Possibile schizofrenia..?

Inviata da Luigi · 7 nov 2013 Schizofrenia

Buongiorno, mi chiamo Luigi, 30 anni e Vi scrivo per avere un Vs parere riguardo ad una storia con una ragazza (25 anni) che frequento da un pò di tempo (circa 5 mesi), ma che conosco da 8 anni. Lei era una ragazza normalissima all' epoca, dico normalissima perchè sono circa un paio d' anni che ha problemi di tipo psicologico, leggendo un pò di sintomatologia in rete che riscontro nella sua persona, mi sembra di capire che forse si tratti di schizofrenia in quanto rivedo in lei parecchi sintomi tra cui: difficoltà nell' organizzare un discorso logico, difficoltà nel capire le cose, sembra essere assente da tutto, anche stimolandola molto sembra avere una sfera emotiva piatta, se gli si fà una domanda molte volte risponde in maniera del tutto inappropriata alla domanda in questione, sembra avere il viso privo di emozioni a volte....sembra non provare emozioni, affetti. Ha comportamenti a volte molto particolari, un es. eravamo seduti ad un tavolo, si alza in maniera brusca e corre per prelevare un qualche cosa da terra; nel momento in cui gli dico cosa fosse successo, lei mi fa vedere una bustina di plastica in miniatura che sinceramente non serviva a niente; quando gli dico a cosa servisse, mi risponde che doveva usarla per le sigarette (ma sinceramente era impossibile usare la bustina per le sigarette). Potrei elencare altri atteggiamenti molto strani, che notiamo tutti. Sò che ha problemi, ma quando cerco di capire quali sono i suoi problemi, lei diventa aggressiva, nervosa...Mi ha inoltre confidato che aveva e non sò tutt' ora (dato che è molto difficile parlarci) delle allucinazioni..Sò per certo che ha problemi ed è stata in cura da uno specialista, ma purtroppo non sò effettivamente quale sia stata la sua diagnosi...non so di cosa si tratta. Il padre mi ha detto che un giorno me ne parlerà e mi ha spiegato che mentre era fuori lontana da casa per gli studi (che non ha più terminato) si rese conto sentendola telefonicamente che c'era qualche cosa in lei che non andava, parlava in maniera disorganizzata, senza senso, e di conseguenza si precipitò dall' altra parte d' italia dove studiava per riportarla a casa. Sò inoltre che ha toccato parecchi tipi di droghe ed era reduce da un abbandono di un partner.
Sono molto legato a lei, abbiamo avuto anche momenti molto intimi, ma con il tempo mi rendo conto che hanno dei risvolti molto ambigui (se a volte è molto fredda, altre sembra aver bisogno d' affetto, a volte sembra gelosa, non capisco cosa gli passi per la testa); non so come comportarmi con lei, sò di volerle un modo di bene e forse di essermene anche innamorato.
Non sò a cosa vado incontro o meglio mi rendo conto che ci sono problemi abbastanza marcati e che il mio stargli accanto non so fin a che punto possa servire , ma volevo un parere di gente che ne sà più di me nel campo specifico e soprattutto volevo un Vs idea, in base ai pochi sintomi descritti, del problema che affligge questa persona. Sembra persa in se stessa, nella società sembra avere parecchi problemi di comportamento, mi racconta di avere la fissa che la gente parli male di lei, altro esempio è dato dal fatto che molte volte in compagnia di altra gente pur di non rimanere in silenzio (un normalità per lei) spara discorsi che non hanno nessun nesso logico con le circostanze.
Grazie in anticipo per le eventuali risposte.

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Miglior risposta 16 LUG 2014

Anche a me dicevano che ero schizofrenica, ovviamente me lo diceva gente che mi conosceva superficialmente. Per loro parlavo in maniera illogica, facevo cose strane, mi vestivo in maniera strana, dicevo cose che non c'entravano nulla ecc. Peccato che io non sia per niente schizofrenica! Sto prendendo la seconda laurea in medicina, e sono laureata in farmacia, e so benissimo, avendo studiato certe cose, che una schizofrenica non sarebbe così consapevole come me. Spesso la gente vede quello che vuole, io per esempio ero solo timida e per l'imbarazzo dicevo cose sconnesse, proprio perché mi sentivo a disagio con quelle persone. Per gli atteggiamenti strani, mah, se si é strani non vuol dire che si é matti. Idem per l'apatia del volto, capirai anch'io sono un po' apatica, eppure non sono schizofrenica, ma solo timida.

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14 NOV 2013

Gentilissimi dottori, volevo innanzitutto ringraziare tutti voi per la disponibilità.
Leggendo le vostre risposte sembra emergere una frase ricorrente “Perché hai bisogno di sapere una diagnosi..?”.
Per rispondere al dott. Giuseppe Esposito, che ringrazio ancora: personalmente non ho bisogno di sapere una diagnosi (che sicuramente và formulata da personale competente ,valutando direttamente la persona interessata) o quanto meno non per farmi come dire un “esame di coscienza - mi sono o meno innamorato di una persona pazza”; sicuramente anche se questo mio dubbio di possibile schizofrenia fosse fondato e dichiarato da medici, non mi farebbe cambiare idea né sul fatto di provare affetto per questa ragazza né tanto meno porrebbe in me un motivo logico per allontanarla.
La stessa (se positiva) poi non potrebbe mai illudermi di ricoprire il ruolo di “salvatore” nei suoi riguardi perché so per certo che problematiche del genere hanno bisogno di essere trattate da gente specializzata, né tanto meno metterebbe me in una posizione di forza nella coppia (che poi coppia non è).
Conosco questa ragazza da circa otto anni, abbiamo sempre suonato insieme (siamo musicisti tutti e due) e sinceramente fossero stati solamente i miei occhi a vedere in lei questi suoi comportamenti strani e particolari, mi inizierei a preoccupare della mia persona (forse sono io che ho bisogno di un colloquio con uno specialista).
Purtroppo è un problema che notiamo tutti, molti amici per questi suoi comportamenti l’ hanno allontanata (rendendola ancora più delusa del mondo intero), parenti o meglio i genitori vivono la cosa come un dramma (non è semplice trattarla in casa)…..e purtroppo, conoscendoli molto poco, personalmente non posso nemmeno permettermi di entrare troppo nella loro privacy familiare.
Sò per certo (perché mi è stato riferito dal suo papà) che è stata in cura, ha preso medicinali, ma non mi è mai stato detto quale fosse il suo problema diagnosticato dal professionista che la seguiva.
Sò inoltre che ha avuto a che fare con parecchi tipi di droghe (da cannabinoidi a cocaina a eroina, trip e chi più ne ha più ne metta) e che quasi sicuramente sono state motivo della sua decadenza psicologica.
Il mio essere a conoscenza del suo problema (quindi sapere una diagnosi, che ripeto, sò non sia possibile formularla online, tanto meno con la persona non direttamente interessata), getterebbe in me le basi per informarmi su come comportarsi con una persona eventualmente affetta da questo tipo di malattia ed in riferimento a quanto detto dal dott. Francesco Mori (Se decide di starle accanto l'unica cosa che può fare è appunto farlo al meglio): Bè è proprio questo il motivo per il quale mi sono “permesso” di affrontare online questo problema.
Quali potrebbero essere (sempre nell’ eventuale positività della diagnosi) i comportamenti migliori che una persona (in questo caso, io) che tiene tanto a lei e che, non sapendo come vive la realtà, dovrebbe assumere per non ferirla più di quanto non lo è già. ..?
Come vivono gli affetti le persone colpite da schizofrenia..?...se ne rendono conto..?..sanno riconoscergli…?...chiedo questo perché mi accorgo che la sua sfera affettiva sembra essere molto compromessa (se a volte sembra averne molto bisogno e essere molto favorevole a riceverne, altre volte sembra fredda e senza emozioni) e di conseguenza creano un blocco in me; non so come comportarmi….e preferisco la maggior parte delle volte di non degnarmi neanche di abbracciarla semplicemente, aspetto che sia lei a “chiedermelo”.
Sintetizzando: il mio voler rendermi conto con che tipo di personalità ho a che fare è semplicemente finalizzato a capire in che modo ci si dovrebbe comportare davanti ad una eventuale diagnosi del genere per non ferire l’ altra persona.
Forse come dice il Dott. Giuseppe Del Signore: bisognerebbe effettivamente verificare quanto io sia disposto a continuare a stargli vicino, ma sinceramente non me la sento di dover fare come altri amici, ovvero abbandonarla e non darle la possibilità di vivere nella società.

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11 NOV 2013

Gentile Luigi, io lavoro in una residenza psichiatrica per cui comprendo bene quello che lei sta raccontando e vincendo. premesso che questo tipo di doagnosi può farla solo un medico psichiatra in base al dsm o ic10, la sintomatologia che lei descrive è molto grave ed invalidante per la sua amica e per le persone come lei che le stanno accanto. Le consiglio di parlare con il padre della ragazza e di mettersi in contatto il prima possibile con uno psichiatra. Da quello che mi pare di capire la sua amica è giovane, per cui prima inizia una cura maggiori sono i risultati nel lungo periodo.
cordiali saluti,
Dr. Salvatori Matteo.

Dott. Salvatori Matteo Psicologo a Rimini

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11 NOV 2013

Gentile sig. Luigi, per quanto le Sue preoccupazioni possano essere lecite, ciò che Lei sta richiedendo è una valutazione diagnostica, che dovrà essere presa in carico da un centro specialistico, il quale con opportuni colloqui e somministrazione di test, potrà emettere una valutazione adeguata sulla problematica presentata. Cordialmente Le auguro buona giornata.

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11 NOV 2013

Gentilissimi dottori, volevo innanzitutto ringraziare tutti voi per la disponibilità.
Leggendo le vostre risposte sembra emergere una frase ricorrente “Perché hai bisogno di sapere una diagnosi..?”.
Per rispondere al dott. Giuseppe Esposito, che ringrazio ancora: personalmente non ho bisogno di sapere una diagnosi (che sicuramente và formulata da personale competente ,valutando direttamente la persona interessata) o quanto meno non per farmi come dire un “esame di coscienza - mi sono o meno innamorato di una persona pazza”; sicuramente anche se questo mio dubbio di possibile schizofrenia fosse fondato e dichiarato da medici, non mi farebbe cambiare idea né sul fatto di provare affetto per questa ragazza né tanto meno porrebbe in me un motivo logico per allontanarla.
La stessa (se positiva) poi non potrebbe mai illudermi di ricoprire il ruolo di “salvatore” nei suoi riguardi perché so per certo che problematiche del genere hanno bisogno di essere trattate da gente specializzata, né tanto meno metterebbe me in una posizione di forza nella coppia (che poi coppia non è).
Conosco questa ragazza da circa otto anni, abbiamo sempre suonato insieme (siamo musicisti tutti e due) e sinceramente fossero stati solamente i miei occhi a vedere in lei questi suoi comportamenti strani e particolari, mi inizierei a preoccupare della mia persona (forse sono io che ho bisogno di un colloquio con uno specialista).
Purtroppo è un problema che notiamo tutti, molti amici per questi suoi comportamenti l’ hanno allontanata (rendendola ancora più delusa del mondo intero), parenti o meglio i genitori vivono la cosa come un dramma (non è semplice trattarla in casa)…..e purtroppo, conoscendoli molto poco, personalmente non posso nemmeno permettermi di entrare troppo nella loro privacy familiare.
Sò per certo (perché mi è stato riferito dal suo papà) che è stata in cura, ha preso medicinali, ma non mi è mai stato detto quale fosse il suo problema diagnosticato dal professionista che la seguiva.
Sò inoltre che ha avuto a che fare con parecchi tipi di droghe (da cannabinoidi a cocaina a eroina, trip e chi più ne ha più ne metta) e che quasi sicuramente sono state motivo della sua decadenza psicologica.
Il mio essere a conoscenza del suo problema (quindi sapere una diagnosi, che ripeto, sò non sia possibile formularla online, tanto meno con la persona non direttamente interessata), getterebbe in me le basi per informarmi su come comportarsi con una persona eventualmente affetta da questo tipo di malattia ed in riferimento a quanto detto dal dott. Francesco Mori (Se decide di starle accanto l'unica cosa che può fare è appunto farlo al meglio): Bè è proprio questo il motivo per il quale mi sono “permesso” di affrontare online questo problema.
Quali potrebbero essere (sempre nell’ eventuale positività della diagnosi) i comportamenti migliori che una persona (in questo caso, io) che tiene tanto a lei e che, non sapendo come vive la realtà, dovrebbe assumere per non ferirla più di quanto non lo è già. ..?
Come vivono gli affetti le persone colpite da schizofrenia..?...se ne rendono conto..?..sanno riconoscergli…?...chiedo questo perché mi accorgo che la sua sfera affettiva sembra essere molto compromessa (se a volte sembra averne molto bisogno e essere molto favorevole a riceverne, altre volte sembra fredda e senza emozioni) e di conseguenza creano un blocco in me; non so come comportarmi….e preferisco la maggior parte delle volte di non degnarmi neanche di abbracciarla semplicemente, aspetto che sia lei a “chiedermelo”.
Sintetizzando: il mio voler rendermi conto con che tipo di personalità ho a che fare è semplicemente finalizzato a capire in che modo ci si dovrebbe comportare davanti ad una eventuale diagnosi del genere per non ferire l’ altra persona.
Forse come dice il Dott. Giuseppe Del Signore: bisognerebbe effettivamente verificare quanto io sia disposto a continuare a stargli vicino, ma sinceramente non me la sento di dover fare come altri amici, ovvero abbandonarla e non darle la possibilità di vivere nella società.

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8 NOV 2013

Gentile sig. Luigi non è facile rispondere alla sua domanda poiché lei fa una richiesta di conferma di una diagnosi che è cosa molto complessa e che naturalmente non è possibile confermare o disconfermare senza avere visto la persona di cui lei parla. Io comincerei più che altro a pormi altre domande e che forse sono implicite nella sua richiesta di aiuto. Per esempio il motivo per cui mi sento legato a questa persona che forse è "schizofrenica" (questa è una domanda che riguarda più l'immagine che Luigi ha di sé e cioè mi sono innamorato o mi interessa una persona "pazza"? Perché?), perché ho bisogno di una diagnosi? forse solo la conferma della diagnosi mi permetterebbe di lasciare quella persona o mi investirebbe di un ruolo di Salvatore' (posizione quest'ultima spesso votata al fallimento), o mi metterebbe in una posizione di forza nella coppia (complementare rigida, cioè chi salava e chi è salvato). Poi mi sembra che lei conosca questa persona solo con i suoi occhi; ha altri punti di vista di persone che la conoscono (tipo amici, parenti...)

Dott. Giuseppe Esposito Psicologo e Psicoterapeuta Psicologo a Piano di Sorrento

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8 NOV 2013

salve Luigi, banché la sua descrizione sia alquanto esauriente è sempre bene rivolgersi al servizio di salute mentale per porre una diagnosi, ma anche, e sorapttutto, per una presa in carico, la situazione sembrerebbe abbastanza complessa e difficilmente si risolverà spontaneamente.
Faccia un tentativo nella sua zona, alla Asl ci sono i CSM aperti a tutti, non aspetti oltre.
In bocca al lupo

Anonimo-126894 Psicologo a Roma

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8 NOV 2013

Egregio signor Luigi,
non è possibile deontologicamente fare diagnosi virtuale senza esaminare e visitare la persona. Spesso è ancjhe necessario sottoporre la persona che riteniamo patologica a una serie di test psicodiagnostici. La diagnosi comunque vafatta all'interno dello studio clinico dal professionista prescelto dalla persona interessata.
dr paolo zucconi sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale a udine (friuli venezia giulia)

Dr. Paolo G. Zucconi (sessuologia clinica & Psicoterapia) Psicologo a Udine

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8 NOV 2013

Gentile utente,
la schizofrenia è una malattia molto grave con una prognosi infausta, dato che una completa remissione del problema è molto rara. Da ciò che ci racconta potremmo anche ipotizzare che ha ragione ma a che pro. Cioè a cosa le serve sapere la diagnosi?
Che cosa se ne farà lei?
Lei conosce la sua compagna per ciò che è, per come la vive ogni giorno. Se decide di starle accanto l'unica cosa che può fare è appunto farlo al meglio. Al massimo le può suggerire di rivolgersi nuovamente ad uno specialista, premettendo che la decisione sarà comunque solo della donna.

Restiamo in ascolto

Dr Mori Francesco Psicologo a Siena

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8 NOV 2013

Gentile Luigi,
non possiamo fare diagnosi on-line, soprattutto per interposta persona. Credo sia importante per Lei (lei che scrive) comprendere la natura della vostra relazione, mettendo da parte il discorso della "diagnosi" e verificare quanto lei sia effettivamente disposto a continuare questo rapporto con i termini da lei descritti.

Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo Viterbo

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo a Viterbo

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