Perchè sto male?

Inviata da Lara · 23 giu 2015 Trauma psicologico

Salve, sono una ragazza di 17 anni e sono sempre stata una bambina felice.
Dal divorzio dei miei genitori (2010) però le cose peggiorano ogni giorno di più.
(Premetto che il sistema scolastico qui in Svizzera è leggermente differente che in Italia)
Nel 2009 ho iniziato le scuole medie e dopo pochi mesi i miei compagni hanno iniziato a prendermi in giro per il mio fisico (pesavo circa 65/70 kg). Ho passato i 4 anni di scuola media con una sola amica, una sola persona che mi rivolgeva la parola, ogni giorno mi sentivo chiamare obesa, cicciona, aborto, cessa ecc. Non riuscivo più a guardarmi allo specchio, mi odiavo. A giugno del 2012 ho iniziato a farmi del male da sola, ero disperata, volevo morire. Per colpa di quegli insulti che non riuscivo a non ascoltare ho iniziato a mettermi le dita in gola per vomitare ciò che mangiavo. In terza media ero arrivata a pesare 54 kg ma gli insulti continuavano.
Ho passato i 4 anni più brutti e difficili della mia vita e ho pensato di uccidermi non so quante volte.
Finita la scuola speravo in un nuovo inizio, ho iniziato un apprendistato per poi capire che non era quello che volevo fare. A gennaio dell’anno scorso mi sono ammalata di anoressia, tuttora sento la voce dei miei compagni che mi deridono e mi dicono che sono grassa e brutta. Fortunatamente ho ripreso a mangiare, mi sono rimessa in forma, ma in questo periodo spesso mi capita di ripensare al piacere di vedermi sempre più magra.
In dicembre mi sono fidanzata e quando sono con lui mi sento bene, sono davvero innamorata, vorrei poter essere la ragazza perfetta che tutti sognano ma appena ci separiamo non smetto di piangere. Quando l’ho conosciuto gli ho promesso che non mi sarei più fatta del male ma sta diventano difficile… lui prova a calmarmi, si preoccupa molto per me… ma mi sembra di sbagliare tutto, non mi sento all'altezza, non mi sembra di meritare tutto il suo amore anche se ne ho davvero bisogno.
Ho il corpo pieno di cicatrici, sono diventata una persona chiusa, timida e piango per qualsiasi cosa. Non so più cosa fare, vorrei stare bene, provo a dimenticare, ma il mio passato mi sta uccidendo.

scusatemi se è un po' incasinato, ho dovuto riassumere un po' tutto, non volevo dilungarmi

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Miglior risposta 23 GIU 2015

Cara Lara,
sarebbe davvero un peccato sciupare gli ottimi risultati che sei riuscita a dottenere nel tempo, nonostante le tante fatiche e difficoltà.

Lasciati guidare alla scoperta di emozioni belle ed esperienze vive dal tuo ragazzo, che ti vuole bene e ti vuole felice.

Sarebbe importante, anche che tu parlassi con i tuoi genitori di come ti senti. Se ti risultasse difficile, rivolgiti al servizio sanitario. Non conosco l'organizzazione del servizio svizzero ma loro sapranno suggerirti a chi rivolgerti per avere sostegno in questo momento in cui ti sembra di "non essere all'altezza".

Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella

Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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7 NOV 2015

Cara Lara,
di sicuro la conflittualità e poi la separazione dei tuoi genitori ti hanno creato grossi problemi di insicurezza e di autostima che ti hanno fatto ingigantire a dismisura il disagio del sovrappeso tanto da pensare di poter risolvere col sistematico vomito autoindotto che invece non ha risolto i tuoi problemi tant'è che hai continuato ad odiare il tuo corpo (e quindi te stessa) con atti di autolesionismo.
La tua bassa autostima ti ha portato a dare importanza agli insulti di quei compagni che per comportarsi così non sapevano di avere anch'essi problemi psicologici.
Quindi il problema è nell'autostima e non nel tuo corpo che pure deve essere curato e rispettato nel giusto modo.
Ora che hai un fidanzato, invece di pensare di non meritare il suo amore è preferibile pensare di poterlo ricambiare da un livello paritario senza diventarne dipendente in modo patologico.
Per fare questo, hai bisogno di un percorso di psicoterapia che fortemente ti consiglio.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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29 GIU 2015

Cara Lara,
posso comprendere come il tuo passato sia stato tortuoso e complicato... sicuramente quello che hai vissuto a scuola ti ha segnato profondamente. Tuttavia credo che il divorzio dei tuoi genitori abbia dato il via ad un rapporto complicato con te stessa, che si è poi riflesso nel rapporto con gli altri a scuola.
Il fatto di esserti fidanzata è già qualcosa a cui puoi far riferimento per pensare a te in maniera diversa, per iniziare ad amarti e a pensare di meritare quell'amore che 5 anni fa è stato, in qualche maniera, vissuto in maniera più dolorosa dopo il divorzio con i tuoi genitori.
Credo che un percorso con un esperto possa aiutarti a ristrutturare il tuo passato, offrendoti l'opportunità di pensare a te stessa in maniera nuova e concedendoti finalmente il diritto ad essere felice.

I miei migliori auguri,
Dr.ssa Ilaria Terrone

Dott.ssa Ilaria Terrone Psicologo a Bari

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25 GIU 2015

Cara Lara
quante lotte e difficili prove nel tuo percorso di vita; è stupefacente pensare che hai solo 17 anni; quanto sei forte!!! Tu però ti pensi debole, ti indebolisce soprattutto quella vocina che ti insinua nella mente la possibilità di "essere perfetta", vedersi bella, sempre più bella ..desiderabile, una chimera, irraggiungibile.
Il tuo percorso, fino ad ora, ti ha portato sofferenza, soprattutto quella inflitta da compagni molto superficiali e frustrati che prendevano di mira se stessi nel prendere in giro te.
Dovresti avere chiara questa dinamica per riuscire a superare quelle "voci malefiche" che ogni tanto tornano ad opprimerti: non erano rivolte a te ma a parodie dei loro stessi emittenti.
Tu eri stupenda com'eri, coi tuoi chiletti e tutto il resto. Ti voleva solo del tempo per capire la tua forma ottimale fisica e mentale.
Ora stai sperimentando l'amore. Se hai bisogno di viverlo appoggiandoti a lui, per ora, può andare bene (spiegaglielo aiutandolo a capirti).
Sentiti in cammino sempre verso il meglio: cerca degli alleati, contatta uno psicoterapeuta, continua il tuo viaggio alla ricerca di te.
Lascia andare definitivamente modelli deliranti proposti alla tv con modelle scheletriche.
Non badare a schemi ripetitivi. Prova a sentire dentro di te un senso di sempre maggiore libertà. Ringrazia anche la vita, pure con le sue cicatrici; forse sono lì per ricordarti che hai già sofferto abbastanza.
Ricami di vita sulla tua pelle per impreziosire la forza che hai acquisito.
Prova a pensarla così!
Sei preziosa, ricordalo!
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologa-Psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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24 GIU 2015

Buongiorno Lara, ciò che scrive fa capire chiaramente la sua sofferenza e la sua difficoltà a concedersi di essere felice, ma anche la sua forza di volontà e determinazione a cambiare le cose ed a farle funzionare. Sarebbe sicuramente utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta (a mio parere di indirizzo cognitivo comportamentale) che la accompagni per un periodo nel quale potrà affrontare i disagi con il cibo, ma soprattutto affrontare quei pensieri disfunzionali che la portano a credere di non meritare ciò che ha tanto faticosamente conquistato.
In bocca al lupo
Dott.ssa Ilaria Mattioli, Psicologa Brescia

Dott.ssa Ilaria Mattioli Psicologo a Cellatica

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