Piango facilmente
Ogni volta che devo affrontare un discorso serio e spiacevole mi viene da piangere. . Vorrei parlarne con calma.. ma piango subito.. perché?
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Gentile Giovanna,
in questa mail sono presenti davvero poche informazioni per poterle essere di aiuto. Informazioni che potrebbero essere utili per inquadrare e comprendere questa sua reazione emotiva riguardano lei (età e funzionamento emotivo), la situazione attuale (ci sono problemi particolari?), gli eventi scatenanti (parla di discorsi seri e spiacevoli...ma cosa intende?), il pianto (da quanto tempo reagisce così ai suddetti eventi? che significato attribuisce al pianto? ci sono altre situazioni o eventi cui reagisce piangendo? come reagiscono i suoi interlocutori a questa sua reazione?).
Laddove la situazione si protraesse da tempo ed il disagio che le genera dovesse superare la soglia per lei tollerabile potrebbe esserle utile intraprendere un percorso psicologico nel quale guardare e comprendere quello che le sta accadendo.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Stefania Valagussa
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Cara Giovanna,
questo tuo comportamento dovrebbe essere contestualizzato, approfondito e analizzato.
Innanzitutto dovremmo capire che tipo di discorso "serio e spiacevole" ti fa piangere.
Poi dovremmo capire a cosa è finalizzato questo pianto : ad essere supportata? ad essere giustificata per la scelta più facile di non parlare? a scaricare la tensione accumulata per il fatto serio e spiacevole?
Come vedi sono tante le domande e meritano approfondimento in sede psicoterapeutica.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
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Buongiorno,
difficile dare una risposta con poche informazioni. La situazione merita certamente un approfondimento poiché questo aspetto di lei le crea disagio. Resto disponibile per una consultazione.
Buona giornata
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Gentile Giovanna,
per gli elementi che ha descritto viene difficile darle una spiegazione del perchè le accada di piangere con facilità.
Mi verrebbe da chiederle se le capita da sempre o se ha iniziato a soffrire questo problema in un momento specifico, soprattutto mi chiedo come se lo spiega lei per prima il motivo per cui piange.
Spesso nella nostra vita agiamo alcuni vissuti che fanno parte di noi ad un basso livello di consapevolezza, magari sensazioni ed emozioni alle quali non siamo neanche troppo capaci di attribuire un' etichetta verbale che li definisca.
Se ritiene particolarmente problematico per lei questa sorta di mancanza di controllo (tra le righe mi pare di cogliere questa come possibile criticità che lei esprime), le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo per una consultazione più approfondita.
Dot..ssa Ilaria Giuntini, Padova
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Buongiorno gentile Giovanna,
oltre alle preziose risposte dei colleghi prima di me vorrei solo aggiungere che il pianto ha anche un significato comunicativo notevole. Ci potrebbe essere una parte di lei che chiede di essere avvicinata nel momento in cui piange, proprio come nelle richieste di attenzione ai bisogni dei bambini. Il pianto avvicina le persone e di fronte alla richiesta della persona che piange, se c'è un intento aggressivo questo si depotenzia per soccorrere l'altro piangente. Inoltre, piangere quando ci sono intense richieste, permette di "scaricare" la tensione e lasciar trapelare emozioni che in altro modo non emergerebbero in toto. Questi sono solo spunti in cui lei può rivedersi o no e lavorare su se stessa per rinforzarsi.
Spero di esserle stata di aiuto
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
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Il pianto ha senz'altro una sua causa. Lei ha bisogno di liberarsi di qualcosa che la opprime. Questo qualcosa va individuato e scoperto, quindi analizzato ed elaborato. Richieda una consulenza psicologica. Perché mi sembra di capire che lei non riesce a comprenderne le cause. Ha bisogno di un aiuto concreto per poterlo fare.
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Cara Giovanna
penso che ci sia dietro a questa reazione emotiva un grande stress e una grande stanchezza sia fisica che mentale.
Non sappiamo quanti hanni hai ma, a mio parere, la vita deve averti messo alla prova.
Quelle tue lacrime sono anche segno di molta tua sensibilità; è lì libera, non sai cosa farne. Andrebbe usata questa sensibilità: scrivi i tuoi pensieri. Dedicati a qualcosa che esprima gioia e bellezza. Trova mezzi di espressione altrnativa e artistica.
Un caro saluto
Dott.ssa Silvana ceccucci Psicologa-Psicoterapeuta
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Cara Giovanna,
avremmo bisogno di conoscere meglio cosa intendi per "serio" e "spiacevole"..
In particolare, spiacevole per chi?
Faccio un esempio: risultasse che un argomento è spiacevole per altri il tuo pianto potrebbe dipendere dal senso di colpa.
Un'altra informazione importante riguarda il tempo; da quanto tempo ti succede? ricordi un momento specifico in cui è cominciato?
Nel caso in cui il disagio durasse da molto e persistesse, rivolgiti ad uno psicologo: non lasciare che questi episodi ti rendano via via più difficile comunicare.
Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella
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Ciao Giovanna. Da quello che scrivi è difficile dare delle risposte. Le motivazioni che ci spingono a piangere possono essere molteplici. Mi sembra solo di capire che vivi con fastidio quello che ti accade, forse non tanto per il pianto in sé, ma perché non riesci a capire cosa ti sta succedendo. Bisognerebbe comprendere prima di tutto quello che vivi, quando ti capita di viverlo e cosa accade dopo aver pianto. Non posso dirti molto altro. Prova a parlarne, anche se ti viene da piangere. Forse è solo la più normale delle reazioni che si possano avere quando si tratta un argomento "serio e spiacevole". Spero ti sia stato d'aiuto.
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