Buongiorno, mio figlio ha 7 anni e ha frequentato la prima elementare e frequenterà la seconda. Da qualche mese nel momento del distacco prima di entrare a scuola o in questo periodo estivo al campus estivo, piange e non vuole staccarsi da me, riferendo di sentirsi strano e di non voler entrare ma di tornare a casa. Preciso che le prime volte acconsentivo alla sua richiesta ma poi con decisione altre volte lo lasciavo all'ingresso. Tale evento si manifesta prevalentemente quando lo accompagno io e non mia moglie.
Preciso che una volta all'interno della classe è sereno e gioca tranquillo.
Faccio presente che l'anno scorso abbiamo affrontato un trasferimento da una regione ad un'altra per motivi lavorativi.
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16 AGO 2022
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Buongiorno. I bambini manifestano col comportamento i loro disagi perché gli aspetti comunicativi,collegati a capacità cognitive, sono in via di formazione. Ciò detto mi sembra che questo comportamento sia riservato a lei come papà, quindi sarebbe da indagare sulle differenze nella relazione che vostro figlio ha con mamma e con papà. Indubbiamente la fatica a lasciarvi può esprimere la paura di perdere il controllo su qualche elemento ( esser lasciato, non essere visto,etc...) e la fatica ad adattarsi ad aspetti che forse per il bambino significano la richiesta di esser grande. Spero di aver dato qualche spunto intanto di riflessione e consiglio ovviamente di fare una consulenza un poco più approfondita. Cordiali saluti. Dott.ssa De Colle
10 AGO 2022
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Fossi in voi indagherei con uno specialista dell'età evolutiva cosa sta succedendo. Il trasloco è un elemento da tenere in considerazione in quanto come grande cambiamento può essere fonte di ansia e stress.
10 AGO 2022
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Buongiorno,
suo figlio è un bambino fortunato ad avere dei genitori come voi attenti ai suoi bisogni ed emozioni.
Il trasferimento avrà contribuito ma non determinato solo questo evento.
Vi saranno altri elementi da indagare ed approfondire.
Resto disponibile.
Cordiali saluti.
10 AGO 2022
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Buongiorno,
il trasferimento avrà contribuito.
Tuttavia quando suo figlio arriva a scuola non ha difficoltà a rimanere.
Questo è rassicurante in quanto ci spiega che il posto è sicuro e si trova bene.
Il problema è prima di andare a scuola.
Resto disponibile se vorrà crearsi uno spazio di consulenza per approfondire e gestire tale problatica.
Cordiali saluti.
10 AGO 2022
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Buongiorno, innanzitutto parto con il dirle che suo figlio è fortunato ad avere un padre attento ai suoi bisogni e che si interroga sul suo benessere.
I motivi che spingono un bambino a comportarsi così possono essere molteplici, tra i tanti anche semplicemente il crescere e il cominciare ad assaporare emozioni e confronti con l'altro (coetaneo o adulto che sia) in contesti di socialità; per comprendere i vissuti del suo di bambino tuttavia bisognerebbe conoscerlo ed osservarlo mentre gioca o magari in interazione con lei.
Valuti di affidarsi ad un professionista per un pacchetto di sedute che le permetteranno di fugare ogni dubbio e perchè no passare del tempo esclusivo con suo figlio.
Concludo dicendole che non esistono le regole del genitore perfetto (acconsento si/no alle richieste del bambino), esistono quelle che calzano a misura del vostro mondo, in quel dato momento.
Le auguro una buona giornata, cordialmente.
Dott.ssa Debora Calci
10 AGO 2022
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Buongiorno signor Maverick, i bambini manifestano attraverso i loro sintomi anche eventuali disagi che sperimentano i genitori, ad esempio il vostro vissuto per il trasloco, cosa ha significato per voi, come e quando è stato raggiunto un nuovo equilibrio nella routine quotidiana, come vi diete ambientati, se siete stati eccessivamente preoccupati per il cambiamento. Sentimenti che possono essere espressi e verbalizzati, come tristezza, paura,oppure anche rabbia.
Ci sarebbero molti altri aspetti da indagare e approfondire. Vi suggerisco di rivolgervi ad un terapeuta infantile se le cose non miglioreranno.
Le faccio i miei migliori auguri
Dottoressa Aniela Corsini
10 AGO 2022
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Buongiorno,
Da quanto descrive sembra che non ci siano stati problemi di separazione in prima elementare.
Se così fosse è plausibile pensare che il comportamento evitante del bambino sia una risposta ad un evento vissuto e non rielaborato bene. Andrebbe indagato prima con i genitori e poi con il bimbo.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
10 AGO 2022
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Buongiorno Maverik
Sicuramente un trasferimento può essere un fattore che può aver destabilizzato il bambino ma ce ne possono essere altri che hanno a che fare con voi e la vostra relazione in famiglia.
Sicuramente un approfondimento potrebbe essere utile per far luce su questi aspetti.
Poi il fatto di tenerlo a casa potrebbe aver avuto l'effetto di rinforzare il comportamento di protesta del bambino. Se poi ha cambiato modalità può averlo confuso.
Io le consiglio di chiedere una consulenza in modo da aiutare il bimbo ad affrontare la separazione in modo più sereno.
Rimango a disposizione
Saluti
Serena Costa Psicologa dell'infanzia e blogger di Connettiti alla psicologia