Salve mi chiamo rita mio figlio luca di tre anni nn mangia alla mensa al momento del pranzo piange anche quando vede il piatto.premetto che a casa mangia da solo e bene...l inserimento di due settimane e'andato benissimo luca mi salutave e andava a giocare con l inizio della mensa piange mi dice nn mi piace quell asilo ho cercato dicapire cosa nn va mi dice che nn vuole andare...quando lo accompagno e'una tortura lui piange e io scappo via a piangere.la maestra mi dice e'normale diamogli tempo questa e'la seconda settm eccezione venerdi'ha mangiato tre bastoncini su un pezzo di scottex e riso ma e'stat imboccato...nn so cosa fare perche'nn so se e'veramente il distacco o luca realmnt li'nn vuole starci.potete aiutRmi ina mamma triare
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27 SET 2013
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Gentile Signora Rita
da quello che lei dice suppongo che il momento dell'inserimento alla scuola materna coincida per suo figlio anche con il primo distacco dalla mamma, in un nuovo ambiente sconosciuto e con persone nuove. Se questo può essere da un lato molto stimolante per Luca, dall'altra comporta una dose di disagio e ansia perché per la prima volta si trova a dover affrontare la vita da solo, senza i punti di riferimento sino ad allora conosciuti e che lo rassicuravano.
Occorre dare tempo al bambino di metabolizzare quanto sta vivendo, sapendo che due settimane sono effettivamente un tempo troppo breve per riuscire ad adattarsi ad un cambiamento così grande per lui; non esiti a continuare a parlarne con la maestra, interessandosi alle attività che svolge quando è a scuola, cercando di capire come trascorre le sue giornate. Capisco la sua difficoltà nel sapere che suo figlio non vuole mangiare, ma tenga conto che il pasto, come il sonno, sono momenti molto delicati nei bambini e affinché possano essere svolti in ambienti nuovi occorre dare loro il tempo di abituarsi . Mi chiedo quanto sia importante per lei sentire che l'inserimento a scuola, anche se comporta la vostra separazione, sia una buona soluzione per suo figlio così da poterlo confortare quando lo lascia: se il bambino la sentirà serena in questo si rassicurerà e piano piano potrà abituarsi ai cambiamenti.
La saluto cordialmente
Dr.ssa Elisabetta Cerruti Sola
27 SET 2013
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Cara Rita, ti capisco bene, anch'io ho una bimba che ha iniziato l'asilo ora ed ho i tuoi stessi problemi alcuni giorni la lascio ed è serena altri invece non vuole andare e piange, e ti confesso che anch'io me ne vado piangendo, ci sono molte scuole di pensiero, chi dice che è giusto insistere nonostante i pianti e le urla e chi invece sostiene ed io sono di questo parere che ogni bimbo ha dei tempi di inserimento diversi e necessità diverse, quindi se tuo figlio non vuole andare alcuni giorni, non vuole mangiare lì assecondalo se puoi almeno i primi mesi di asilo vedrai che dopo pian pian si abituera' senza però essere traumatizzato dal cambiamento.
27 SET 2013
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Gentile Rita,
l'alimentazione e il rapporto con il cibo rappresentano un'area di particolare attenzione nello sviluppo dei bambini e spesso si legano a questioni relazionali, di rapporto con le figure di riferimento. Può darsi che il suo bambino esprima in questo modo concreto una difficoltà ad accettare il distacco da casa, ad accettare un cibo che viene da un ambiente che ancora non conosce e in cui non si è ancora lasciato andare ad una piena fiducia, atteggiamento comprensibile e fisiologico dato il recentissimo inserimento e l'assenza di altre manifestazioni di disagio. Provi a dargli tempo e a sostenerlo emotivamente in questo periodo e, nel caso in cui ne senta il bisogno, provi a rivolgersi ad un professionista con esperienza in problematiche infantili per uno spazio per lei di ascolto e di supporto. Se lo desidera rimango a sua disposizione. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano
26 SET 2013
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Buonasera mamma Rita. Comprendo le sue preoccupazioni, ma credo che il suo bambino stia esprimendo un normale disagio legato ad un cambiamento importante come può essere l'inserimento alla scuola materna. Consideri che spesso i bambini manifestano la loro fatica non in maniera immediata, ma attraverso piccoli sintomi come quello che lei ha descritto. Il rifiuto del cibo può essere un modo per comunicare questa sua fatica legata a questo momento particolare. Il fatto che apparentemente i primi giorni siano andati bene non significa che abbia integrato questa nuova esperienza. Ci vuole tempo e credo che la cosa migliore sia concederglielo, standogli vicino con il suo affetto di mamma, cercando di non preoccuparsi troppo per ciò che sta avvenendo. Vedrà che molto probabilmente il suo Luca una volta familiarizzato con l'ambiente, i compagni e il cibo che non è come quello della sua mamma, ricomincerà a mangiare.
Se il problema dovesse persistere ci scriva nuovamente.
Le auguro una buona serata.
Dott.ssa Rota-Studio di Psicologia Impronte
26 SET 2013
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L'inserimento a scuola cara Rita è un momento difficile sia per noi che per i nostri figli.
Tutti i programmi ministeriali prevedono, infatti, uno spazio per l'accoglienza e l'inserimento in modo che questi avvengano in maniera graduale e senza strascichi durante l'intero anno scolastico.
Probabilmente il tuo bambino si era costruito la realtà della scuola senza tener conto dei pasti che rappresentano un momento che magari era solito condividere con la famiglia.
Gradualmente imparerà che la scuola è uno spazio tutto suo, di cui può appropriarsi e che può esplorare in autonomia potendo, però, tornare dalla mamma a fine giornata.
Puoi accompagnare tuo figlio in questo percorso parlandogli, coinvolgendolo nella preparazione dello zainetto e delle merende, leggendogli qualche storia per bambini che tratti dell'inserimento a scuola.
E per te, per la tua fiducia nei confronti della scuola e delle maestre, puoi aprire un dialogo con le educatrici di tuo figlio. Loro non si tireranno indietro ma impareranno a conoscerti.
Scuola e famiglia sono due agenzie educative che lavorano insieme per il benessere del bambino, pertanto devono comunicare.
Spero di esserti stata utile e, se vuoi, sono disponibile per ulteriori informazioni, anche per mail.
Buon anno scolastico a te e tuo figlio.
Cordiali saluti
Rosalba Serra
26 SET 2013
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Gentile Rita,
non vedo il motivo per quale il piccolo non voglia rimanere. A mio avviso potrebbe essere semplicemente una questione di separazione e distacco. Infatti le sue reazioni come mamma sono "drammatizzate" e i bambini così picconi ne risentono molto, un po' come se avessero delle antenne ultrasensibili per captare lo stato affettivo della mamma.
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo Viterbo