Salve
ho 38 anni, vivo da solo da quando ne avevo 19 e la mia vita professionale è stata di discreto successo fino ad oggi. Sono laureato e gestisco un'azienda.
Nonostante questa premessa, sia nel lavoro ma soprattutto nella vita personale, ci sono dei momenti (coincidenti soprattutto nei periodi di insoddisfazione e scoraggiamento) dove prendere decisioni mi risulta impossibile e sfinente. Se devo comprare un oggetto, se devo scegliere tra due opzioni, se devo decidere tra due opzioni che hanno entrambe pro e contro più o meno equilibrati, vado completamente nel panico. In sintesi l'unica cosa che faccio in certe situazioni è rimandare e ridurre lo stress distraendomi, e questa situazione chiaramente mi provoca grossi problemi. La cosa che mi risulta assurda è che la mia scelta spesso non pende mai da una parte e se provo a scegliere e imbocco una strada trovo sempre un motivo valido per trovare motivazioni per l'altra scelta e tornare al bivio. Non so se questa incapacità è biologica, neurologica o cognitiva, sta di fatto che passo troppo, troppo tempo a eliminare lo stress per decisioni a volte anche stupide. Ultima cosa, questo problema si acutizza nei momenti di tristezza e malinconia.
Grazie
cordiali saluti
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22 DIC 2016
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Gentile Fabio,
di sicuro, nei momenti di tristezza e/o di scoraggiamento è più difficile prendere delle decisioni, specie se sono importanti.
Fare una scelta non è sempre una cosa agevole e tra due o più opzioni è giusto valutare tutti i pro e contro, prendersi il tempo necessario, approfondire e magari chiedere consiglio a chi è più esperto in materia ma alla fine bisogna per forza uscire con una decisione (pena l'immobilismo!) e, dopo averla presa, bisogna assolutamente, a mio avviso, cancellare le opzioni scartate e andare avanti senza rimpianti altrimenti si rischia solo l'esaurimento, lo stress ed anche la depressione.
Qualora, malauguratamente, ci si dovesse accorgere in seguito di avere sbagliato, si dovrà soltanto cercare di capire cosa è stato trascurato, imparando così dall'errore stesso per poter essere più attrezzati e competenti per il futuro.
Un percorso di psicoterapia per migliorare la sua autostima sarebbe comunque consigliabile.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
27 DIC 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Fabio,
prendere decisioni è sicuramente una difficoltà che appartiene a molti.
Ed in periodi di particolare tristezza o malinconia questa può risultare ancora più grande.
Sarebbe da indagare in maniera approfondita cosa le impedisce di scegliere, quale paura c'è dietro una scelta, o anche cosa teme di perdere scegliendo una cosa anziché l'altra.
Questi sono alcuni temi che potrebbe affrontare affidandosi ad un terapeuta nella sua zona, con l'aiuto del quale far luce su questa sua difficoltà per capire dov'è e qual è il nodo problematico.
22 DIC 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gent.le Fabio,
potrebbe risultare proficuo l'utilizzo di una semplice strategia che, chiaramente, come ogni metodo è soltanto una possibile strada per arrivare ad una soluzione.
Quando deve prendere una decisione stabilisca quello che per lei sarebbe un lasso di tempo congruo per giungere ad una scelta.
In quel periodo di tempo da lei stabilito, scriva pro e contro di tutte le opzioni in gioco. A quel punto potra avere nero su bianco gli elementi per decidere su quale scelta orientarsi.
Tenga conto del fattore tempo perchè stabilisce il limite entro il quale lei deve prendere una decisione.
Non si lasci intimorire dalla paura di sbagliare perchp, comunque, non ci sarà nulla che potrà in assoluta metterla al riparo da una simile evenienza.
Non esiti comunque a contattare uno psicologo o uno psicoterapeuta nella sua città se questo problema non riuscisse a risolverlo con questa piccola accortezza.
21 DIC 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Fabio
non è mai semplice prendere decisioni, soprattutto quando apportano conseguenze significative nella vita personale o lavorativa. Quello che può fare in fondo è quello che già fa, e cioè valutare i pro e i contro di ogni opzione, cercare eventualmente pareri esterni e qualificati, e scegliere la più vantaggiosa. A parità di condizioni corre in aiuto il proprio "istinto".
In realtà nessuno può mai garantire in anticipo quale sia la decisione giusta, anche quando l'ago della bilancia sembra parlar chiaro: nella vita bisogna saper rischiare e accettare di poter sbagliare. Gli eventuali errori dovrebbero essere vissuti, però, non in modo angosciante come fa lei; da essi s'impara e si migliora.
Piuttosto, quindi, mi chiederei il motivo per cui queste situazioni le scatenano panico ed estremo malessere. Le consiglierei di indagare meglio in tal senso, rivolgendosi ad uno psicoterapeuta della sua zona.
Cordialmente
21 DIC 2016
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Gentile Fabio, il prendere decisioni non è facile. Il grande economista J.M. Keynes segnalava che nel decidere prevalgono gli "animal instinct ". Probabilmente anche lei in passato ha notato che una volta pesati tutti i dati "razionali" la decisione finale è stata frutto di qualche altro fattore. Ora sembra che lei sia attanagliato dal timore di sbagliare. Posso solo suggerirle di rivolgersi ad un professionista esperto (scegliendo fra gli psicoterapeuti iscritti all'albo degli psicologi della sua regione, magari privilegiando chi offre il primo colloquio gratuito): Augurandole ogni bene, la saluto.
dr. Susanna Bertini (Torino)