Buongiorno,
ho 46 anni e mi sento ad un bivio. Sono sempre stata forte, creativa, dinamica. Attualmente però mi sento quasi intrappolata in una vita che non ho scelto. Lavoro da undici anni in un azienda dove mi hanno addirittura fatto mobbing, ma poi le acque si erano appianate perchè la persona responsabile è andata in pensione e con quella che l'ha sostituita abbiamo instaurato un ottimo rapporto. Quel periodo però mi ha anche fatto capire che non mi avrebbero mai e poi mai fatta crescere come avrei sperato. Mi sono quindi limitata a fare solo quello che mi veniva chiesto e a non dare nulla di più dello stretto necessario per poter portare a casa la pagnotta, dal mio punto di vista non si meritano nulla da me. Tutte le mie capacità, il mio vulcano creativo e la voglia di fare le sfogavo fuori dall'ufficio con progetti personali. Poi sono sopraggiunti problemi di salute, che hanno lasciato segni scicologici, oltre che fisici, su di me, ed infine la pandemia. Poco prima di questa avevo, coi quattro spicci che avevo ottenuto come risarcimento, acquistato casa e deciso di convivere con il mio compagno, anche se non ero convintissima della relazione. Lo amo ma siamo due pianeti diversissimi ed è complicato far funzionare tutto. Ormai avevo pienamente accettato la situazione, messso da parte tutte le mie velleità personali e professionali per poter avere una vita tranquilla che mi permettesse di non mettere a rischio ulteriore la mia salute. E' successo però pochi giorni fa che lui abbia avuto una seria emergenza sanitaria, che ha messo a rischio la sua vita. Ora le previsioni sono di una ripresa lunga, che comporterà comunque per lui dei drastici cambiamenti nello stile di vita. Questa cosa mi ha scosso, mi ha messo in subbuglio e riportato a galla emozioni sopite e a chiedermi se sono sulla strada giusta. Il problema è che non riesco veramente a leggermi dentro, a capire se è solo un momento particolarmente drammatico e difficile o se veramente questo è stato anche per me un segnale per apportare nuovi cambiamenti nella mia vita, per iniziare a decidere di non accontentarmi più. Aiuto, sono molto combattuta e confusa e non so come uscirne.
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11 NOV 2022
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Sentirsi sulla strada giusta è un desiderio naturale nelle dinamiche interne degli umani. Appena una persona sistema le cose pratiche, finisce gli studi, trova il lavoro, compra la casa, invece di entrare in uno stato di quiete entra in uno stato di inquietudine orientativa e sente che non può essere tutto lì. Ci sono individui che per evitare le crisi esistenziali decidono di accontentarsi per sempre e solitamente si incontrano ubriachi al bar, o sono quelle casalinghe lamentose che hanno dedicato la vita ai loro figli e sono incazzate nere. Poi ci sono quelli che sentono un richiamo più forte e non riescono ad arrendersi soffocando quel richiamo.
Incrocio le dita per le sue scelte e mi auguro che siano creative e coraggiose
23 NOV 2022
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Gentile Vitality,
non è chiaro se il subentrare dei problemi di salute personali che lei ha avuto hanno interferito col suo lavoro e quindi se lei ha potuto mantentenere il lavoro oppure lo ha lasciato.
In questa seconda eventualità si comprende meglio come anche il sopraggiungere dell'emergenza sanitaria del suo compagno abbia aggravato la sua crisi personale facendole nascere dubbi e pensieri di possibili cambiamenti nella sua vita e facendole mettere in discussione anche questa relazione.
Per uscire da questa fase di confusione e di crisi può essere utile un percorso di psicoterapia che le suggerisco di intraprendere.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
22 NOV 2022
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Cara Vitality,
Che bel soprannome che si e' scelta e che contiene gia' in se' tanto di quanto dice e delle risposte che cerca. L'atteggiamento verso il lavoro che ha descritto esiste da tempo, ma ha cominciato a diventare tanto piu' comune dopo la pandemia, tanto che negli USA, dove hanno il vizio di dare un nome a tutto, e' stato definito "quiet quitting" cioe' un quieto distacco. Non e' detto che si debba trovare la propria realizzazione nel lavoro o non solo in quello, quindi fintantoche' sono comunque presenti nella sua vita stimoli e attivita' che Le permettano di esprimersi e realizzarsi, bene cosi'. I vissuti che stanno subentrando parlano piuttosto di uno stato di insoddisfazione, difficile stabilire dal suo messaggio se sia frutto dell'onda emotiva di quanto successo al suo partner o di qualcosa di piu' profondo, che aspettava di essere portato in superficie. Un percorso di terapia individuale potrebbe essere di grande aiuto nell'elaborare quel vissuto e chiarire che strada vuole seguire.
I miei migliori auguri e resto a disposizione,
dott.ssa Francesca Calvano
13 NOV 2022
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Gentile signora, ha detto proprio la cosa giusta; pensare di potersi accontentare, anche se apparentemente ci può far sentire in pace con sé stessi, in realtà ci rende persone infelici, irrisolte e profondamente tristi. Dobbiamo imparare ad ascoltarci, ma a volte può essere molto complicato se non se ne ha l'attitudine, tuttavia con l'aiuto di un professionista, possiamo capire ed imparare a farlo. Ciò che le è successo, dunque, deve essere colto come un'opportunità per rivedere alcuni aspetti della sua vita che possono essere migliorati alla luce di una maggiore consapevolezza e di un maggiore slancio verso il futuro. Le faccio davvero tantissimi auguri e rimango a disposizione, senza alcun impegno, per eventuali ulteriori consigli e approfondimenti. Dott.ssa Daniela Noccioli.
11 NOV 2022
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La sua domanda viene posta nella sezione "Autorealizzazione e orientamento personale" e da quanto scritto sembra da una parte aver rinunciato alla realizzazione di se sul piano lavorativo, concentrando adesso tutte le sue energie creative fuori dall'ambiente lavorativo. Fuori trova la sua vita che , nei limiti che ognuno ha, prova ad orientare in una o altra direzione, ma sembra che anche qui non riesca bene ad orientarsi. Le questioni che pone sono molto difficili da affrontare per ognuno: "cos'è che realmente voglio?".
Quello che le è successo, o meglio quello che prova a riguardo, sembra un segnale che qualcosa della sua vita non le va più bene, forse è bene ascoltarlo.
Per avere la possibilità di veder più chiaramente possibile può aiutare trovare uno spazio di ascolto dove con impegno, suo e di un professionista, scoprire quelle emozioni che sottendono le scelte e i comportamenti che ci ritroviamo a tenere, a volte, senza saperci dare un perché.
Le auguro di trovare questo spazio.
11 NOV 2022
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Gentile Vitality, è possibile che lei abbia messo da parte qualcosa del suo desiderio soggettivo. Spesso lo facciamo quando rinunciamo alle nostre passioni, alle nostre ambizioni oppure ai nostri interessi per una soluzione di compromesso che ci permetta, magari, di stare con la persona amata, di metterci nella condizione di prenderci cura di noi, di gestire meglio le nostre malattie, di "portare a casa la pagnotta". Ma molti compromessi fanno perdere di vista la nostra carica desiderativa, ci portano lentamente alla deriva. Cosa fare? Innanzitutto non tutto è perduto, le scelte fatte non vanno rinnegate ma vanno comprese e analizzate, il salvabile va salvato. È possibile che l'attuale improvviso cambiamento nella sua famiglia (la.malatyia del compagno) l'abbia messa in difficoltà. Rimanderei qualsiasi scelta importante a un periodo di maggiore serenità/lucidità e le consiglierei di intraprendere un percorso di psicoterapia che l'aiuti a focalizzare in maniera più soggettivata il problema. Un cordiale saluto.
11 NOV 2022
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Cara Vitality,
il 50 per cento del lavoro lei già fatto cioè prendere consapevolezza del suo disagio.
Il resto dell'impegno, se crede, può farlo affiancata da un professionista che la sostiene e l'aiuta a trovare la serenità che merita.
Si affidi con fiducia ad uno di loro, anche online.
Un augurio
Giordana Milani
11 NOV 2022
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Buongiorno,
Lei sta entrando in una fase della vita in cui è naturale guardarsi indietro e fare un proprio resoconto. Ci sono delle cose che sono andate bene e che potrebbero ancora di più fiorite, come la sua creatività progettuale, ed altre su cui lei si sta facendo delle domande. Ma appunto in questi casi bisogna stare attenti a non vedere il bilancio in negativo, perché essendo la vita ad un giro di boa, può essere che la tendenza a vedere in negativo possa prevalere. È insomma una fase della vita in cui il processo elaborativo è più impegnativo ma anche fruttuoso. La contingenza dello stato di salute del suo partner può essere più faticosa da affrontare. Può essere molto buono per lei un percorso psicoterapico per elaborare il tempo trascorso ed aprirsi al presente futuro.
Dott. Pietro Salemme
11 NOV 2022
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Ogni sfida, cambiamento, difficoltà è di per sè uno stress per l'individuo. La reazione al cambiamento ha un significato evolutivo perchè obbliga la persona ad attivarsi per reagire. Anche il disagio, la tristezza e la sofferenza, sono segnali che ti stanno comunicando che necessiti di riflettere su ciò che senti e ciò che provi per ritrovare il benessere.
Il dolore è quindi il primo passo nel pecorso che può portarti a stare meglio, la strada da percorrere puoi sceglierla tu, col coraggio, l'impegno, la fatica che costa intraprendere la via per conoscersi meglio usando questa consapevolezza per individuare nuove possibilità che ti aiutino a stare meglio.
Ciò che provi è la reazione naturale a tutti i cambiamenti e difficoltà che la vita ha posto di fronte al tuo cammino, ora devi dedicarti il tempo e l'energia per accogliere questa fatica e ritrovare l'energia per comprendere quali scelte intraprendere.
11 NOV 2022
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Salve Signora, la ringrazio per aver condiviso il suo stato d'animo. Mi dispiace per la situazione che sta vivendo e per la situazione medica del suo compagno. Sicuramente le cose da dover elaborare sono diverse, per questo mi sento di dirle che intraprendere un percorso di sostegno psicologico potrebbere esserle d'aiuto. Ha molti vissuti che racconta sui cui dover lavorare e fino a quando non riuscirà a tirare tutto fuori non potrà avere la tranquillità che cerca e merita. Rimango a disposizione.
Saluti
Dott.ssa Paola Cammareri Psicologa
11 NOV 2022
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Salve Vitality,
Credo che la sua questione verta sulla contrapposizione fra creatività, voglia di fare, dinamicità da un lato e avere una vita tranquilla che non metta a repentaglio la sua salute dall'altro. Mi verrebbe da chiederle quali sono stati i progetti di cui parla e perché crede che se fa qualcosa di creativo può mettere a rischio la sua salute. Credo che un'analisi più approfondita delle scelte passate e delle sue aspirazioni possano aiutarla a trovare "la sua strada", del resto non è mai troppo tardi per inseguire la via del desiderio.
Un caro saluto
Dott.ssa Valentina Donnari
11 NOV 2022
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Buongiorno,
Da quello che scrive si sentono preoccupazione e sconforto , che durano da un po' di tempo.
I problemi di salute del suo compagno hanno aumentato le sue ansie e la spingono a cercare aiuto.
In questi periodi di vita è molto utile sapersi appoggiare ad un professionista , che possa ascoltare e dare una mano in modo preciso.
11 NOV 2022
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Buongiorno,
Mi dispiace leggere la sua sofferenza. Comprendo quello che sta vivendo e le sono vicina. Sono assolutamente convinta che le potrebbe essere di aiuto rivolgersi ad un professionista, che possa aiutarla a fare luce, ad ascoltarsi, a sostenerla, che possa creare insieme a lei uno spazio accogliente e sicuro, dove possano venire fuori i suoi bisogni e il sentire
Resto a sua disposizione. Un abbraccio
11 NOV 2022
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Buongiorno Vitality,
Grazie per aver condiviso con noi un pezzetto della tua vita e della tua confusione, non è facile riuscire ad esprimere ciò che si prova, ma è la chiave per poterci “leggere dentro”, ascoltare il proprio bisogno e far fiorire il sé autentico. La narrazione in un setting di ascolto non giudicante è essenziale per sbrogliare quella matassa di confusione che descrivi. Certo, nessuno di noi ha una bacchetta magica che risolve problemi, ma dal tuo scritto mi è arrivata motivazione, resilienza e (come dal nickname) vitalità, ottimi ingredienti per gettare le basi alla consapevolezza di sé e per “alleggerire” il peso del dolore. Sono a disposizione se ne vorrai parlare, anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Myria Laghi
11 NOV 2022
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Cara Vitality, il suo racconto e il nome che ha scelto per scrivere qui fanno emergere la sua voglia di vita, di novità e di mettersi in gioco. Gli eventi negativi che la vita ci pone davanti possono farci riflettere su ciò che abbiamo e su ciò che vorremmo. L'insoddisfazione lavorativa, i problemi di salute suoi e del suo compagno, ma anche l'esperienza della convivenza, sono tutte esperienze importanti che possono portare con sè un senso di smarrimento e la voglia di cambiare.
Per provare ad uscire da questo periodo prenda in considerazione un consulto psicologico che le possa fare da supporto e da guida per potersi leggere dentro e far uscire questa vitalità che sembra premere fortemente.
Resto a disposizione, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.
11 NOV 2022
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Cara Vitality,
dalle tue parole emerge la sofferenza che stai provando ma sei stata molto brava a capire che adesso hai raggiunto il tuo limite e hai bisogno di un aiuto. Hai mai pensato di parlare con un professionista? Ci sarebbero davvero tante cose da approfondire…
Se vorrai io sono a tua disposizione.