Posso salvare la mia famiglia?
Buonasera, vi scrivo perché ho bisogno di un parere in merito alla mia situazione. Sono sposata ed ho una bimba piccola di 4 mesi che ho portato via di casa dopo un litigio con mio marito durante il quale sono stata aggredita verbalmente e fisicamente (insulti sputi pentole col pranzo lanciate addosso e colpita con pantofole infradito. la bimba chiusa in una stanza perché lui non la smetteva di gridare). Ora sono dai miei genitori contro cui mio marito in seguito alla mia fuga ha riversato tutta la sua rabbia con insulti e minacce al punto da beccarsi una denuncia e compromettendo del tutto il suo ed anche il mio rapporto con i miei familiari. Purtroppo é un soggetto paranoico e pensa sempre che tutti vogliono fargli del male. Premetto che siamo insieme da 9 anni in cui è sempre stato aggressivo nei miei confronti giustificandosi dicendo che io lo provoco perché non ho un carattere da donna che non lo faccio sentire uomo perché l'ho messo giù e lui non sente più la sua umanità. In tutti questi anni ho sopportato i suoi attacchi verbali e fisici sentendomi anche sempre in colpa dopo aver chiesto aiuto ad amici parenti e spesso anche chiamando le forze dell'ordine. Lui mi ha sempre rinfacciato di essere un infame ad averlo messo in cattiva luce con la mia famiglia e di averlo messo nei guai con la legge. In seguito ai suoi attacchi che sfociano anche in altri comportamenti (si strappa i vestiti di dosso e rompe e lancia oggetti) io sono andata spesso via di casa sia prima che dopo il matrimonio ma poi sono sempre tornata da lui che ogni volta si pente, piange e chiede scusa. Inutile dire che questo tira e molla oltre a compromettere il nostro rapporto mi ha anche allontanato da amici e parenti stanchi di correre in mio aiuto inutilmente. Adesso che abbiamo una figlia mi sento che devo pensare al bene della bimba ma mi sento profondamente in colpa perché é lontana dal padre che sta malissimo per questo motivo. Premetto che mio marito ha avuto una vita molto difficile di grande solitudine e sofferenza é stato anche in carcere ed ha una bimba che purtroppo non ha potuto tenere ed è stata affidata agli assistenti sociali. Essendo straniero qui é completamente solo e si é affidato completamente a me. Quando ho scoperto di aspettare nostra figlia credevo di renderlo felice ma non è stato così in quanto la sua rabbia non si placa nemmeno in presenza della bambina (si arrabbia molto facilmente e quando vede nero si calma solo dopo aver fatto il danno). Io vorrei tornare a casa per ricongiungere padre e figlia ma ho tanta paura che lui possa di nuovo dare di matto soprattutto perché é molto arrabbiato per essere stato per mesi lontano dalla figlia. Inoltre i miei familiari mi hanno detto che se torno anche questa volta non mi aiuteranno piu. Se ragiono penso che la cosa migliore sarebbe separarsi e chiedere l'affidamento esclusivo di mia figlia ma il mio senso di colpa é troppo forte e sto malissimo per questo. Inoltre se mi separo dovrò lasciare casa e lavoro perché io vivo a Roma mentre la mia famiglia é fuori regione ed io con il mio stipendio e sola con una bimba piccola non credo di potercela fare. Mio marito in passato si è rivolto ad un centro per uomini maltrattamenti dove è stato seguito per due mesi senza grossi risultati e poi il centro ha chiuso. Quando ha riaperto non è stato più seguito ma non ho capito bene il perché. Ho pensato più volte di fare terapia di coppia ma abbiamo problemi economici e non ce lo possiamo permettere. Vorrei pero sapere secondo voi di quali patologie soffriamo e quale tipo di terapia andrebbe bene per noi in caso dovessi decidere di tornare con lui. Vi prego aiutatemi a capire cosa é meglio fare sono disperata. I miei non sono in grado di capire il mio stato d'animo. Purtroppo mi giudicano e si arrabbiano perché non lascio mio marito. dicono che non ho più dignità che non voglio bene a mia figlia e che sono una fallita.
Grazie e scusate se mi sono dilungata troppo.