Buongiorno,
Vorrei un aiuto per sapere cosa fare.
Purtroppo ho avuto una vita già da bambina complicata.
Ora ho 24 anni ma vivo male mi sento male e non vedo uno spiraglio di luce.
Ho un fidanzato meraviglioso ma tra che lui maschio un pó immaturo e alcuni sbagli grossi che ha fatto e il mio carattere e i miei problemi siamo ai ferri corti.
Purtroppo ho sempre questo senso di paura di perdere le cose e soffrire se mi fido troppo e quindi tendo a tenere tutto sottocontrollo e a farlo sentire stretto anche se non lo vorrei. Ormai è esasperato perché io insinuo sempre che lui scriva ad altre persone quando non fa niente di male. Sono arrivata a controllare ogni cosa dal telefono alle mail. E mi faccio schifo da sola .
Non voglio perderlo. Lui mi ripete che vuole solo me e se si scrive con amiche per sentire come stanno non c'è nulla di secondi fini.
Purtroppo quando sono sola comincio a pensare a tutte cose negative.
E non so se sia dovuto all'autostima o ai miei genitori che si sono separati in modo violento tra segreti, bugie e tradimenti e tutta la mia vita andata a male.
Ci sarebbe tanto da dire su amici ecc..
Ho bisogno di aiuto. Cosa devo fare?
Valentina
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
12 MAG 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Valentina,
è evidente che i conflitti e la separazione dei suoi genitori l'hanno condizionata molto relativamente alla insicurezza negli affetti, da cui la sua eccessiva gelosia e le sue paure.
Lei però deve comprendere che non può scaricare sugli altri e, in primis, sul suo fidanzato questi suoi problemi personali anche perchè nel tempo questi comportamenti causano un deterioramento del rapporto.
Si decida dunque ad iniziare una psicoterapia per correggere il suo modo di fare disfunzionale prima di compromettere definitivamente la sua relazione sentimentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
17 MAG 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Valentina....sembrerebbe che tu abbia vissuto in un ambiente tipo "carcerata ad Alcatraz" in cui se ti distraevi un attimo un altro detenuto ti accoltellava.
È una esagerazione, ma solo per farti capire che a questa tua abitudine al controllo un tempo non molto lontano c'erano ottimi motivi. Avresti solo bisogno di aiuto psicoterapeutico per comprendere quando e dove mantenere "l'allerta" e quando invece oramai questa allerta e' controproducente. Coraggio
17 MAG 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Valentina,
da ciò che scrive mi sembra una persona piuttosto intuitiva nel senso che si è data già delle risposte, seppur parziali, per la sua situazione.
Le basi della personalità trovano le loro fondamenta nella nostra storia precoce, perciò è molto plausibile che le esperienze travagliate con i suoi genitori possano aver condizionato il suo modo di porsi nelle relazioni.
è necessario esplorare e comprendere come i modelli precoci attivano meccanismi inconsci che influenzano il suo rapporto con gli altri e per questo è consigliabile un percorso di psicoterapia esplorativa (psicodinamica) che la aiuti a dare senso e ordine alla sua storia presente e passata e a capire come meccanismi inconsci attualmente automatici influenzano le relazioni.
Un grande in bocca al lupo.
Michele Vecera Psicologo - Psicoterapeuta
Cagliari
12 MAG 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Valentina
la sua grande sofferenza si affianca ad una forte capacità di esprimere i sentimenti e le emozioni, cosa non ovvia né facile per tutti. Questo può essere il suo punto di forza, da cui partire per costruire con il suon fidanzato e con le persone a lei care un rapporto di fiducia e stima reciproca. Saper condividere sentimenti ed emozioni è il primo passo per intraprendere un percorso di consapevolezza e autodeterminazione e in questo lei sembra già sulla buona strada...
Restando a disposizione
Tatiana Sicouri Psicoterapeuta
Milano
11 MAG 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Valentina,
La sua e-mail mi ha molto colpita. Mettendomi nei suoi panni immagino non debba essere semplice vivere la sua vita con questo grado di sofferenza, senza capire le motivazioni più profonde di alcuni suoi comportamenti. Le spiegazioni possono essere molteplici naturalmente e dipendono in larga parte da chi è stata lei, dalla sua storia familiare e sociale, tutti fattori che hanno contribuito a formare la persona che, nel bene e nel male, lei è oggi. Il mio consiglio è di partire proprio da un suo viaggio di conoscenza che le permetterà di accendere la luce in situazioni che adesso lei vede buie. Questo sarà un primo passo per potersi orientare in quello spazio grande, e ancora tutto da costruire, data la sua giovane età, che è la sua vita. Le faccio i miei più sinceri in bocca al lupo,
11 MAG 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno gentile Valentina,
assistere a litigi ripetuti tra i propri genitori in tenera età porta necessariamente ad un disagio profondo che influenza la capacità a fidarsi degli altri, mancanza di autostima, scarsa capacità assertiva e paura, paura della vita e nel mondo circostante. Il suggerimento è di valutare un percorso di psicoterapia ad impostazione psicodinamica in quanto il disagio ha radici antiche. Lei è giovane e può risolvere efficacemente, piano piano, con calma e tanta costanza e vedrà che riuscirà ad aprirsi all'altro con maggiore fiducia.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma