Salve, ho un problema con il continuo pensiero, in alcuni casi ruminante quindi negativo in altri sono fantasie molto positive, il problema è che non ho mai tregua e non sento mai la mente libera e riposata. Faccio yoga e cerco di praticare meditazione ma da sola non ne sto uscendo. Ho avuto diversi problemi in passato e a volte ritornano. Ultimamente, forse anche a causa del periodo, la situazione è peggiorata, certe volte per distrarmi da questi continui pensieri utilizzo i social ed internet ma questo non risolve la situazione, anzi forse la peggiora. Quale tipo di terapia può essere d'aiuto? Grazie
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27 MAR 2021
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Gentile Sme5,
posso immaginare quanto possa essere faticoso convivere con la rimuginazione.
E' come se la mente non fosse mai ferma, uso spesso la metafora della scimmia che saltella da un pensiero all'altro (come fossero liane): ci si ritrova in circoli e flussi e non si sa neanche da dove si è partiti.
La prima indicazione che le posso dare è la scrittura, scrivere è importante per mettere ordine ai propri pensieri e imparare pian piano a distaccarsene.
La seconda indicazione è quella di iniziare a riflettere sul tipo di pensiero che si ha! Le condivido un esercizio: mettersi 5 sveglie sul telefono durante la giornata permette di riconnettersi su se stessi quando si sente il suono; allora ci si ferma e ci si focalizza su cosa si ha in mente, si valuta se il pensiero è legato al passato, presente o futuro e poi ci si pone un'altra domanda importante: questo pensiero mi è utile? se si allora approfondiscilo! altrimenti lascialo andare e prova a riconnetterti al tempo presente.
Se vuole mi può scrivere in privato così le spiego la tecnica della defusione, che può esserle di ulteriore aiuto e una pratica di Mindfulness che può iniziare a praticare e valutare come si trova.
Un caro saluto,
Dott.ssa Monteleone
29 MAR 2021
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Gentile Sme5, il suo accennare a problemi del passato che a causa dell'attuale periodo difficile sono ritornati sembra già una buona consapevolezza, da cui partire per risolvere le sue sofferenze.
Dal mio punto di vista la psicoterapia psicoanalitica potrebbe essere il trattamento elettivo laddove lei voglia esplorare più in profondità l'origine e i significati dei suoi pensieri ossessivi, ciò la aiuterà a capire meglio sé stessa e nel tempo a stare meglio!
Al di là del modello teorico-tecnico di riferimento ad ogni modo è importante la relazione terapeutica quale fattore di efficacia della psicoterapia.
Quindi è importante che si trovi a suo agio e che si crei un clima di fiducia!
Resto a disposizione
27 MAR 2021
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Buongiorno,
è positivo il fatto che abbia attivato le sue risorse in più modi per cercare di risolvere il problema che ci ha descritto.
Come hanno già detto giustamente le colleghe tutti i tipi di approcci di psicoterapia sono utili, e ognuno in base al suo sentire e al tipo di problema può trovare la differenza nel tipo di rapporto che si instaura con un dato terapeuta, unendo insieme le competenze e le risorse.
Provi a valutare alcuni profili di professionisti finché trova quella/o con cui si sente più in sintonia e di cui percepisce più allineamento al suo problema. Nessuno meglio di lei può fare la scelta migliore per se stessa. Una telefonata e un primo colloquio possono aiutarla a confermarle l'impressione iniziale per poter iniziare un proficuo percorso insieme.
Cordialmente
dott. Giovanni Iacoviello
27 MAR 2021
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Cara, ogni terapia è utile, poiché, individuato il problema, il lavoro si orienta verso la sua risoluzione/elaborazione. Ci possono essere differenze circa le modalità di lavoro: più dirette o meno, con l'ausilio di tecniche o maggiormente incentrate sul colloquio, etc... Il resto, a mio avviso, riguarda la relazione terapeutica che riuscirete ad instaurare con il/la professionista connil/la quale inizierà il suo percorso.
Semmai, se i "problemi che ritornano" fossero di natura traumatica o ossessiva, potrebbe cercare un/a terapeuta formato/a anche in Emdr (una tecnica nata per il trattamento del trauma ad oggi utilizzata per molte altri disagi psicologici o psicosomatici).
In ogni caso, si affidi senza esitare, sono certa che la farà stare meglio.
Restando a disposizione per ulteriori eventuali chiarimenti, la saluto cordialmente.
Un augurio di bene.
Dott.ssa Verusca Giuntini
27 MAR 2021
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Salve gentile Sme5. E' già un primo e buon passo il fatto che lei abbia preso consapevolezza del suo disagio e voglia affrontarlo in terapia. La motivazione è il vero grande inizio verso il cambiamento. Per quanto riguarda la sua domanda rispetto al tipo di terapia, posso dirle innanzitutto che ciò che è importante ed essenziale è il rapporto terapeutico che si crea con il professionista a cui si affiderà, che deve evolvere verso un'alleanza per far si che entrambi vi sentiate d'aiuto nella relazione. Allo stesso tempo, a seconda della problematica, ci sono degli approcci più specifici. Nel suo caso bisognerebbe approfondiere meglio qual'è il suo disagio e quali sono i suoi obiettivi in terapia, cosi da poter scegliere al meglio. Al momento, date le poche informazioni che condivide e portando sinteticamente come focus un pensiero ruminante/rimuginante mi verrebbe da consigliarle un approccio cognitivo comportmentale per lavorare in modo pratico sul suo sintomo sia a livello cognitivo, sia a livello emotivo che comportamentale e corporeo. Spero di esserele stata in parte utile e rimango a disposizione in privato nel caso abbia bisogno di maggiori chiarimenti o di un aiuto professionale. Cordiali saluti, Dott.ssa Laura Paniccià
26 MAR 2021
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Carissima, probabilmente ciò che riporta ha a che fare con ciò che ha vissuto in passato e i Suoi vissuti a riguardo. Penso che affrontati i motivi per cui non riesce a trovare una armonia e un equilibrio nei Suoi pensieri, possa lavorare, grazie alle Sue risorse interne, sviluppate e riconosciute, per raggiungere la Sua serenità. Ogni terapia ha una Sua efficacia, anche se possono essere utilizzate tecniche differenti, e la scelta del terapeuta é totalmente soggettiva. Per cui, Le auguro tanta fortuna e pace, per sé stessa.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.
26 MAR 2021
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Gentile Sme5, parto dalla sua domanda finale. Non esiste una terapia specifica ma la terapia e il terapeuta che vanno bene a lei. È quindi una questione molto personale che ha a che fare unicamente con il suo modo di essere e il modo di essere e lavorare del terapeuta che incontra. La questione ha che fare con il suo sentirsi compreso, in intimità e a suo agio.
Certamente ci sono poi alcuni approcci terapeutici e specializzazioni che a seconda del problema possono essere più o meno utili ed efficaci ma bisogna conoscere il suo problema nello specifico per poterle dare una risposta esaustiva.
Se ha voglia può scrivermi che le do qualche altra indicazione.
I miei auguri
Dott.ssa Riso Maria Lucrezia
Psicologo psicoterapeuta
Specialista in psicoterapia cognitiva e neuropsicologia