Salve ho bisogno di aiuto. Ho appena perso mia madre per un tumore. Sono in uno stato di malessere e depressione profonda. Mi sono separata da mio marito che mi ha maltrattata psicologicamente e fisicamente. Ho avuto un esaurimento nervoso e sono finita in ospedale in psichiatra per 3 volte e mi è stato diagnosticato il disturbo di personalità borderline. Ora mi sento malissimo e solo l'amore per mia figlia mi fa andare avanti. Mia figlia ha 8 anni ed è stata affidata temporaneamente al padre e alla nonna paterna perché io, essendo nulla tenente, non posso mantenerla. Ho fatto domanda per il reddito di cittadinanza e per l'invalidità poiché sono stata operata al cuore e per la mia precaria salute mentale. Mia figlia Sonia la vedo saltuariamente in presenza di una educatrice e frequento la salute mentale. Prendo ovviamente psicofarmaci ma purtroppo non bastano per lenire il mio dolore e il vuoto che ho dentro. Ho bisogno di parlare con qualcuno che mi capisca. Laura
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20 MAR 2019
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Gentile Laura, la sua situazione è complicata e va trattata sia dal punto di vista farmacologico che psicoterapeutico. Per il disturbo borderline di personalità é particolarmente indicata la terapia dialettico-comportamentale che aiuta a gestire l'instabilità emotiva e comportamentale per favorire un equilibrio che possa facilitarla nelle relazioni con gli altri.
Dott.ssa Graziella Pisano, psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Frattamaggiore (NA).
20 MAR 2019
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Gentile Laura,
mi dispiace molto per la perdita che ha subito, perdere una madre è un evento doloroso e pieno di sofferenza da elaborare. La situazione è complessa, presumo lei sia seguita dai servizi pubblici dal punto di vista farmacologico. Provi a richiedere un sostegno psicologico in modo continuativo. L'amore per la figlia rappresenta uno stimolo importante per andare avanti, si ricordi lei resta sempre una madre tutta la vita.
Non si arrenda!
Cari saluti
Dr.ssa Donatella Costa
19 MAR 2019
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Buonasera Laura,
leggendo la sua storia ho provato un senso di grande impotenza.
Capisco il suo senso di vuoto perché perdere un genitore è come perdere una parte di noi stessi.
Credo sia necessario che oltre a una terapia farmacologica lei possa intraprendere un percorso psicoterapico.
19 MAR 2019
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Cara Laura, sono molto rattristato dalla sua storia. Lei sa bene che qui noi possiamo solo dare qualche indicazione, eventualmente potrebbe parlare con noi telefonicamente. Se non riesce ad ottenere l'ascolto di cui ha senz'altro bisogno al Servizio pubblico, una soluzione potrebbe essere un gruppo di auto-aiuto, che è in genere gratuito. Ce ne sono in ogni città. Cerchi di informarsi. Da parte mia resto a disposizione. Un cordiale saluto
dr. Leopoldo Tacchini
19 MAR 2019
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Gentile Laura,
la sua storia è molto triste ma è positivo che lei voglia curarsi e stare bene anche per amore di sua figlia.
Chieda allo psichiatra che la segue al CSM di poter integrare la cura farmacologica con un percorso di psicoterapia e ne parli anche col suo medico di base che dovrebbe fare la relativa prescrizione.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
19 MAR 2019
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Buongiorno Laura, sta vivendo un periodo difficile e pieno di sofferenza. Il bisogno che avverte di parlare con qualcuno è positivo. Essendo seguita potrebbe chiedere un sostegno psicologico.
Dovrebbe anche informarsi se vicino a lei ci sono asociazioni che si occupano di donne vittime di violenza, potrebbe trovare un sostegno anche da parte loro.
Si informi.
19 MAR 2019
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Buongiorno Laura,
riporta una storia molto sofferente e comprendo la sua preoccupazione. Capisco il suo bisogno di poter parlare con qualcuno, affrontare questa situazione soli non deve essere semplice. Immagino che sia seguita dal CPS o un altro ente per la terapia farmacologica, provi a chiedere al servizio la possibilità di intraprendere un percorso psicologico.
Resto a disposizione
Cordiali saluti
Dott.ssa Alice Noseda