Salve, volevo che mi risolveste questo dubbio. Ho solo 16 anni ed è un periodo in cui piango di continuo. È capitato per i brutti voti a scuola, per i troppi compiti, per delle futili discussioni con i miei genitori ed ha pure influito la morte del padre di una mia cara amica. Fatto sta che piango di continuo, per qualsiasi cosa. Pensate sia solito stress adolescenziale o inizio di depressione o altro?
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16 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 8 persone
Cara Chiara
penso a te come ad una ragazza molto sensibile che sta diventando adulta e che si sta accorgendo che tutto attorno c'è una realtà fatta di persone, relazioni e situazioni da gestire e non tutte sono facili.
Credo tu senta ancora molto il bisogno di amore e di sostegno da parte dei tuoi genitori ed è giusto che sia così.
Sei molto giovane e comprendi che una completa autonomia dovrà essere conquistata anche con fatica e tanto tanto impegno.
La tua malinconia e il tuo pianto spontaneo mi sembrano essere il tuo modo per allontanarti dal mondo infantile ed entrare in una nuova dimensione più responsabile.
In questo momento non tutto ti sembra facile e comprendi che ci sarà da lottare, dovrai "metterci del tuo".
Mantieniti molto vicina ai tuoi genitori e, nonostante le inevitabili divergenze e piccole liti, comunica con loro e prenditi ancora qualche coccola benefica.
Ascolta il tuo mondo interiore e senti profondamente la gioia che brilla oltre questa tristezza.
Io penso che questo che ti accade, in fondo in fondo, sia voglia di vivere!
Accettati come sei e vedrai che queste lacrime passeranno.
Un caro saluto.
Dott.Silvana ceccucci Psicologa Psicoterapeuta
18 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Chiara, sicuramente stai attraversando un'età emotivamente turbolenta per i cambiamenti, gli impegni scolastici, le relazioni con coetanei e famigliari. La sensibilità è un grande pregio, ma se non si sa bene come gestirla può ritorcersi contro noi stessi.
Ti consiglio di parlare con qualcuno per capire il motivo di fondo di questa tua emozione e trovare insieme delle strategie per superarla, può essere che sia solo un momento e che con un paio di incontri chiarificatori con te stessa tu riesca ad essere maggiormente serena.
In bocca al lupo.
15 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno Chiara, le emozioni che lei descrive, spesso, accompagnano la fase adolescenziale. Sono molto importanti perchè ci permettono di crescere e confrontarci con i vari eventi quotidiani e, al tempo stesso, ci arricchiscono. E' un bene che lei riesca a manifestarle in qualche modo e che riesca a riconoscerle poichè, solo elaborandole riuscirà a costruire una personalità adeguata e forte. Lo stress di cui lei parla può essere anch'esso una conseguenza di ciò che prova, un cambiamento dello stile di vita, dell'ambiente, nuove relazioni interpersonali con persone importanti, un cambiamento interno dovuto al passaggio dall'infanzia all'adolescenza, sono tutti aspetti da considerare.Tuttavia per una diagnosi approfondita, se questo suo disturbo la ostacola nello svolgimento delle sue attività quotidiane e si protrae per un lungo periodo di tempo, le consiglio di rivolgersi ad uno specialista che sicuramente le prescriverà un trattamento più idoneo al suo caso.
Mi faccia sapere
Un caro saluto
Dr.ssa Gloria Godioli
15 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 7 persone
Immagina cosa accade dentro te quando vedi qualcuno piangere: ti viene voglia di avvicinarti e di accarezzarne il viso, magari di abbracciarlo, comunque di fare qualcosa perché quelle lacrime possano sentirsi comprese, riconosciute, amate.
Piangi cara, perché senti il bisogno che qualcuno di importante si avvicini a te, ti riconosca, ti comprenda in profondità e soprattutto ti ami per ciò che sei non per ciò che gli altri vogliono che tu sia.
Piangi perché il tuo corpo ha bisogno di un contatto fisico che gli manca tanto, un contatto che lo faccia sentire al sicuro da tutto e tutti.
Piangi perché vuoi trasmettere tutta quanta la tua tenerezza, e senti il desiderio più che mai che quella tenerezza possa giungere dritta al cuore di qualcuno, di chiunque la sappia capire, perché non vuoi rinunciare alla bambina che è in te e ti chiedo come terapeuta di non farlo mai. Non rinunciare mai alla innocenza di quella bambina. E’ lei la tua risorsa più grande. Pensa solo che Disney ha entusiasmato generazioni e generazioni perché i suoi personaggi avevano ed hanno gli occhi grandi, e gli occhi grandi sono quelli dei bambini che tanto ti fanno impazzire quando son piccini e paffutelli che ti vien voglia di stringerli forte. Il tuo essere bambina è ciò che farà innamorare di te. Ma quelle lacrime presto finiranno, e sai quando lo faranno? Quando capirai che diventare grande non vuol dire smettere di essere bambini, non vuol dire perdere nulla di ciò che sei sempre stata e di ciò che hai sempre avuto. Quando ti sentirai teneramente forte, e fieramente fragile di essere così come sei. E ti amerai, mentre diventerai donna.
Felice vita piccolina!
15 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao,
come moltissimi ragazzi/e della tua età, stai accumulando qualche insoddisfazione come risposta a repentini cambiamenti della fase adolescenziale probabilmente collegati a frequenti 'scontri' con i tuoi e questo viene confermato dal tuo particolare coinvolgimento emotivo in relazione al lutto della tua amica. Ritengo necessario che tu ne parli con i tuoi genitori per andare insieme in un Consultorio Familiare della vostra zona. Non indugiare e vedrai che troverai sollievo.
Dott.ssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta
14 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 7 persone
Cara Chiara,
anche se ti sembrerà strano mi viene da dirti che questa è la bellezza e la ricchezza delle emozioni. La tristezza è una di queste ed è forse ciò che hasi provato quando hai pianto.
Riconoscere le emozioni e gestirle senza farci gestire da esse è un percorso non sempre facile, che può durare tutta la vita.
Prova ad ascoltarle e ad annotarti ciò che provi, se vuoi invece parlarne con qualcuno in maniera pià approfondita puoi rivolgersi ad una psicologa.
13 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve Chiara,
è chiaro che, senza conoscerti, è difficile dare una spiegazione certa, ma direi che la tua si chiama "empatia".
Stai cambiando e comprendi meglio gli altri. Ti stai avvicinando a loro e sei in grado di sentire cosa provano.
Le emozioni che provi sono forti e con il tempo imparerai a gestirle correttamente e a sfruttare questa tua sensibilità, senza che sia per te un ostacolo o una preoccupazione
Se vuoi parlarne in modo più approfondito, potresti sentire uno psicologo per una consulenza, anche su skype.
Un saluto.
Dott.ssa Anna Patrizia Guarino - Psicologa, Roma.
13 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Gentile Chiara,
il pianto è un complesso fenomeno secretomotorio con effusione di lacrime dall'apparato lacrimale in risposta ad una emozione.
Questa emozione spesso è di tristezza o anche di dolore (fisico o psichico) ma a volte può anche essere di gioia o di rabbia per aver ricevuto una frustrazione.
Tale potrebbe essere la natura del tuo pianto per i brutti voti a scuola o per i litigi con i tuoi genitori.
Invece la morte del papà della tua amica avrà elicitato un pianto di tristezza per solidarietà al suo dolore e al suo lutto.
Quanto al pianto in corso di depressione in genere si accompagna ad uno stato di grave prostrazione, grave calo del tono dell'umore, chiusura alle relazioni, perdita di interesse per qualsiasi attività prima piacevole, abulia, adinamismo, sonnolenza o insonnia, perdita dell'appetito,idee di suicidio e tanti altri sintomi ancora che durano molte ore al giorno per molti giorni.
Non credo che le tue crisi di pianto siano collegabili a tutto ciò.
Tuttavia ti suggerirei una esperienza di psicoterapia che sarebbe molto utile per la tua vita futura.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).