Salve,sono una ragazza di 14 anni e non ho nessun amico/a.
Fin dalle elementari sono sempre stata esclusa dalle mie compagne di classe anche se non so il perché... Forse è per la mia timidezza, perché parlo molto poco o forse perché sono troppo "gentile" lasciandole così approfittare della mia bontà. Per questo e altro ho sofferto di autolesionismo (ora no) e di voler commettere suicido.Quest'anno, andando alla scuola superiore mi sono ritrovata senza qualcuno che conosca e tutte le mie compagne sembrano come scocciate quando le parlo o non volgono lo sguardo a me. Io non ce la faccio più. Ho bisogno di un gruppo, va bene anche di altri classi ma il mio problema è che non so come "approcciare", mantenere un discorso ed è per questo che mi sono rivolta a voi nella speranza che mi possiate aiutare:)
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11 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 14 persone
Carissima
devi farti molto coraggio e cecare di mettere da parte ogni senso di tristezza, so che ti chiedo una cosa che non è automatica e non è subito facile, ma tu devi provarci lo stesso.
In questo momento tu sei come nella favola del "brutto anatroccolo", nella prima parte quando veniva scacciato da tutti e viveva nella tristezza....Poi è diventato un bellissimo cigno, lo sai vero? e ha trovato compagni e gruppo di appartenenza...
Qual'era il problema di questo anatroccolo diverso dagli altri? Non che fosse brutto ma il fatto che le sue tappe di sviluppo con coincidevano con quelle degli altri anatroccoli, cioè era un poco più lento e comunicava diversamente.
Forse tu pure hai bisogno di maggior tempo per poterti "buttare" nella mischia, dire la tua e partecipare pienamente alla vita scolastica.
Ora sei un poco ai margini ma va bene lo stesso, non devi farne un dramma, accettati con la tua timidezza e con le tue caratteristiche particolari... osserva e partecipa e anche se non ti guardano tu mostra interesse. Rimani modesta come sei, però non preoccuparti.
Piano piano, se acquisirai più sicurezza vedrai che poi verrai inclusa, sarai anche tu coinvolta e apprezzata; datti tempo, il tuo tempo.
Se però dovesse capitarti di sentirti troppo triste e depressa in alcuni momenti, non esitare di cercare l'aiuto anche in famiglia, parla con la tua mamma e fidati di lei nel cercare aiuto.
Puoi scrivere anche a noi se ti capitano brutti pensieri.
Ti faccio tanti tanti auguri.
Dott Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta
11 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Carissima,
comprendo la situazione e la difficoltà che stai vivendo. Probabilmente il tuo problema è legato ad un abbassamento di autostima che, nel corso delle tue esperienze relazionali negative, si è consolidato portandoti ad isolarti e a credere di non essere degna di nessuno. In realtà non è così!! Hai bisogno di ritrovare fiducia in te stessa, a comprendere che è impossibile piacere a tutte le persone che incontriamo nel nostro cammino, a considerare la timidezza (non solo come un fattore negativo), ma anche come un aspetto positivo che ti contraddistingue dagli altri: dalla dolcezza che questo tratto caratteriale porta con sè. Può esserti utile un incontro di gruppo in cui vengono effettuati esercizi che accrescano la tua fiducia in te stessa (da fare anche a casa più volte al giorno) o in alternativa l'affrontare un percorso psicologico nel caso in cui questa tua problematica ti facesse soffrire più del dovuto.
Fammi sapere
Un caro saluto
Dr.ssa Gloria Godioli
(Pavia)
9 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Cara ragazza,
non credo che la tua difficoltà nel fare amicizia dipenda dalla troppa bontà o gentilezza quanto piuttosto dalla timidezza.
Infatti la timidezza, con conseguente inibizione agli scambi sociali viene spesso confusa con la superbia e questo induce immediatamente antipatia e ritiro dalla relazione.
Dici che per questo e "altro" hai sofferto di autolesionismo ed hai fatto pensieri di suicidio.Penso che sia stato soprattutto questo "altro" a poterti creare questi problemi che poi hanno avuto ripercussione anche nella difficoltà di oggi a costruire relazioni amicali e magari in futuro sentimentali.
Per questo motivo ti suggerisco di parlarne con i tuoi genitori per farti autorizzare ad un percorso di psicoterapia oppure, qualora ciò non fosse possibile, puoi provare a rivolgerti allo psicologo scolastico se vi è uno sportello di ascolto nella tua scuola oppure ancora puoi provare a rivolgerti al consultorio familiare della tua ASL di appartenenza.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
8 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Help,
il primo passo per fare in modo che gli altri ci trattino diversamente è pensare agli altri in modo differente e approcciarci a loro in modo nuovo. Il fatto che alle superiori non conosci nessuno può trasformarsi in un vantaggio, perché puoi farti conoscere per la persona diversa che vuoi essere. Come fare? Prendi spunto dagli altri, dalle persone che ammiri e a cui vorresti somigliare. E poi buttati: prova approcci diversi con persone diverse, finché non trovi la modalità che più ti rispecchia. Non temere le figuracce: tutti ne fanno! E gli argomenti di conversazione poi verranno da soli.
Se iniziare questo cambiamento da sola ti dovesse risultare troppo difficile, chiedi sostegno a uno psicologo della tua zona.