Buonasera,
sto vivendo un momento veramente delicato. Mia figlia è in prima elementare- prima elementare!!- e io mi sto facendo moltissimi problemi su quanto è brava, anzi quanto è più brava degli altri!!! E' un sentimento che trovo odioso, ma lo provo, eccome! Vorrei che lei a scuola fosse la più brava di tutti: ho parlato con le maestre, che mi dicono che va bene, ed è una bambina molto attenta e capace, ma non posso evitare di fare confronti con gli altri e soprattutto con qualche bambina che potrebbe "insidiare" il suo primato... Mia figlia è tranquilla, per fortuna con lei riesco a dissimulare la mia assurda pretesa e prendo le cose con molta più filosofia, ma dentro mi macero con il pensiero che potrebbe non essere la migliore... Cosa potrei fare per stare meglio e vivere serenamente la sua vita scolastica???
Aiuto!!!!
Viviana
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5 DIC 2014
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Gentile Viviana,
i genitori si "rivedono", anzi "rivivono" nei figli. La genitorialità apre cassetti di memoria e di sentimenti da tempo chiusi a chiave. E con nostro smarrimento ci accorgiamo di provare emozioni e sentimenti inaccettabili o sgradevoli; eppure sono nostri, per qualche strana via ci appartengono!
Come fare perchè essi (che appartengono alla "propria storia") non influenzino negativamente l'"oggi" dei propri figli?
Se - dopo aver provato a neutralizzarli - non ne siamo stati capaci, occorre farsi aiutare a "guardarli" da vicino, a elaborarli.
E ciò vale per la tematica scolastica che Lei ci presenta, ma anche per altre tematiche che via via la crescita dei figli presenta, ad esempio quella riguardante la sessualità.
Dott. Brunialti, Psicoterapeuta e Sessuologa clinica
Solo in questo modo eviteremo che le due storie personali (diverse) si intreccino e si avviluppino inestricabilmente a danno le bambino.
12 DIC 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Viviana
cosa le succede? Possibile che la "novità scuola" abbia così tanto messo
allo scoperto la sua competitività che ora lei riversa su sua figlia?!
Torni in se stessa e torni al ruolo di mamma amorevole come, sono certa, è
sempre stata.
Rifletta bene su questo che le sta succedendo, a mio parere lei stà
mostrando molta insicurezza nel desiderare che sua figlia sia, addirittura
la prima della classe, a chi e a che cosa dovrebbe servire questo? Cosa
dimostrerebbe?
Torni nella considerazione che ogni persona è un essere particolare ed unico
e comprenda a fondo che solo il coltivare e mantenere nel bambino questa
unicità è il fattore importante non tanto per essere Primi in qualcosa
quanto per poter essere felici e sicuramente utili in un futuro in quello
che sarà il ruolo sociale.
Lei deve essere, in generale, anche molto preoccupata di quello che pensa la
gente giusto?
Viviana ... impari a fregarsene un pò di più.
Si concentri su sua figlia in modo libero da queste pressioni interne e
cerchi di vedere nella piccola tutte quelle qualità meravigliose che la
rendono unica e speciale senza dover dimostrare niente a nessuno.
Se non riesce l'aiuto di uno Psicoterapeuta è indispensabile.
Un caro saluto
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
9 DIC 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Viviana
cosa le succede? Possibile che la "novità scuola" abbia così tanto messo allo scoperto la sua competitività che ora lei riversa su sua figlia?!
Torni in se stessa e torni al ruolo di mamma amorevole come, sono certa, è sempre stata.
Rifletta bene su questo che le sta succedendo, a mio parere lei stà mostrando molta insicurezza nel desiderare che sua figlia sia, addirittura la prima della classe, a chi e a che cosa dovrebbe servire questo? Cosa dimostrerebbe?
Torni nella considerazione che ogni persona è un essere particolare ed unico e comprenda a fondo che solo il coltivare e mantenere nel bambino questa unicità è il fattore importante non tanto per essere Primi in qualcosa quanto per poter essere felici e sicuramente utili in un futuro in quello che sarà il ruolo sociale.
Lei deve essere, in generale, anche molto preoccupata di quello che pensa la gente giusto?
Viviana ... impari a fregarsene un pò di più.
Si concentri su sua figlia in modo libero da queste pressioni interne e cerchi di vedere nella piccola tutte quelle qualità meravigliose che la rendono unica e speciale senza dover dimostrare niente a nessuno.
Se non riesce l'aiuto di uno Psicoterapeuta è indispensabile.
Un caro saluto
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
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5 DIC 2014
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Gentile Viviana, sui figli si ripongono sogni, speranze, aspettative che sono strettamente legate ai desideri e ai bisogni più intimi dei genitori. Lei sembra consapevole di questo desiderio e della fatica di non farsene travolgere con conseguenze negative per la sua bambina. Dato che la sua esperienza intima propone questi vissuti, perché non dargli voce parlandone con uno psicologo?
Un saluto
Maria Rita Milesi Psicologa Psicoterapeuta a Bergamo e a Milano