Perché le donne scappano quando un uomo ha un problema?

Inviata da Fabio Tanganelli · 23 giu 2020 Terapia di coppia

Salve sono un uomo di 40 anni, dalla morte di mia madre avvenuta per cancro quando io avevo 24 anni, sono dovuto a ricorrere alla psichiatria per problemi di attacco di panico, ansia acuta iniziale e poi depressione. Ho fatto uso di antidepressivi per 10 anni finchè non ho trovato lavoro a tempo indeterminato ed ho raggiunto la tranquillità cioè la stabilità lavorativa.
A causa di effetti collaterali di questi farmaci non sono riuscito ad avere rapporti sessuali con le ragazze che ho avuto ( squilibri ormonali e disfunzioni sessuali diagnosticati dall'andrologo da cui andavo ). Adesso mi ritrovo con gravi diffficoltà relazionali.
Ho provato a spiegare la mia situazione a 4 ragazze che ho incontrato ma tutte sono andate via ( con varie scuse tipo sono impegnata, ho da fare ecc.. )..
Quindi chiedo se sbaglio a dire queste cose ad una donna, perchè scappano da me.
Grazie

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Miglior risposta 9 AGO 2020

Gentile Fabio,
non è corretto fare correlazioni di causa-effetto certe e dirette tra le sue difficoltà relazionali e sessuali e l'uso dei farmaci antidepressivi che tra l'altro non sembra più assumere.
Nel confessare subito le sue difficoltà passate ad ogni ragazza che conosce, lei esprime pregiudizi ed ansia anticipatoria che potrebbero realizzare la "profezia che si auto-avvera".
Pertanto, è consigliabile un percorso di psicoterapia con uno psicoterapeuta esperto in sessuologia per intraprendere in futuro relazioni prive di condizionamenti negativi.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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24 GIU 2020

Buon pomeriggio Signor Fabio
Solitamente una volta terminata l assunzione di alcuni farmaci dovrebbero sparire anche gli effetti collaterali tuttavia immagino permangano le preoccupazioni e i timori che quei ricordi comportano a livello psicologico. Senz' altro un supporto psicologico può aiutarla a sciogliere questi timori.
Parlare delle due difficoltà è senz'altro una scelta di grande coraggio autenticità e onestà nei confronti della persona che ha di fronte; mi faccio la fantasia come se stesse dicendo "la situazione è questa" e voglia mettere subito le cose in chiaro. La fase iniziale di un rapporto, l'innamoramento veste i panni di un idillio dove tutto è speciale, intendo, super coinvolgente, perfetto direi. È solo quando l amore si consolida e si acquisisce fiducia che si può fare meglio fronte ad eventuali difficoltà difetti possibili divergenze ed esserne compresi e supportati.
La saluto

Dott.ssa Jessica Agnelli Psicologo a Cepagatti

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24 GIU 2020

Buongiorno,
e grazie per aver condiviso i suoi dubbi e la sua storia del lutto precoce.
Provo ad aiutarla con una considerazione generale sugli inizi delle relazioni. L'inizio è un idillio, una luna di miele dove di solito, magari anche troppo, si esaltano le qualità dell'altro e del rapporto. E' una fase fisiologica che ha una sua utilità: chi ben comincia...... Va quindi lasciata così: idealizzata. Cioè i problemi - di entrambi - avranno migliori possibilità di essere compresi quando si sarà stabilità una fiducia e un sentimento reciproci.
Di solito, una volta smesso l'antidepressivo, l'effetto collaterale di disfunzionalità scompare. Immagino che però rimangano i ricordi delle difficoltà che possono bloccare a livello psicologico. Vale sicuramente qualche colloquio che sciolga i nodi rimasti.

Dott.ssa Giuliana Gibellini Psicologo a Carpi

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24 GIU 2020

Gentile Fabio,
la ringrazio per averci contattato.
Da quanto descrive sarebbe importante approfondire se attualmente assume ancora una terapia farmacologica oppure no, considerando che quest'ultima da sola non è sufficiente alla risoluzione del disagio. Specie per le difficoltà relazionali di cui fa menzione, pertanto sarebbe auspicabile intraprendere un percorso di sostegno psicologico per cercare di approfondire il suo vissuto e le sue difficoltà, le sue modalità di approccio con il femminile, ecc.. per riprogettare il suo futuro relazionale.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni e/o chiarimenti,
cordialmente
Dott.ssa Zagaria

Dott.ssa Consiglia Liliana Zagaria Psicologo a Trieste

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24 GIU 2020

Gentile Fabio,
partirei dalla considerazione positiva che ha trovato la stabilità lavorativa. Così come ha praticato e trovato buoni standard in quest'area, così può avere miglioramenti nell'area relazionale. Nella situazione attuale ci sono difficoltà come da lei riferito, che possono essere approfondite rivolgendosi ad un esperto. Una volta indagate ed emerse più chiaramente tali difficoltà può aumentare la sua consapevolezza sulle dinamiche relazionali, e su che punti si può lavorare per migliorarle.
Le faccio tanti auguri per la sua crescita personale e resto a disposizione.
Cordiali saluti
dott. Giovanni Iacoviello

Dott. Giovanni Iacoviello Psicologo a Bergamo

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24 GIU 2020

Caro Fabio, non farei di tutta l'erba un fascio ne necessariamente assumerei che sia stata questa Sua confessione a causare l'allontanamento. Ha valutato altre opzioni? Inoltre, consiglierei di valutare una psicoterapia (il farmaco è sintomatico e non risolve il problema alla radice, anzi, spesso come ha sperimentato ne causa di nuovi). Non è chiaro se siano tuttora presenti le disfunzioni sessuali (notoriamente connesse all'antidepressivo, ma di solito risolvibili una volta terminata l'assunzione...) E gli aspetti relazionali sono da indagare (come e quando comunica la Sua situazione, a chi, ecc...). Per risponderLe, Serve un colloquio di approfondimento. A disposizione, DP.

Dott. Daniel Michael Portolani Psicologo a Brescia

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