Buongiorno, vorrei farle una domanda. Non capisco perchè quando vedo persone che ho perso tanto tempo fa e che non frequento da molto, felici, mi da fastidio e le vorrei vedere sempre tristi. Non riesco a togliermi questa cattiveria dentro. Sono più le volte che auguro il male piuttosto che bene. A volte anche con persone a me care sono contenta se a loro va male qualcosa o se su certi lati la mia vita è migliore. Perchè? Può aiutarmi?
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
16 APR 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Samantha,
certi aiuti specifici come capire il perché di determinati comportamenti e intervenire con modalità specifica brevemente e in modo risolutivo sulla sua infelicità sono di pertinenza dello psicoterapeuta, preferibilmente in incontro professionale reale personale
paolo zucconi sessuologo clinioc e psicoterapeuta comportamentale in friuli venezia giulia
23 APR 2014
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Jung parlava di Ombra per definire quella parte inconscia di ognuno di noi che non è positiva, gentile, buona ... lei è in contatto con questa sua parte, non sprechi questa occasione di profonda conoscenza di sè. Si rivolga ad un terapeuta e vada a fondo. Cordialità
16 APR 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Samantha,
quello che descrive è qualcosa di simile ad una forma di "invidia" (uso questo termine non in senso giudicante, ma come stato d'animo di ogni essere umano), un po' come dire che vorrebbe tutte queste persone con i suoi stessi stati d'animo negativi, in modo tale da evitare di mettersi in gioco. Il fatto che lei li vede "felici" è semplicemente una sua proiezione, ossia qualcosa che lei desidera per se stessa.
Una consulenza psicologica potrebbe essere utile per far luce su questo suo stato di malessere interiore.
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo, Psicoterapeuta Viterbo
15 APR 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Samantha
davvero credo che sia importante per lei comprendere a fondo il motivo (o motivi ) che si celano dietro un tale stato d'animo.
Il tutto può essere stato causato da varie cose e qui è anche importante considerare il "clima familiare" in cui si è cresciuti, i valori che ci sono stati trasmessi e altro.
Comunque sia è certo che alla base c'è una situazione consolidata di forte disistima e di competizione per cui diviene molto difficile per lei pensare nei termini di "io sono ok e tu sei ok"; il suo pensiero è esclusivo: qualcuno deve per forza vincere e quindi un altro perdere, poi qualcuno deve stare bene e un altro male.
Date queste premesse diventa ovvio che allora il susseguirsi dei pensieri costruiti su simili fondamenta non può che essere quello che lei descrive.
Di certo non è quindi un fatto di cattiveria.
Piuttosto una incapacità ad aprire diversi orizzonti mentali e diverse prospettive relazionali che siano meno esclusive ed escludenti.
Se lei riuscisse ad Aprirsi di più e a vedere in modo più ampio e complesso le cose anche il suo stato d'animo cambierebbe notevolmente.
Per fare ciò sarebbe necessario l'aiuto di un buon Psicoterapeuta che dovrebbe accompagnarla in un Nuovo Mondo di pensieri, emozioni e atteggiamenti così da acquisire nuove competenze e nuova fiducia in se stessa e uscire da questo mondo buio di pensieri tristi e tormentati.
C'è un mondo diverso fuori ad aspettarla ma lei deve volerci entrare;
dunque si decida e passi all'azione.
Un abbraccio forte
Dott.ssa Silvana Ceccucci psicologa Psicoterapeuta in Ravenna.
15 APR 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Samantha,
a suo dire, si sente cattiva perchè non gioisce della felicità o del successo degli altri. Non è utile per lei limitarsi a sentirsi in colpa per questo e forse per questo motivo è interessata a capirne la ragione. In assenza di altre informazioni su di lei, si può solo ipotizzare che lei non sia pienamente soddisfatta della sua vita. Forse trova difficile attivarsi per i suoi obiettivi più importanti e uno dei modi che usa per mantenere la sua autostima ad un livello accettabile è quello di vedere infelici anche gli altri. Il popolo dice "mal comune, mezzo gaudio". Penso che una terapia personale potrebbe esserle utile, non tanto per smettere di provare le emozioni che descrive, quanto per rendere la sua esistenza più gioiosa e piena di significato. Buona esplorazione
Anna Maria Deutsch - psicologa-psicoterapeuta
15 APR 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Samantha,
dalle sue parole sembra che lei parli di una sorta di invidia nei confronti delle persone “più fortunate e felici” di lei. Quest’emozione è profondamente legata alla sicurezza in sé e all’autostima personale. Spesso, quando sentiamo di non avere le capacità, l’abilità o le competenze necessarie a raggiungere il “livello” degli altri, siamo portati a sperare che siano gli altri ad “abbassarsi” al nostro. Potenziando il nostro livello di autostima si può capovolgere in positivo questa situazione, in cui ci si sforza di voler emulare il livello raggiunto dagli altri, dando il massimo di sé. Questa è quella che viene definita “invidia buona” o competizione, che si rivela positiva in quanto non ci si sofferma troppo sulla felicità altrui, piuttosto si cerca di ottenere per noi stessi quella stessa soddisfazione.
Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a capire quali sono i suoi punti deboli e quali quelli di forza, e come concentrarsi maggiormente sul perseguimento dei suoi scopi, mettendo in luce cosa si sta perdendo o cosa sta compromettendo mantenendo questo atteggiamento.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Francesconi