Da un paio d'anni a questa parte, mi sono resa conto di provare un immenso piacere nel vedere la gente che si ferisce o viene ferita. Più grave è il danno, meglio mi sento, più mi eccito.
Le persone a cui racconto di queste mie "passioni" mi danno della pazza, della malata. È così? È un disturbo?
Inoltre, quando guardo le scene sopra descritte, spesso desidero essere al posto della vittima, non del "carnefice", soprattutto se la pratica ha uno sfondo sessuale.
Potreste cortesemente darmi un parere su questi miei pensieri?
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11 FEB 2016
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Gentile Juliette,
mi spiace confermarle che quanto racconta può riportare ad una disfunzione sessuale ovvero una parafilia assimilabile al masochismo, la cui comprensione psicodinamica è spesso da ricercare in vissuti traumatici intrafamiliari nell'infanzia.
Per tale motivo è consigliabile un percorso di psicoterapia psicodinamica.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
16 FEB 2016
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Gentile Juliette,
il piacere che prova nel vedere persone ferite , o sangue in situazioni di carattere soprattutto sessuale, sembrerebbe indicare una forma di parafilia o perversione. Solo una psicoterapia di tipo psicoanalitico può aiutarla ad indagare in profondità i motivi inconsci e ripeto , inconsci, cioè situati in un luogo molto più profondo della coscienza, laddove sono depositati gli accadimenti e le emozioni rimosse dell'infanzia che con molta probabilità sono alla base del suo problema.Onestamente ,ritengo che un semplice intervento che agisca sulle sue idee coscienti ,mirante a rieducare sul piano strettamente cognitivo- comporta mentale il suo orientamento, in un caso complesso come il suo, sarebbe di scarsa utilità
cordialmente
15 FEB 2016
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Buongiorno Juliette,
si rivolga ad uno psicoterapeuta che potrà aiutarla. Quello che lei descrive è riscontrabile in disturbi psicopatologici.
Un caro saluto
dott.ssa Miolì Chiung
Studio di Psicologia Salem
Milano - Agrate - San Donato M.se
12 FEB 2016
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Buon giorno Juliette, tecnicamente si tratterebbe di una fissazione ad un preciso precoce stadio di sviluppo psichico, dove appunto si situa la dinamica del sadomasochismo. E' un disturbo nel senso che, normalmente, tale stadio viene superato per giungere attraverso stadi successivi alla completa armonica maturazione della personalità.
Al di là di questi termini tecnici effettivamente quello che descrive può essere un disturbo più o meno serio. Il problema è che spesso non viene percepito come disturbo, non causa molta sofferenza, e perciò la paersona non sente una forte motivazione a cambiare, cioè a sganciarsi da quelle modalità e fantasie aggressivo sessuali. Non è un quadro da sottovalutare. Le consiglio vivamente di lavorarci su con l'aiuto di un esperto terapeuta.
Cordialmente. Dr- Marco Tartari, Asti
11 FEB 2016
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Gentile Juliette,
i sintomi, così come lei li descrive, possono rimandare ad una serie di interpretazioni che vanno da semplici fantasie, a problematiche più serie. E' necessario inquadrarli nella sua storia, nei suoi vissuti per poter dar loro un senso e un significato. Certamente il consiglio è di rivolgersi ad un terapeuta per comprendere l'entità di queste "passioni" e quanto possano intrudersi pericolosamente nella sua vita. Ad esempio lei prova piacere a pensare di essere ferita o di ferirsi, ma non lo farebbe mai, oppure agisce questo pensiero? Il pensiero di vedere persone ferite le piace, ma non ricercherebbe mai attivamente tali situazioni. Sono interrogativi che possono fare la differenza.
Cordiali saluti
dott. Anna Ambiveri
Psicologa-Psicoterapeuta
11 FEB 2016
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Buongiorno Juliette da quello che racconta potremmo trovarci difronte a quelle che una volta venivano definite perversioni sessuali,e che oggi si definiscono parafilie.Queste raccolgono al loro interno diverse forme,e ognuna di essa per essere diagnosticata,necessità della soddisfazione di determinati criteri..Le consiglio quindi di rivolgersi ad uno psicoterapeuta,preferibilmente ad orientamento cognitivo comportamentale,che si occupi di disturbi sessuali che certamente indagherà meglio la sua situazione e nel caso se necessario intraprenderà con lei un percorso terapeutico personalizzato per aiutarla..
Rimango a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa Battilani Cristina
11 FEB 2016
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Gentile Juliette,
Il quadro che descrivi va valutato in modo più approfondito con un terapeuta.
Gli aspetti di questi pensieri e piaceri potrebbero avere sfaccettature molto diverse, dipende dalla tua storia.
Alcuni pensieri possono essere semplici fantasie ma se ti interrogano é bene che tu ti rivolga ad un esperto.
Ti consiglio un analista.lacaniano.
A disposizione.
11 FEB 2016
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Cara Juliette, direi di non sottovalutare quanto stai sperimentando.
Il tuo piacere è sintomo di un un tuo dolore profondo che ha a che fare con "un diritto di esistere" negato e mortificato.
Hai fatto già un passo importante nel renderti conto del disagio che esprime quanto sperimenti.
Non trascurarti e rivolgiti ad uno psicoterapeuta della tua zona.
un caro saluto
dott..ssa Cecilia Santarsiero
10 FEB 2016
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Gentile Juliette
ciò che racconta riporta ovviamente al tema dell'aggressìvità; quest'ultima non va considerata solo negativamente, ma anche nel suo aspetto positivo di forza/reazione a frustrazioni.
E' probabilmente importante soffermarsi a considerare perciò cosa è avvenuto nel mese o mesi precedenti l'inizio di questi sintomi.
Le consiglio di consultare uno psicologo psicoterapeuta che possa aiutarla nell'identificare e correggere le cause del fenomeno.
Cordiali saluti
10 FEB 2016
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Cara Juliette
attraverso queste tue "passioni", come tu le chiami, si esprimono bisogni profondi e insoddisfatti. Sarebbe importante comprendere quali sono per poter portare guarigione a queste ferite dell'anima.
Purtroppo stai certa che si tratta di un problema, di uno squilibrio che necessita di essere curato.
Rivolgiti ad uno psicoterapeuta della tua zona e incamminati insieme a lui alla scoperta del tuo dolore interiore.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta.