Pigrizia esasperata ed esasperante, che fare?

Inviata da Chiara · 26 nov 2014 Orientamento scolastico

Buonasera a tutti,
Il titolo al discorso che sto per fare sembrerà forse un pò fuori tema rispetto a quello che sto per dire ma andando a fondo al problema credo che ne sia comunque il nodo principale.
Ho 27 anni e studio architettura, oramai da più di otto anni se si fa un conto, non riesco mai a dedicarmi ad una cosa al cento per cento e ho sempre mille idee e progetti e cose da fare che mi fanno fare un pò di tutto ma evidentemente nessuna per bene.
Così è andata per l'università per i primi quattro anni, al termine dei quali facendo un bilancio e vedendo la laurea davvero troppo lontana ho deciso di passare dalla quinquiennale alla triennale, certo nel frattempo ho lavorato, viaggiato, costruito una solida relazione, convivo cambiato casa ecc...
Ma... la laurea è ancora lontana e la mia motivazione scende di giorno in giorno e aumenta la pigrizia, ho deciso di non lavorare fino a marzo per dedicarmi agli esami e finire, se Dio vuole questo benedetto corso di studi, ma... niente! non riesco a sedermi e dedicarmi a questo, ogni volta che provo mi sale un ansia che cerco di evitare non dedicandomici e chiaramente questo è un circolo vizioso, più non vado avanti più mi sento in ansia, più mi sento in ansia e più non vado avanti... Questa cosa risucchia tutta l'energia che ho sempre avuto e ora non so come fare a rompere questo meccanismo!
datemi un consiglio per favore per ritrovare entusiasmo ed energia...

Risposta inviata

A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo

C’è stato un errore

Per favore, provaci di nuovo più tardi.

Prenota subito un appuntamento online a 44€

Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.

Miglior risposta 27 NOV 2014

Cara Chiara,
la difficoltà nel concludere gli studi, l'ansia e le mille idee/progetti nessuno fatto bene mi sembrano sufficienti segnali di un disagio che dovrebbe essere indagato e chiarito.
Ti consiglio di rivolgerti ad un professionista per chiarire questo periodo: cosa ti impedisce di portare a termine un obiettivo? perché sei in ansia? sono domande ai cui potresti avere risposte all'interno di una relazione professionale con uno psicologo facendo luce sul tuo vissuto.
Un caro saluto Dott.sa Paola Madesani

Dott.sa Paola Madesani Psicologo a Brescia

82 Risposte

166 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

27 NOV 2014

Prima di tutto, vorrei ringraziare tutti voi che mi avete risposto, dedicando professionalità, tempo e attenzione alla mia domanda.
Mi sembra chiaro che parlare con uno specialista porterebbe dei vantaggi e voglio realmente valutare questa opzione,non valutata precedentemente perchè il problema è sempre stato minimizzato, più da chi mi circonda che non da me.
Rispondendo alla dott.ssa Valentina Seghini ho lasciato il lavoro per potermi dedicare al 100% agli ultimi esami, cosa però che come ho descritto non riesco a fare. Questo mi mortifica non perchè il lavoro in sè fosse gratificante, ma perchè ovviamente mi era utile! (Lavoravo nella reception di un hotel). Trovo piuttosto interessante anche l'ipotesi di dover indagare in infanzia o adolescenza o nelle figure genitoriali, anche se su due piedi non ne trovo riscontro: a scuola non sono mai andata troppo male, brillavo in alcune materie e arrancavo in altre, ma i professori mi hanno sempre portato su un piedistallo (che in realtà non meritavo affatto), ho concluso il liceo classico facendo sport , frequentando un corso di pittura ad olio e facendo scoutismo. I mille impegni così differenti tra loro sono di certo una costante nella mia vita.

Per quanto riguarda la domanda della dott.ssa Chiara Francesconi la risposta è un pò complicata, mi spiego meglio, le due cose sono intrinsicamente legate : l'ansia e la demotivazione vengono di pari passo, direi che cronologicamente l'ansia viene prima: provo questo senso di ansia per l'incampacità di concludere e l'incapacità di concludere mi toglie la motivazione che dovrei trovare nell'obiettivo che però non vedo concretizzabile.

Mi sono chiesta tante volte: mi piace quello che faccio? Non so più rispondere a questa domanda, ciò che mi ha spinto a scegliere architettura è sempre valido , ma non credo più che questa sia la mia strada, perchè non mi sento più in grado di percorrerla come vorrei, chiaramente questo mi demotiva.


Grazie ad ognuno di voi, ognuno mi ha dato uno o più punti su cui lavorare.
Un grazie particolare alla dott.ssa Mariangela Romanelli che mi ha suggerito un modus operandi pratico che sebbene semplice spero si rivelerà efficace.

Chiara.

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

27 NOV 2014

Cara Chiara
nella vita nulla ci viene regalato e tutto è il frutto di nostri atteggiamenti e di azioni che possono condurci verso il raggiungimento di obiettivi...oppure possono allontanarcene.
Nel tuo caso è come che tu non abbia del tutto abbandonato il tuo obiettivo, solo ci stai girando attorno e questi si chiama "inconcludenza", cioè non concludere!
Semplicemente devi portare a termine, portare a conclusione.
Questa forma di pigrizia che descrivi tanto mi sembra essere un auto-boicottarsi (in termini tecnici si chiama Handicapping).
Allora io vedrei bene che tu riformulassi l'obiettivo Laurea con chiarezza nella tua mente e che tu riprendessi con moderato entusiasmo il percorso.
Dico "moderato" perchè una marcia adeguata è realisticamente possibile.
Passare da quasi zero a grande entusiasmo si rischia di esaurire lo sprint in pochissimo tempo.
Gli anni che hai studiato non buttarli via.
Riprendi con ritmo giusto ma sentiti implacabile circa la realizzazione della Laurea.
Tu ce la puoi fare e sento che vuoi farlo.
Spero il mio intuire non sia un bleff...ma non credo.
Saluti e Auguri
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

3083 Risposte

8165 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

27 NOV 2014

Buongiorno Chiara,

dalle sue parole mi sembra di capire che la difficoltà nel portare a termine il suo corso di laurea sia dovuta a una mancanza di motivazione piuttosto che a una pigrizia di base. Tanto che, durante questi anni, è stata sempre impegnata in qualcosa, (lavorare, cambiar casa, avere una relazione), in tante cose importanti che le hanno portato soddisfazioni nel breve termine.

La motivazione verso lo studio è venuta meno, probabilmente, perchè ha visto gli obiettivi troppo lontani. Quindi, penso che sia molto utile rompere il circolo vizioso, dandosi dei piccoli obiettivi crescenti (magari studiare venti pagine il primo giorno, trenta il secondo e così via), una volta soddisfati i quali vedrà accrescere il senso di auto-efficacia e di conseguenza la motivazione.

Questa è una strategia operativa abbastanza banale.
Quello che può essere ancora più utile è chiedersi perchè le viene l'ansia quando inizia a studiare, se si tratta cioè di un'ansia legata al non avere subito un beneficio concreto, oppure un'ansia legata alla paura di fallire o ad altro, e cercare in un certo senso di capire e integrare le emozioni che quest'ansia le provoca.

Quindi, ricapitolando si interroghi sul perchè dell'ansia, sul perchè è in grado di riportare più risultati a breve termine e meno a lungo termine, e si dia dei piccoli obbiettivi, da aumentare di giorno in giorno.
Spero di esserle stata utile.

Dott.ssa Mariangela Romanelli
Bologna

Anonimo-137659 Psicologo a Treviso

7 Risposte

4 voti positivi

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

27 NOV 2014

Gentile Chiara, ho riletto più volte la descrizione che fai del tuo disagio e mi ha colpito in particolare una affermazione, ovvero : "ogni volta che provo mi sale un ansia che cerco di evitare non dedicandomici e chiaramente questo è un circolo vizioso". E' come se in te agisse una ingiunzione, ovviamente automatica e sicuramente appresa in un periodo molto pregresso, al "non riuscire". Evidentemente questo "non riuscire" potrebbe avere un tornaconto inconscio che in un qualche periodo della tua vita, dell'adolescenza o nell'infanzia hai appreso perchè era una strategia utile a farti ottenere qualche beneficio in termini psicologici, ma che adesso non è più funzionale in quanto ti costringe ad accumulare attività su attività e a non concludere nulla o quasi. Di solito queste ingiunzioni provengono in maniera implicita dalle figure parentali. Il consiglio che ti posso dare è innanzi tutto di porti degli obiettivi e degli impegni facendo un bilancio delle risorse e dei limiti in maniera da eliminare quelli meno realistici e realizzabili e concentrarti su quelli più immediati e fattibili. Concentrati su ciò che riesce a darti maggiore soddisfazione e gratificazione. Vorrei chiederti: perchè hai lasciato il lavoro? ti gratificava?
Dott.ssa Valentina Seghini, Palermo

Dott.ssa Valentina Seghini Psicologo a Palermo

3 Risposte

12 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

27 NOV 2014

Buonasera Chiara,
ha ben espresso la sua situazione e il suo flusso di emozioni.. mi sembra di capire che si senta intrappolata in una sorta di circolo di ansia e demotivazione, che sente principalmente legate allo studio. Appare piuttosto complesso invece darle suggerimenti pratici senza prima comprendere a fondo quale di queste due emozioni, e quindi anche pensieri associati ad esse, ha dato avvio per primo all’attuale situazione di stallo: in altre parole è emersa prima l’ansia, forse legata alle tante cose che vorrebbe fare ma che non riesce a concretizzare a pieno, o la demotivazione, anch’essa forse in rapporto al lungo percorso di studi? Potrebbe approfondire la tematica con un terapeuta della sua zona in modo da scoprire meglio cosa si nasconde sotto questo malessere che sta sperimentando e di conseguenza come uscirne.
Alcune volte anche un breve percorso può servire per rimettersi in carreggiata e sentirsi meno persi.
A disposizione per ulteriori informazioni,
un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Francesconi

Anonimo-127163 Psicologo a Fano

319 Risposte

345 voti positivi

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

27 NOV 2014

Gentile chiara,

il consiglio on line penso nn risolve il suo problema per cui è innanzi tutto necessario capire il motivo del suo insuccesso: visite specifiche e test psicodiagnostici mirati sono gli strumenti tecnico clinici per capire che cosa sta succedendo.
paolo zucconi sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale a udine

Dr. Paolo G. Zucconi (sessuologia clinica & Psicoterapia) Psicologo a Udine

1087 Risposte

1639 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

Psicologi specializzati in Orientamento scolastico

Vedere più psicologi specializzati in Orientamento scolastico

Altre domande su Orientamento scolastico

Spiega il tuo caso ai nostri psicologi

Invia la tua richiesta in forma anonima e riceverai orientamento psicologico in 48h.

50 È necessario scrivere 21850 caratteri in più

La tua domanda e le relative risposte verranno pubblicate sul portale. Questo servizio è gratuito e non sostituisce una seduta psicologica.

Manderemo la tua domanda ai nostri esperti nel tema che si offriranno di occuparsi del tuo caso.

Il prezzo delle sedute non è gratuito e sarà soggetto alle tariffe dei professionisti.

Il prezzo delle sedute non è gratuito e sarà soggetto alle tariffe dei professionisti.

Introduci un nickname per mantenere l'anonimato

La tua domanda è in fase di revisione

Ti avvisaremo per e-mail non appena verrà pubblicata

Se hai bisogno di cure psicologiche immediate, puoi prenotare una terapia nelle prossime 72 ore e al prezzo ridotto di 44€.

Questa domanda esiste già

Per favore, cerca tra le domande esistenti per conoscere la risposta

psicologi 26450

psicologi

domande 21850

domande

Risposte 140750

Risposte