Pianto inaspettato
Quando qualcuno si arrabbia con me mi viene un forte impulso a piangere e mi sento impotente. Questo puó essere collegato al fatto che mio padre mi urlava contro e mi dava a schiaffi e calci? Se sì come posso risolvere?
Quando qualcuno si arrabbia con me mi viene un forte impulso a piangere e mi sento impotente. Questo puó essere collegato al fatto che mio padre mi urlava contro e mi dava a schiaffi e calci? Se sì come posso risolvere?
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Buongiorno Franco, sì, è molto probabile che, avendo vissuto da bambino degli episodi di violenza fisica e verbale, quando oggi qualcuno si arrabbia con lei, è come se lei vivesse la stessa paura che verosimilmente ha sperimentato da bambino e che quindi le venga da piangere. E' come se, di fronte alla rabbia, lei si sentisse impotente, proprio come quando era bambino.
E' possibile affrontare questo disagio attraverso un percorso di psicoterapia per "fare pace" con le esperienze passate, con la figura paterna e con il bambino che è stato. Potrebbe essere utile anche la tecnica dell' EMDR (basata sui movimenti oculari), che aiuta ad elaborare gli traumi, "lasciando andare" il passato.
Spero di averla aiutata a fare un po' di chiarezza.
Un saluto.
Dottoressa Silia Lafortezza (Milano | Buccinasco)
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Purtroppo esperienze precoci di violenza provenienti da chi dovrebbe difenderci, e invece incute paura e rappresenta una minaccia quando siamo realmente impotenti e disperati per un desiderio di amore e di cura negata, non possono non lasciare segni nella vita di chiunque. Certamente la sua reazione deriva dalle esperienze avute con suo padre, quando qualcuno dimostra rabbia nei suoi confronti lei viene riportato dalla memoria emotiva che governa la nostra vita precisamente a quei momenti di dolore e di “schiacciamento” da parte di una figura molto più forte e incombente di lei e si ritrova a vivere nel presente lo stesso tipo di angoscia.
La memoria emotiva è una sorta di “incantesimo” che ci imprigiona al passato impedendoci di reagire in modo adeguato usando le reali possibilità dell’oggi. Una buona psicoterapia le sarà di aiuto,un lavoro di questo tipo su di sè non cancella le esperienze negative ma permette di rivederle e ricollocarle in un’ottica diversa dando sfogo alle emozioni rimaste bloccate al passato e dandole modo di andare oltre. Con l’appoggio e l’alleanza di una buona guida svilupperà ,inoltre, risorse nuove con le quali andare a fronteggiare le carenze subite.
Le faccio auguri di cuore.
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Gentile Franco,
non ci sono gli elementi per poterlo affermare con certezza, ma è possibile che la sensazione di impotenza e la voglia di piangere che prova quando qualcuno si arrabbia con lei, siano condizionate dalle esperienze che ha vissuto con suo padre. Quando si vivono esperienze simili alle sue nel rapporto con un genitore, può capitare che dopo molto tempo, anche anni, si provino emozioni e sensazioni inaspettate di fronte alle situazioni che ricordano le esperienze dolorose passate.
Rivolgersi a un professionista, psicologo o psicoterapeuta, può essere utile innanzitutto per comprendere perché prova questo vissuto di impotenza e il bisogno di piangere.
Inoltre se si trovasse un legame tra come si sente ora e quello che ha vissuto in passato, e se lei lo desidera, un professionista la può aiutare a elaborare i ricordi passati che condizionano il suo modo di sentire e reagire di fronte alla rabbia degli altri.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Irene Capello.
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Gentile Franco, mi dispiace per il suo passato. Purtroppo (lei lo sa benissimo in realtà) ha subito un forte trauma. Se vuole davvero risolvere, come dice, dovrebbe sottoporsi ad una terapia specifica per i traumi, come l' EMDR, condotta da uno psicologo/a specializzati in tale tipo di trattamento. Altri trattamenti, come la psicoanalisi, possono risolversi in una gran perdita di tempo e soldi (non è detto naturalmente, ma succede spesso). Per ogni problema occorre intervenire con gli strumenti specifici.
Cordiali saluti
dr. Leopoldo Tacchini
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Gentilissimo Franco,
sicuramente la situazione famigliare ha contribuito a creare questo stato, ma il saperlo non ti aiuta a superare questo blocco. Occorre lavorare su cosa fa scattare il tuo pianto e come tu affronti la situazione ogni volta. Solo comprendendo le dinamiche alla base potrai smontare definitivamente alla base questo sfogo spontaneo e giustificato. In breve tempo. Resto a disposizione anche online.
Un cordiale e sincero saluto.
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Gentile Franco,
Subire violenza dal proprio padre è un esperienza che segna nel profondo e che si propone nella vita anche come modalità appresa, credo che il suo pianto avere una relazione con ciò che ha vissuto e con il suo dolore senso di ingiustizia, paura, smarrimento. Credo le sarebbe utile un aiuto psicoterapeutico per conoscere e dare significato al suo pianto inaspettato. Le manifestazioni emotive hanno sempre un motivo, proverei a cercarlo
Disponibile per approfondimenti
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia
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Gentile Franco, mi dispiace per il suo passato doloroso riguardo la figura paterna. Certamente questo può influenzare in molto modi lo sviluppo di una personalità e le sensazioni collegate alla paura sono molto profonde, guidate dal nostro cervello più arcaico e non facilmente controllabili. Per cui le consiglio un percorso personale per attraversare insieme ad una guida sicura le sue paure, comprenderle ed integrarle maggiormente nella sua personalità in modo da poter non esserne sopraffatti. Certo nessuno può cancellare le esperienze passate ma un percorso psicoterapico la aiuterebbe a sentirsi più padrone della sua vita. Buona fortuna
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