Perché percepisco le persone come un peso?

ha solo in disagio psicologico che la fa sentire in questo modo.
La invito a fare un percorso breve di psicoterapia....

ha solo in disagio psicologico che la fa sentire in questo modo.
La invito a fare un percorso breve di psicoterapia..

ha solo in disagio psicologico che la fa sentire in questo modo.
La invito a fare un percorso breve di psicoterapia.

Cara Giorgia, può essere che sia un periodo e che sia scattato qualcosa che l'abbia portata a ritirarsi; è importante che questi momenti non diventino pervasivi e intrusivi nella sua quotidianità perciò le suggerisco di tenerli monitorati. Se l'angoscia continua, anche con una normalizzazione di quanto le sta succedendo, è importante affrontare ciò che le sta accadendo con un professionista. Rimango a disposizione anche on line, un caro saluto, Maria dr. Zaupa.

Salve Giorgia, grazie per aver condiviso con noi le sue preoccupazioni.
Ogni relazione, per crescere, ha bisogno di impegno, di attenzione ed energie. Penso che sia possibile, ogni tanto, avvertire l'esigenza di staccare l'interruttore sociale e concentrarsi su di sè, principalmente per cercare di ascoltare di cosa abbiamo bisogno in quel momento e per godersi i propri spazi.
E' importante creare un equilibrio e sapersi destreggiare tra l'essere dentro e fuori le relazioni, per soddisfare i bisogni di compagnia e riconoscimento, e al contempo anche quelli più individuali e profondi legati all'avere uno spazio solo per sè e alla solitudine.
Tutti questi bisogni hanno pari importanza e lei ha il diritto di sentirli e viverli a pieno.
Spero di esserle stata utile,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi

Cara Giorgia,

credo che da quello che mi dici tu ti senta depressa. Infatti in questa condizione umorale le cose vengono sempre vissute come un peso. Anzi la svogliatezza di frequentazione rappresenta un sintomo tipico.
Ti consiglierei di contattare uno psicoterapeuta analitico.
Fammi sapere gentilmente cosa ne pensi.
Colgo l'occasione per augurarti un buon 2023.
Dott.Gabriele Lenti
Psicoterapeuta Genova

Buonasera
Non vi è nulla di sbagliato in lei.ha solo in disagio psicologico che la fa sentire in questo modo.
La invito a fare un percorso di psicoterapia.
Per analizzare meglio la situazione
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta

Buonasera,
Magari questa sorta di chiusura relazionale ci sta dicendo altro su di lei.
È successo qualcosa recentemente? Quando siamo in movimento noi, il mondo può capitare che lo vediamo meno
Resto a disposizione
Un grande abbraccio

Gentile Giorgia,
la domanda che si pone implica che forse percepire le persone come un peso non sia un vero peso per lei, ma la strada per approfondire la conoscenza di se.
Non c'è nulla di male nello stare da soli, la nostra società ci spinge verso un certo tipo di socialità, ma non per questo motivo non avvertirla come propria deve essere un problema. Se lei è sinceramente serena nella sua solitudine non vedo perché dovrebbe interromperla. Si riferisce forse alle relazioni che è tenuta ad instaurare lavorativamente o nelle situazioni in cui sono presenti altri?
A disposizione per approfondire la questione,
le auguro un sereno weekend.

Carlo Leone

Ci sono dei momenti, nella vita di ognuno, in cui si sente il bisogno di stare con se stessi. Non c'è nulla di male in questo. Devi fare sempre ciò che ti fa stare bene. Se ora senti di avere bisogno di stare più con te stessa e meno con gli altri, fallo. Servirà a renderti più serena. Non sentirti in colpa o egoista. È solo un momento, che, magari, ti serve proprio per ricominciare a stare bene con gli altri.
Spero di esserti stata utile.
Buon pomeriggio.

Salve Giorgia,
La solitudine, se scelta liberamente, ben gestita e soprattutto apprezzata, migliora la salute e il benessere psico-fisico. Una solitudine funzionale serve a disconnetterci temporaneamente, quando non è una fuga o un evitamento della realtà e dei problemi, quando non è una scusa per evitare relazioni o contatti con gli altri. Quindi in primis è bene distinguere quale tipo di solitudine lei sta seguendo.
Ha bisogno di una "disconnessione temporanea" o sta fuggendo da qualcosa?
Qualora non riuscisse ad individuare una risposta autonomamente può servirsi del supporto di un professionista.
Spero di esserle stata utile e resto a disposizione per un'eventuale consulenza psicologica.
Saluti.
Dott.ssa Deborah De Luca

Salve Giorgia, a volte lungo il corso della nostra vita capita di attraversare dei momenti in cui si sente il bisogno di starsene da soli. Imparare ad ascoltare le proprie emozioni è importante per costruire poi relazioni sane. Non c'è nulla di sbagliato quando si prova a stare soli con sè stessi. Importante è prima di tutto trovare un equilibrio interiore e vedrai che poi tutto torna ad essere piacevole.
Concediti il tempo per te stessa.
Un saluto

Sabrina Cingolani

Giorgia buongiorno,
immagino siano momenti che possono capitare. Il problema si pone se lei non esce più di casa o rifiuta qualsiasi contatto. Sì monitori sull'entità e la durata di questo sentire.

Salve Giorgia, mi dispiace che lei si senta così affaticata. Posso provare ad ipotizzare, che lei é una persona che si spende molto per gli altri e mi domando se la sua capacità di dare all'Altro si accompagni anche ad una capacità di chiedere per sé stessa. Forse no?
Sono solo ipotesi, ma quando si crea uno sbilanciamento importante tra questi due fattori, può capitare di sentirsi affaticati dalle relazioni.
Se ha bisogno di approfondire può chiedere aiuto a un collega.
Saluti

Cara Giorgia, non credo ci sia nulla di sbagliato in lei, possono capitare momenti in cui abbiamo meno voglia di stare con le altre persone. Mi concentrei sul capire come mai questo le genera angoscia.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni.