Perchè non mangia all'asilo?

Inviata da antonella · 13 nov 2012 Psicologia infantile

la mia unica figlia di 4 anni frequenta senza problemi l'asilo (questo è il II anno). quest'anno ho deciso di farla pranzare a scuola, ma lei non mangia e alla mia domanda del perchè non vuole mangiare, mi dice che vuole mangiare a casa con mamma e papà. Cosa fare? insistere o cedere? Anche perché quando torna a casa ha fame ed io la tratto un po' bruscamente perché non ha mantenuto l'impegno con me (di pranzare a scuola). Preciso che è molto legata a me ed è una bambina serena e gioiosa. Vi ringrazio per la risposta.

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Miglior risposta 15 NOV 2012

Cara mamma,

l'esigenza espressa da sua figlia di voler mangiare solo in compagnia dei propri genitori non è che una richiesta affettiva.
L'esperienza dell'asilo a volte richiede un po' di tempo affinchè il il bambino si ambienti e riesca a comprendere appieno i ritmi del nuovo contesto.
Anche se è il secondo anno, quindi il successivo al primo di rodaggio, non vuol dire che questo debba presentarsi a sua figlia privo di "difficoltà" o "incertezze".

Il momento del pasto è fondamentale per il bambino, è un atto ricco di simboli perchè nei primi mesi della sua vita ha rappresentato il momento di maggior contatto e interazione con la madre.

Cerchi di stare vicino a sua figlia nel momento del pasto all'asilo e la tranquillizzi spiegandole che per cena starete tutti insieme.

Slauti,

Dott.ssa Ornella Convertino

Studio Convertino Psicologo a Monza

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19 NOV 2012

buon giorno Antonella
a volte può accadere che un bambino si rifiuti di magiare all'asilo, ciò non deve essere per forza di cosa sintomo di un problema. Se la bambina frequenta l'asilo con voglia ed entusiasmo no la forzi inizialmente, poi magari tra un pò ci riprova. So che molte maestre non sarebbero d'accordo con quello che sto per dire, e in parte è giusto ciò che dicono, non si possono fare eccezioni perchè anche il pasto è un momento educativo. Ma se il problema e il gusto del cibo, basta una piccola pizza bianca o una qualcosa che lei le manda. Certo non da consumare al posto del pasto, ma da mangiare in aula circa un ora dopo il pasto proprio per non farla stare a digiuno otto ore.
saluti
Dott.ssa Carmela DI Blasio

Dott.ssa Di Blasio Carmela Psicologo a Pescara

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15 NOV 2012

Gentile Antonella,
la situazione che la sua bambina sta vivendo sembra comportare un grosso cambiamento, che forse fa un po' fatica a gestire; il rapporto con il cibo e con i diversi contesti in cui mano a mano è richiesto ai bambini di condividere il momento del pasto con persone diverse da quelle della famiglia è molto spesso legato proprio alle relazioni familiari e alla difficoltà per i bambini nel separarsi dalle figure genitoriali. Le suggerisco pertanto, per una migliore e più integrata gestione di questo momento nella vostra dinamica familiare, di consultare uno psicologo che si occupi di bambini per valutare insieme possibili motivazioni e soluzioni a questi comportamenti. Se lo desidera può contattarmi tramite questo stesso sito. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano

Dott.ssa Lucia Mantovani Psicologo a Milano

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14 NOV 2012

Buongiorno gentile Signora,
il comportamento di sua figlia ha un significato comunicativo e la bambina, del resto molto piccola, ha bisogno della sua attenzione per esprimere un disagio che forse và oltre il fatto di non voler mangiare all'asilo. Parlare di "mancanza di impegno preso con lei" mi sembra voler chiedere troppo per l'età della piccola. Si ponga in uno stato di ascolto attivo verso la piccola, evitando toni burberi e frettolosi. Magari trovare il tempo per giocare, con lei che le pone delle domande aperte per capire cosa la preoccupa o la spaventa. Si avvalga della partecipazione a incontri sulla genitorialità gestiti da psicologi nella sua città.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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14 NOV 2012

Cara Antonella,
il cambiamento che sta affrontando la sua bambina è un cambiamento importante. Noi adulti a volte non ci pensiamo, ma per un bambino allungare il periodo di permanenza all'asilo, quindi passare dal tempo normale a quello prolungato, è un passaggio importante. Può darsi che la sua bambina abbia deciso di protestare in questo modo e nonostante stia crescendo, ha comunque 4 anni e non dobbiamo pretendere troppo. Lei desidera stare son la sua mamma e dimostrarle affetto anche mangiando insieme magari.
Le consiglio di farla rimanere a scuola a mangiare, di non arrabbiarsi troppo se non mangia con gli altri, e di non prepararle il pranzo al ritorno. Magari può darle una merenda più abbondante.
vediamo se le cose cominciano a modificarsi
saluti
Dott.ssa Valentina Barbagli (Arezzo)

Dott.ssa Valentina Barbagli Psicologo a Arezzo

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14 NOV 2012

È consigliabile abituare la bambina qualche giorno per acclimatarla all' ambiente di refezione accompagnandola amorevolmente ma decisamente.

Studio Bottin Psicologo a Selvazzano Dentro

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14 NOV 2012

Salve Antonella,
le faccio alcune domande per capire meglio. Come mai lo scorso anno la bambina non mangiava all'asilo? Come è stata proposta questa novità alla bambina? Cosa dicono le insegnanti? Ci sono stati eventi, come la nascita di un fratellino?
E quali sono invece le sue perplessità di mamma? Perchè la tratta bruscamente? Il comportamento di sua figlia la fa arrabbiare?
Credo sia soprattutto importante non creare un meccanismo che poi possa diventare un problema: la bambina non risponde alle mie aspettative, non rispetta i patti e io resto delusa/arrabbiata e questo ancora di più incrementa il comportamento negativo della bambina.
Le lasci il tempo di decidere se e quando mangiarci, pur lasciandola lì a pranzo. Se la regola è restare lì a pranzo e se non ci sono altri problemi che possono interferire, non le prepari il pranzo quando torna a casa, ma anticipi di un'ora o due una sostanziosa merenda. La regola è mangiare all'asilo, ma la bambina è libera di decidere se e cosa mangiare di quello che c'è, sapendo che poi non troverà un pranzo pronto che l'aspetta!
Cordialmente
Dr.ssa Alfonsina Pica, psicologa e psicoterapeuta

Dott.ssa Alfonsina Pica Psicologo a San Miniato

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14 NOV 2012

Cara mamma,
io, oltre ad essere una psicologa, sono anche un'educatrice.
I bambini nel tempo acquisiscono delle abitudini, sia a casa, sia all'asilo, e spesso occorre più tempo per inserirne di nuove.
Le suggerisco di provare a lasciarla all'asilo anche a pranzo, provi per molti giorni consecutivi, e di contrattare con lei per esempio che la riprenderà subito dopo il pranzo, e quindi prima del momento del pisolino pomeridiano. In questo modo, avrete trovato insieme un modo per soddisfare entrambi i bisogni.
Non la tratti come una persona adulta, la bimba ha pur sempre 4 anni, e quello di voler pranzare con lei è uno dei modi che utilizza per dimostrare alla sua mamma il proprio affetto.
Le parli di quanto è bello mangiare tutti insieme, con gli amichetti e con le educatrici e le dica che la merenda è bello farla con la propria mamma: in questo modo la bambina si sentirà più tranquilla sul "non far un torto" ai propri genitori e col tempo il mangiare all'asilo diventerà un'abitudine.
Mi faccia sapere com'è andata e mi contatti se necessita di un aiuto.
Dott.ssa Marianna Vallone. Roma

Marianna Vallone Psicologo a Modena

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14 NOV 2012

Gentile Antonella
comprendo perfettamente la sua preoccupazione, otto ore di scuola senza mangiare sono molte e probabilmente lei teme che sua figlia possa avere dei problemi per questo.
Il passaggio dal tempo ridotto al tempo pieno è un bel passo, il fatto che sua figlia non abbia manifestato disagio esplicitamente mi fa pensare che probabilmente sia questa la sua modalità di protesta: rifiutarsi di mangiare a mensa. Penso sia solo una fase, perché la bambina non dà altri segni di disagio, tipo ansia da separazione, incubi notturni o altri comportamenti insoliti, per cui le consiglio di non forzarla né di farle pesare oltremodo la cosa, rischierebbe di enfatizzare una situazione transitoria. La forza e la serenità del vostro rapporto non verrà guastata da questa piccola difficoltà!
In bocca al lupo
Dr.ssa Scipioni, roma

Anonimo-126894 Psicologo a Roma

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14 NOV 2012

Gentile signora, provi a stare vicino a sua figlia durante il pranzo a scuola per qualche giorno, magari la bambina pian piano accetterà poi di mangiare a scuola anche senza di lei!

Dott.ssa Angela Virone Psicologo a Agrigento

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14 NOV 2012

Salve,
sua figlia sta crescendo e perciò sta acquisendo nuove abilità di ragionamento e di comprensione delle interazioni sociali. Il punto è quello di cercare di capire perché sente il bisogno di mangiare con mamma e papà. Può essere un semplice capriccio dovuto alla qualità dei pasti come un qualcosa di più sottile. Generalmente il momento dei pasti è considerato come un momento di aggregazione familiare e sua figlia potrebbe sentirsi esclusa da questo evento. Allo stesso tempo però è importante che sua figlia impari a condividere i pasti con i propri compagni. Cerchi di capire qual'è il vero motivo per il quale la bambina non vuole mangiare all'asilo e se si tratta dell'inclusione sociale proponga di pranzare a scuola ma di sedersi comunque a tavola con voi al momento del pasto.
A presto

Dott.ssa Serena Carnì Psicologo a Catanzaro

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