Salve a tutti dottori.
Quello che sto per domandarvi entra a far parte della mia smisurata passione che ho per la psicologia; spero che questo sia il portale giusto e che le vostre conoscenze basate su anni di studio, possano concedermi una risposta.
Vorrei domandarvi: quali sono le basi che portano le persone a percepire fiducia "a pelle" in un determinato individuo?
Come fa una persona a dire "quel tipo mi da fiducia"?
Mi è capitato qualche volta di sentirmi dire "non lo so; mi ispiri fiducia...". Sono certo consapevole che può trattarsi di pura casualità ma la storia insegna, che alcune persone hanno avuto successo perché si è creduto in loro.
Fa parte di un qualche fondamento ancestrale (come ad esempio tratti somatici) oppure è il nostro modo di essere/comportarci che ci fa vedere in modo "fiducioso" da altrettante persone?
Spero di essere stato esaustivo e confido in voi per una (seppur minima) "illuminazione".
Ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.
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17 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 9 persone
Gentile lettore ,
il discorso sull'ispirare fiducia a prima vista, si basa, a mio avviso, innanzitutto su ciò che si vede dell'altro e cioè su fattori esteriori quali l'aspetto fisico, l'abbigliamento, la postura, il tono di voce ed altri ancora. E' chiaro che una persona di bell'aspetto, vestita in modo sobrio ma elegante, che non ha una postura di "chiusura", che parla con voce calma reggendo il contatto oculare ispira più fiducia di un'altra brutta, mal vestita, che è taciturna o troppo loquace e non guarda negli occhi l'interlocutore.
Ovviamente oltre ai fattori esteriori, per ispirare fiducia in modo più stabile e convinto occorrono altre qualità come la trasparenza, la coerenza e soprattutto la affidabilità.
In tutto questo, concedere fiducia a chi la ispira dovrebbe essere un'operazione da fare sempre con la giusta prudenza perchè, senza essere paranoici, talvolta capita di sbagliare e riporla in qualcuno che delude.
Cordiali saluti
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
18 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Caro Vergil
è una domanda senza dubbio interessante e importante perché mette l'accento su qualcosa che tutti vorrebbero sapere e che risulta molto positivo sia nel mondo sociale che nella sfera personale: "ispirare fiducia".
Penso che uno dei tratti principali di una persona che "ispira fiducia" sia la sua sicurezza interiore che si riflette poi in vari aspetti della sua persona quali il portamento (e aspetti non verbali), il modo di parlare, il modo di relazionarsi.
Diciamo che , quando tutti questi aspetti hanno "consistenza" e coerenza tra loro la persona risulta credibile e quindi di lei si sente che è possibile avere fiducia.
Da quanto detto risulta che ognuno di noi, indipendentemente da fattori caratteriali anche innati, può "lavorare su di sè" per acquisire o rafforzare quelle modalità che gli daranno coerenza interiore e consapevolezza che di certo sarà poi percepita dai suoi simili.
UN caro saluto
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologa-Psicoterapeuta
17 SET 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Vergil
la questione va esaminata da tre punti di vista.
In primo luogo, credo che non tutti, purtroppo, riescano a concedersi la sensazione di potersi fidare e affidare. Persone particolarmente danneggiate da esperienza di vita sfortunate non riescono, e a ragione direi, a fidarsi ed erigono tra sé e gli altri un muro non facilmente oltrepassabile.
In secondo luogo, la possibilità di sperimentare la fiducia avviene nell'ambito di un "incontro fortunato"; le persone si scelgono in base a certi criteri, spesso inconsci. Non in tutti gli incontri è possibile che si crei una dimensione di fiducia: si deve venire a creare un'alchimia che la favorisca.
In terzo luogo, credo che le persone particolarmente capaci di ispirare fiducia (sempre che ci siano le condizioni per farlo) siano quelle che stanno bene con se stesse e che dunque (spesso le due cose vanno insieme) si pongono nei confronti degli altri in modo aperto e autentico, senza doppi fini, senza desideri di rivalsa, in modo paritario.
Spero di averle dato qualche spunto di riflessione.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Stefania D'Antuono - Venezia