutta questa pressione, che la paralizza in vista di affrontare un esame universitario. Credo sia importante che si prenda cura di se stessa, esplorando i suoi pensieri e le sue emozioni. Questo può aiutarla ad orientarsi rispetto a eventuali decisioni importanti, come quella di andare via dal suo paese.
Resto a sua disposizione, anche per una consulenza online.
Un caro saluto
Dott.ssa Maria Isabella Ciampi

Maria Isabella Ciampi Psicologo a Perugia

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25 MAG 2021

Buongiorno Serena,
hai fatto bene a scrivere, penso che potrebbe esserti utile co-costruire con un professionista una nuova narrazione della tua storia per affrontare al meglio il tuo percorso di vita.
Resto a disposizione, se lo riterrai opportuno contattarmi per fissare un appuntamento.
Buon pomeriggio,
dott.ssa Alberio Lucia

Dott.ssa Lucia Alberio Psicologo a Como

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25 MAG 2021

Cara Serena,
l 'ansia è uno stato emotivo, per lo più sgradevole, associato ad una condizione di allerta e paura nei confronti di tutto ciò che è all'esterno; i tuoi sentimenti negativi sono comprensibili e ti fanno sentire inadeguata e mai all'altezza. Sono però gli stessi che ti hanno portata a scrivere qui e a chiedere aiuto. Se ora questi sentimenti che provi ti sembrano da ostacolo a vivere la tua vita probabilmente saranno questi a spronarti e trovare il modo per stare meglio.
Magari con l'aiuto di un professionista potrai ritrovare i tuoi punti di forza e valorizzarli.
Le ali le hai devi solo trovare la chiave giusta per aprire questa gabbia e spiccare il volo.
Resto a disposizione per qualsiasi informazioni.
Ti auguro il meglio!
Dott.ssa Ilaria Mariani

Dott.ssa Ilaria Mariani Psicologo a Marigliano

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25 MAG 2021

Carissima, nel leggere la sua richiesta ho sentito tutto il peso delle parole di sua mamma e di tutta l'ansia che queste possono portare. Credo che sua mamma come ogni genitore abbia delle aspettative nei confronti dei figli e che probabilmente questi suoi dubbi, queste sue incertezze, creino in sua mamma delle preoccupazioni che sbagliando sfoga in questo modo, magari sperando in una sua reazione. Anche se questo non giustifica i modi, purtroppo non possiamo pensare di trovare va Cino a noi persone che riescano ad affrontare le situazioni difficili come noi vorremmo e quindi darci una mano come ci servirebbe. In ogni caso è importante che lei ritrovo la serenità, al di là di ciò che può dire sua mamma. Come mai lei ha tutta questa ansia legata allo studio? Quali sono realmente i suoi progetti per il futuro? Cosa è realmente importante per lei, per il suo futuro al di là della situazione difficile che sta vivendo a casa sua? Capisco che con una madre che sottolinea costantemente le sue mancanze, sia difficile gestire disagi e difficoltà. Ma credo che se lei riesce a trovare lucidità, allontanandosi da pensieri disfattistici e pessimistici, ma guardando

Dott.ssa Barbara De Luca Psicologo a Catanzaro

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25 MAG 2021

Buongiorno Serena, mi dispiace moltissimo per come ti stai sentendo in questo periodo. Questo anno difficile con le sue conseguenze soprattutto rispetto al senso di smarrimento e perdita di punti di riferimento, insieme all’isolamento e alla perdita di tante attività che ci “ricaricavano”, si fa sentire soprattutto per le persone che come te stanno già affrontando una montagna ovvero il grande cambiamento della fine della scuola, che per anni ha scandito le tue giornate e l’inizio dell’Università dove sei tu a doverti organizzare, dove studi più in autonomia, non conosci tanti compagni e docenti, e soprattutto devi iniziare a capire chi vuoi essere tu da sola come donna nel mondo! Per questo ti dico che è perfettamente normale e comprensibile sentirsi smarrite e fare fatica in questa situazione. Sicuramente le pressioni della tua famiglia non ti stanno aiutando a sentirti compresa ma io credo che se sarai tu la prima a farlo, potrai aiutare anche chi hai intorno a rispettarti e capirti di più.
Per qualsiasi dubbio e necessità non esitare a contattarmi, io ricevo a Milano ma anche online a prezzi calmierati per la difficile situazione che stiamo vivendo.
In bocca al lupo per il tuo futuro, sono certa che riuscirai a trovare la strada giusta per te per attraversare questo periodo.

Dott.ssa Alessandra Vitale

Dott.ssa Alessandra Vitale Psicologo a Limbiate

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25 MAG 2021

Cara Serena,

alla luce della sua depressione e attacchi di panico unito, più che a pressione, a violenza psicologica da parte di sua madre, le suggerisco di intraprendere un percorso psicoterapeutico per elaborare e ridefinire la sua percezione di sé e per riattivare le sue preziose risorse.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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