POSSONO DORMIRE METÀ SETTIMANA CON ME E METÀ CON LA MAMMA ?
Salve, mi chiamo Cristian ed ho 41 anni.
Ho 2 bimbe, una di 38 mesi ed una di 20 mesi.
La mamma vuole separarsi da me.
Io posso accettare che lei non mi ami più, ma non riesco ad accettare che chi ne soffrirà maggiormente sono le mie due piccole bimbe.
Da 3 anni quasi io coogestisco la più grandicella. Nel 90% dei casi cambiando pannollino, dandogli da mangiare etc.. Tant'è che al momento è più attaccata a me che alla mamma (se dovessimo fare una gara!).
Entrambi liberi professionisti. Da 3 anni gestiamo direttamente le bimbe pertanto 3 pomeriggi a settimana mi allontano dal lavoro e stanno tutto il pomeriggio con me (giochi, spesa al supermercato, nanne, merendina, cena per loro).
Siamo veramente molto attaccati.
Questo è ciò che mi fa soffrire.
I parenti della mamma tutti dicono che "sono strano" per questa eccessiva vicinanza alle bimbe...ma io lo sento dentro, ho bisogno di loro e vedo loro felici di star con me...di giocare, fare di tutto (anche lavare l'auto o riparare i giocattoli).
La psicoterapeuta di mia moglie ora da circa 2 settimane sta insistendo con lei (e lei con me) per avere tutte le notti lei le bimbe quando la sua prima proposta (conoscendo me e le bimbe) era quella di prendere tutto come un gioco, un aumento di spazio e dormire un po alla volta metà settimana da me e l'altra dalla mamma. La mamma sarebbe venuta nella mia futura casa, saremmo stati un periodo tutti e 4 da me...e poi io di nuovo tutti e 4 nell'attuale casa... Un po alla volta, prenderla come un gioco, graduale, per poi arrivare con calma a dormire meno tutti e 4, ma continuare a stare "uniti" magari in qualche cena, pranzo o vacanze.
Io ero felice di aver trovato questo compromesso per quanto possa soffrire del fatto che la notte Anita (quella più grandicella) quando si sveglia chiama sempre papa ed oggi (che dormiamo su due camere separate io e mia moglie) viene subito sul mio lettone, mi prende la mano e si addormenta.
Possibile che questo la sua psicoterapeuta non lo comprenda ?
Possibile che prenda solo le statistiche e non riflette sul rapporto che c'è con il papa ?
Possibile che non si comprende che non sono il papa che torna da lavoro la sera, si siede in divano davanti la TV aspetta la cena (cucino io da 7 anni di matrimonio sia a pranzo che a cena) magari si addormenta, poi cena e poi si riaddormenta di nuovo ?
Come si fa a "trattarmi" senza conoscermi, come la grand parte (non sono sicuramente l'unico)§ dei papà.
Guardate il mio profilo su facebook (preparo i dolci con loro, dipingo con loro, facciamo DAS con loro....di tutto da quando sono nate).
Mi date qualche parere ?
Devo arrendermi soffrire come un cane e far soffrire ancora di più la grande (in primis per anzianità di rapporto) e la seconda ?
Vi supplico di aiutarmi, di dirmi qualcosa, di riuscire a convincere la sua psicoterapeuta che non può prendere le statistiche ma prendere il caso specifico.