Perchè non vengo mai inclusa? Sono io fatta male?

Inviata da Rossana · 17 ott 2018 Relazioni sociali

Salve, sono una ragazza di 21 anni e ho sempre avuto pochissime amicizie.
Vi espongo il mio problema quanto più dettagliatamente possibile:
Quando frequentavo le elementari ero particolarmente timida e inoltre avevo una salute molto cagionevole che mi portava ad assentarmi per periodi più o meno lunghi da scuola il problema si poneva al mio rientro, venivo 'esclusa' e questa cosa mi faceva soffrire tanto da farmi voler abbandonare la scuola, inoltre le poche amicizie che avevo erano sempre altalenanti, quindi vivevo periodi di inclusioni e periodi in cui venivo totalmente ignorata. Successivamente alle medie le cose sembravano andar meglio, appunto avevo una vita sociale molto attiva, uscivo ogni sabato con il mio gruppetto di amici e credevo che tutto stesse andando per il meglio nonostante ci fossero dei ragazzini che mi avevano preso un po' di mira facendo battutine sul mio aspetto esteriore.
Iniziate le superiori tutto iniziò a svanire il gruppetto iniziò a ridursi fin quando non rimanemmo solo in 2.
Aggiungo che alle superiori nonostante avessi stretto dei rapporti amichevoli ebbi dei periodi in cui vivevo un forte disagio emotivo, con crisi di pianto e di ansia causati da alcuni professori che avevano atteggiamenti da bulli nei mie riguardi che mi portarono a periodi di prolungata assenza, anche in quel caso desideravo mollare gli studi, ma proseguii nonostante il dolore che ogni giorno dovevo sopportare. Anche in quel caso avevo qualche amicizia, ma al mio rientro mi sentivo giudicata ed esclusa...
Successivamente presi un anno sabbatico tra la scuola e l'università, in quell'anno capii di non avere nessuno oltre due amiche ( una delle quali adesso mi ha totalmente estraniata adesso), e purtroppo mi isolai quasi totalmente vivendo un periodo gremito di ansie infondate, tachicardia, paranoia e crisi di pianto.
Quando inizia l'università credevo di essere rinata, feci amicizia sin da subito, parlavo, non mi facevo bloccare dalla timidezza ero totalmente positiva perchè continuavo a ripetermi di non aver nulla che non andava ( nonostante io sia una persona molto insicura) e che mi bastava essere me stessa per riuscire ad instaurare buoni rapporti di amicizia, e mi sembrava di aver preso la strada giusta, venivo invitata alle uscite, venivo inclusa... ma poi i dubbi e le incertezze tornarono, le due ragazze con cui avevo stretto un rapporto più profondo iniziarono a studiare insieme in facoltà non chiedendomi neanche una volta se volessi partecipare, così dopo mesi tirai fuori l'argomento dicendo semplicemente che mi avrebbe fatto piacere se qualche volta avessimo studiato tutte insieme, così da poterci dare una mano, anche in quel caso ricevetti un responso positivo, ma è rimasto solo quello, un responso senza sostanza... quasi come un contentino, anche oggi si sono incontrate per studiare( pubblicando post sui social ovviamente) e io non ho ricevuto neanche un invito.
Io non so più cosa fare, sono con le lacrime agli occhi mentre scrivo perchè sono disperata, continuo a chiedermi se non sia io il problema, se non sia adatta alla socializzazione.
Mi sono sempre fatta in quattro per gli altri, cerco sempre di aiutare tutti, sono gentile e altruista, ma non ricevo mai un responso positivo, solo continue estromissioni. Cosa devo fare? Arrendermi davanti all'evidenza che io non possa avere amici? O posso migliorare ?
Mi scuso per eventuali errori, ma ho scritto di getto e ho controllato in maniera veloce.

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Miglior risposta 18 OTT 2018

Cara utente,
La paura del giudizio degli altri e i vissuti di esclusione in questi anni, non le hanno permesso di emergere in termini di amicizie, la fiducia in se stessa era piuttosto scarsa.. Tuttavia in alcune fasi della propria vita le amicizie fiorivano, lei utilizzava le proprie risorse e potenzialità in modo positivo.
Occorre far leva sui punti forza della sua personalità per migliorare la capacità di entrare in relazione e instaurare legami durevoli nel tempo.
Un percorso psicologico continuativo e ben strutturato la aiuterà ad uscire da questa situazione di stallo.
I miei migliori auguri
Dr.ssa Donatella Costa


Studio Psicologia e Benessere Psicologo a Rezzato

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19 OTT 2018

Salve Rossana,
lei chiede " devo arrendermi davanti all'evidenza che io non possa avere amici?" ...chiaramente la risposta è NO. Non esistono persone che non possano avere amici o che non siano adatte alla socializzazione. Esistono persone, e forse lei è tra queste, per le quali questi aspetti risultano più difficili e questo può succedere per svariati motivi non tutti ascrivibili a lei. Le relazioni si fanno in due e ci saranno sempre dei fattori sui quali lei potrà agire solo marginalmente. Le scrivo questo perchè mi sembra che lei si addossi completamente la colpa di questi "fallimenti", quello che può fare è lavorare sui motivi che rendono per lei difficile costruire e mantenere delle relazioni.
In bocca al lupo,
Dr.ssa Fabiana Fratello
Psicologa psicoterapeuta -Napoli

Dr.ssa Fabiana Fratello Psicologo a Napoli

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19 OTT 2018

Cara Rossana,
credo che sia arrivato il momento di iniziare un percorso di psicoterapia che le permetta di affronatre i suoi vissuti di isolamento andando a ricostruire nel profondo la sua storia ed il suo modo di considerarsi. Spesso il ripetersi di vissuti negativi come quelli che ci ha descritto possono portare all'errore cognitivo chiamato "profezia che si autoadempie" e questo fa sì che ci si comporti inconsciamente in modo tale da far realizzare ciò che in passato si è già verificato. Chiedi aito.
Rimango a disposizione pe qualsiasi chiarimento.
Un abbraccio.

Dott.ssa Simona Daledo

Dott. ssa Simona Daledo Psicologo a Pavia

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18 OTT 2018

Buongiorno Rossana,
è comprensibile il suo dolore rispetto a questa questione. L'uomo ha bisogno dell'altro perché il bene viene dall'altro. Però nelle relazioni si deve creare una partnership poiché funzionino. Ci va scambio. Dalle sue parole traspare molta fissazione sulla sua esclusione e poco amor proprio. Mi permetto di dire che questo potrebbe essere avvertito dalle altre persone.
Io le consiglio di lavorare con un psicologo, psicoterapeuta o psicoanalista su questo suo problema e di provare a recuperare la sua storia per capire da dove arrivano tutte queste insicurezze e molto altro.
Per piacere agli altri bisogna piacere in primis a se stessi. Ci lavori.
Le auguro Buoni Pensieri
Un caro saluto
Dott. G. Gramaglia

Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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18 OTT 2018

Gentile Rossana,
forse ci sono sospesi psichici individuali che tornano a distanza di tempo e ripropongono vissuti di esclusione, giudizio, isolamento e ritiro di fronte alle difficoltà. Visti i suoi tentativi che mi sembra la riportano a constare delle difficoltà, proverei a pensare a farsi aiutare per conoscere aspetti, condizioni di se che non conosce. Non si arrenda credo potrebbe esserle di aiuto rivedersi attraverso un aiuto psicologico.
A disposizione per approfondimenti
Un cordiale saluto
Elisabetta Ciaccia

Dott.ssa Elisabetta Ciaccia Psicologo a Milano

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17 OTT 2018

Gentile Rossana,
appare evidente che il problema di fondo è sempre stato la sua bassa autostima che ha condizionato nel passato e condiziona nel presente le sue relazioni.
In realtà, per poter essere a proprio agio con gli altri è necessario prima essere a proprio agio con se stessi, nel suo caso non disperarandosi se ha poche amiche o se le vengono fatti pochi inviti.
Inizi quindi prima a valorizzarsi intraprendendo un percorso di psicoterapia e questo le consentirà di diventare più abile nel coltivare e mantenere le relazioni sociali senza diventarne dipendente.
Lo stesso discorso vale relativamente ad una possibile e auspicabile relazione sentimentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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17 OTT 2018

Buongiorno Rossana,
non credo lei debba arrendersi all'idea che non possa avere amici. Se il suo desiderio è di avere nuove amicizie può riuscirci. È possibile che necessiti di un supporto psicologico professionale per conoscersi meglio e comprendere quale possa essere il suo ruolo in queste continue delusioni relazionali.
Le consiglierei quindi di richiedere un consulto psicologico, online o presso un professionista della sua zona, per cominciare a modificare l'andamento negativo delle sue relazioni sociali.
Cordialmente,

Dr. Gianmaria Lunetta,

Psicologo Clinico a Torino

Anonimo-161362 Psicologo a Torino

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