Peso della mia vita
Buonasera, sono una ragazza di 29 anni, disoccupata e in cerca di aiuto, di qualsiasi tipo. Premetto che avrei tanto voluto avere un supporto psicologico ma non ho mai avuto la possibilità economica per intraprendere questo percorso.
Mi racconto in breve, per potervi dare un quadro della mia vita e dei miei traumi.
Ho vissuto un'infanzia terribile, tra violenze psicologiche e fisiche, solitudine e paure.
Ho solo avuto un paio di amicizie vere nella vita, una durante le elementari e una durante le medie, ma che ora non ho più; tutte le altre amicizie sono sempre state finte o comunque mi hanno solo e sempre trattata da scarico per i loro problemi, nessuna persona è mai stata lì per ascoltarmi.
I miei genitori, ho perso da pochi anni mia madre, che si è lasciata morire, ad ogni modo i miei genitori non ci sono mai stati, sono dovuta crescere da sola e gli unici che ci sono sempre stati erano i nonni, di cui mi sono sempre presa cura. Ad oggi mi è rimasta una sola nonna, quella materna che purtroppo non è più la stessa di prima, sia a livello fisico che mentale. Ho anche i miei zii che nel bene e nel male mi hanno "cresciuta" insieme ai nonni, ma anche a causa loro ho sofferto tanto da piccola, perchè mi facevano quasi pesare il fatto che esistessi.
Mi venivano inflitte torture di silenzio, a volte anche per anni interi, e questo mi ha solo fatta deprimere ancora di più. Sono stata lasciata da tutti quasi allo sbando, a combattere da sola contro il mondo tra paure e pericoli sin dalla più tenera età.
A casa dei nonni c'erano litigi all'ordine del giorno.
Ad oggi ho un compagno di 12 anni più grande di me, con cui convivo a casa di sua madre e quindi anche con sua madre, tra litigi giornalieri e offese. Non lavorando entrambi ci troviamo in una situazione davvero difficile, sua madre è una persona estremamente premurosa nei confronti del figlio, ma allo stesso tempo anche offensiva nei suoi confronti e diverse volte sono stata anche accusata da lei di non prendere le sue parti, e stessa cosa ha detto e dice il mio compagno, trovandomi praticamente tra due fuochi.
Il mio compagno è in cura da uno psicologo per problemi di rabbia, ansia e disturbo ossessivo compulsivo. Molte volte mi ha proposto di pagare anche per me delle sedute ma ho rifiutato perché non posso più permettere che mi si vengano rinfacciate le cose, ed è successo sia dalla mia famiglia che dalla sua, e questo mi ha sempre portata a non chiedere mai niente a nessuno perché seppur poche volte lo abbia fatto mi è sempre stato negato o rinfacciato.
Oggi posso dire che mi rendo conto che nella mia testa c'è qualcosa che non va, e l'unica cosa che mi rende la vita più sostenibile e pensare che questa sia una vita a breve scadenza.
Avevo un solo sogno, che era quello di andare via fuori dall'Italia, più precisamente in Inghilterra per iniziare finalmente a vivere, ma mi sono resa conto che questo è solo un sogno e che non potrà mai realizzarsi perché qui mi stanno tutti con il fiato sul collo e non posso lasciarli soli. Già quando manco per pochi giorni i miei familiari si trovano persi e poi mia nonna ha un forte attaccamento dovuto alla sua situazione mentale e sono sicura che se io andassi via si lascerebbe morire; il mio compagno dal canto suo non penso proprio che intenda lasciare sua madre e la sua vita qui. Mi trovo in una trappola da cui non so come scappare e vivo male ogni giorno, iniziandomi a fissare con tutto, anche delle cose più sciocche. Alterno momenti di tranquillità a momenti di nervosismo. Inizio ad avere paura della solitudine, cosa che prima per me non esisteva perché avevo la certezza di avere me stessa, sensazione che ora non ho quasi più, ho paura di star perdendo me stessa.
Ah dimenticavo di aggiungere che a scuola gli insegnanti mi avevano presa di mira, alle elementari e alle medie così come anche i compagni di classe. Molte volte mi sono chiesta se il problema non sia sempre stata io, il fatto che io esista, eppure sono una persona altruista, buona e volenterosa che cerca sempre di fare tutto per tutti, nonostante tutto. Per molti anni non ho parlato con i miei genitori, ma sono stata accanto a mia madre negli ultimi momenti della sua vita, con mio padre ho un rapporto diciamo normale, non ci vediamo molto ma cerco di esserci soprattutto nei problemi. Ora quello che vorrei capire è come cercare di contrastare le mie ossessioni, so che dovrei iniziare un percorso psicologico ma come ho già accennato non ho la possibilità economica per poterlo fare. Cerco in tutti i modi di auto-aiutarmi ma è difficile. Non so come affrontare la vita in generale, anche i rapporti con le persone sono difficili, perché o le allontano o loro mi sovrastano, non riesco a trovare una via di mezzo. Rimango male anche se una persona non mi saluta o mi saluta in modo differente, o anche una parola detta diversamente mi porta a pensare a cosa ci sia di sbagliato in me e che la gente non abbia rispetto o considerazione di me se non quando hanno bisogno. Non riesco più a vivere perché mi tormentano questi pensieri. Inoltre mi ossessione anche per i troppi impegni, ci penso costantemente.
Mi piacerebbe davvero sapere come poter anche in minima parte poter stare meglio, grazie davvero per l'attenzione e per il servizio.