Buonasera gentili dottori,
Sono una ragazza di 27 anni. Da circa 1 anno ho deciso di iniziare un corso di laurea specialistica per completare la mia formazione, pur non essendo comunque indispensabile ai fini lavorativi in quell'ambito. Ho iniziato questa nuova avventura un po' a caso, nemmeno tanto convinta. Il problema non é l'università in sé, ma il mio atteggiamento nei suoi confronti. Mi sono riscoperta terribilmente insicura, piena di paure soprattutto nell'approccio con i colleghi. Sono tutte ottimi ragazzi, ma per un motivo che non riesco a comprendere, non riesco in alcun modo a relazionarmi come vorrei. Premetto che in passato ho attraversato un periodo di lieve depressione che fortunatamente non ha richiesto la somministrazione di farmaci. É stato un brutto periodo sotto ogni punto di vista, e credo che in qualche modo mi abbia cambiata soprattutto nel modo in cui vedo le persone. Sostanzialmente per me sono tutti dei giudici. Tornando al discorso di prima, ho iniziato ad avere paura di come mi pongo, cerco di stare attenta a cosa dire perché ho il terrore di essere considerata una stupida, risultare poco intelligente, tutto fuorché interessante. Questo mio disagio fa si che non riesca ad esprimermi correttamente, risulto talmente noiosa da essere stata un po' tagliata fuori. A 27 anni dovrei sapere che non possiamo stare "simpatici a tutti", che non possiamo avere la stessa affinità. Ma non mi è mai capitato di sentirmi così sola. Non solo mi sento terribilmente sola, ma da qualche tempo ho iniziato ad avere paura delle persone che non conosco. Mi spiego meglio. Ho paura che mi si venga rivolta la parola. Mi ritrovo in un contesto in cui é molto facile parlare con sconosciuti e non ho mai avuto questo tipo di problema. Il mio pensiero costante è:"ho risposto come una stupida; perché ho detto questa stupidaggine?; chissà che idea si starà facendo di me". Sono insicura di qualsiasi cosa io pensi o faccia, e sono sempre più convinta che questo mio modo di vedermi lo stia trasmettendo anche a chi mi sta vicino e li induca ad allontanarsi. Cerco di essere sempre gentile ma mi sembra di risultare come la classica "gentile e noiosa", mi scuso sempre se penso di aver fatto qualche errore. Forse troppo spesso. Questo è tutto( o quasi tutto)ciò che mi attraversa la mente ogni giorno, mi sento un pesce fuor d'acqua, fuori luogo, una presenza di troppo. Come se non potessi dare nessun contributo a migliorare la giornata di qualcuno. Mi sento sempre di troppo e faccio tanta fatica nel provare a sentirmi a mio agio.
Scusate se mi sono dilungata tanto, ma queste sensazioni sono nuove per me e non saprei come affrontarle.. vorrei solo soffrirci un po' meno.
Grazie mille per il vostro lavoro.
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25 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 31 persone
Gentile Mimì, sicuramente questa difficoltà relazionale le crea sofferenza ma lei ha acutamente notato che alcuni suoi atteggiamento possono influenzare il comportamento degli altri proprio in direzione di una conferma delle sue paure; questa capacità di riflettere su sé stessa è una risorsa che all'interno di un percorso di psicoterapia le permetterà di riorientare i suoi comportamenti e convinzioni in vista di una vita sociale meno tormentata.
Dott.ssa Graziella Pisano, psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Frattamaggiore (NA).
28 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Mimì,
ti senti disorientata perchè dici di non esserti mai sentita così sola ma allo stesso tempo sei consapevole di aver già attraversato un periodo buio fatto di depressione e questo, dici, ti porta ad essere molto autocritica nei tuoi confronti. Il dialogo interno che hai è negativo: ho detto una stupidaggine...questo ti porta a mettere in continuazione in dubbio ciò che fai.
In questo momento stai dimostrando grande forza e coraggio nel chiedere aiuto, questo significa che puoi cominciare a lavorare per affrontare, non da sola, queste difficoltà.
Grazie alla psicoterapia potrai sperimentarti in una relazione non giudicante e riacquistare fiducia e autostima per integrarti al meglio nella vita sociale.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Silvia Orso (Udine)
26 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Mimì,
il suo è un problema di insicurezza, ansia sociale e bassa autostima di cui lei sembra essere abbastanza consapevole e la consapevolezza è il primo requisito necessario per poter modificare i propri atteggiamenti e comportamenti disfunzionali.
Tuttavia, per raggiungere questo risultato, in genere la consapevolezza da sola non è sufficiente ed occorre l'aiuto di una guida competente che può trovare all'interno di un percorso di psicoterapia preferibilmente cognitivo-comportamentale che le suggerisco di intraprendere.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
26 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve. Le faccio notare una cosa: si è scusata per essersi dilungata troppo nel racconto! Ha ripetuto "spontaneamente" un'atteggiamento che l'appartiene da tempo ma che ora è diventato più visibile a causa del contesto universitario che normalmente spinge a nuove relazioni. Pertanto credo sia buono per lei lasciarsi aiutare da uno specialista che abbia la capacità di sostenerla e supportarla nelle difficoltà.
Cordiali Saluti
Dott.ssa stefania Cantone, psicologa e psicoterapeuta. Casavatore (NA)
26 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno, di sicuro alla base delle sua sensazione di disagio c'è una profonda insicurezza, che la fa sentire sempre inadeguata e timorosa del giudizio degli altri. E' Inutile dire che si tratta di una propria percezione personale che non corrisponde alla realtà; sicuramente lei è una persona intelligente e capace, ma proprio per aumentare in lei la consapevolezza delle sue potenzialità, le consiglio un percorso psicologico teso a rafforzare la propria autostima e migliorare il concetto che ha riguardo a sé stessa.
26 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
buongiorno Mimì la tua sensazione di non essere mai abbastanza limita la tua vita e ti fa sentire non adeguata. La prima giudice severa di stessa sei tu che vuoi probabilmente troppo da te. Queste emozioni e convinzioni riguardanti te stessa ti fanno stare ed è come se si accendessero dentro di te ogni volta che entri in relazioni con qualcuno che ti riporta a questo tua vulnerabilità. Tutto si può trasformare una volta compreso davvero chi sei per portarti a chi vuoi diventare. si può intraprendere una terapia on line e se possibile in basa alla distanza vedersi per delle sedute in modo da poter applicare anche tecniche come l'EMDR molto utili per sciogliere determinati vulnerabilità emotive e rompere questo circolo poco virtuoso. Rimango a disposizione per rispondere a ogni dubbio. Buona giornata
25 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentilissima Mimì,
le sue parole oltre al forte carico emotivo, esprimono anche molta consapevolezza per ciò che sente. Le emozioni che sta sperimentando sono forti ed intense e accomunano molte persone che si mettono alla prova in contesti complessi come può esserlo quello universitario.
La possibilità di affrontare un percorso terapeutico partendo dalle sue consapevolezze può aiutarla a chiarire i dubbi e lavorare sulle parti di sé che possono aumentare la sicurezza in sé stessa.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Ponziani Francesca
25 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Mimì,
le sue reazioni emotive di fronte alle nuove situazioni relazionali che sta affrontando sono legittime e possono metterla duramente alla prova.
Rispetto alla sua domanda, le confermo che intraprendere un percorso psicologico possa esserle di aiuto nel comprendere il senso della sua difficoltà e trovare strategie funzionali per migliorare il suo benessere.
Cordialmente,
25 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Mimì, il suo nickname mi fa venire alla mente Mimulus, il fiore di Bach usato per la paura delle cose conosciute e per la timidezza. Potrebbe provarlo, sa? In aggiunta ad altri fiori. Scherzi a parte, la floriterapia di Bach può essere molto utile come cura complementare. Potrebbe rivolgersi ANCHE a un buon floriterapeuta, ma non si faccia consigliare una formula al banco dell'erborista, perché non la conoscono abbastanza. Dopo questo inizio un po' originale le raccomando proprio di iniziare una psicoterapia cognitivo-comportamentale. Ha bisogno di lavorare con un esperto/a sulla sua timidezza, insicurezza ed autostima. Probabilmente ha alle spalle una famiglia che non l'ha sostenuta e valorizzata nelle sue qualità in modo adeguato. Il suo vissuto di fare discorsi stupidi o banali è molto comune, ed è tipico, creda a me, delle persone sensibili ed intelligenti! Cerchi conferma a quanto detto da me da un/una Collega. Buon a vita!
25 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
Come dice lei, sicuramente il suo passato ed il periodo difficile che ha affrontato può averla cambiata, come persona e soprattutto come modo di vedere gli altri. Sento in lei molta confusione e paura nei confronti del giudizio degli altri "vedo tutti come giudici", ovviamente ciò anche in ambito universitario. Al fine di poterla aiutare sarebbero necessari ulteriori elementi della sua vita e della problematica che pone.
Le consiglio un breve percorso psicologico, online o da un professionista della sua zona.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, mi scriva
Cordiali saluti
25 OTT 2018
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno Mimi’, mi spiace che stia attraversando questo periodo.
Non conosco la sua storia ma noto da ciò che scrive che ha molta consapevolezza di ciò che sta vivendo, soprattutto rispetto alla paura del giudizio dell’altro che la sta bloccando.
Credo che intraprendere un percorso psicoterapeutico potrebbe sicuramente aiutarla ad affrontare queste paure per poter vivere più serenamente.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Valeria Fregoni