Penso che il mio ragazzo abbia seri problemi mentali

Inviata da Anonimo · 4 giu 2019 Terapia di coppia

Salve a tutti, quello che sto per scrivere sarà abbastanza lungo quindi vi ringrazio già per il tempo speso a leggermi.
È da 4 mesi sto con un ragazzo che mi veniva dietro da 5 anni (in questi anni ha avuto due relazioni rispettivamente una di 9 mesi e l'altra di un anno, una finita male per tradimento da parte della ragazza, l'altra finita a botte perché a detta sua ha fatto complessare una ragazza). Questo ragazzo ha provato quasi tutte le droghe e per un periodo abbastanza lungo, adesso fuma tanti spinelli e qualche volta altro, pur sapendo che io sono contraria. Quando abbiamo iniziato a parlare mi ha colpito subito il modo di parlare, i suoi pensieri, i suoi modi di fare, pensavo fosse perfetto. Quando ci siamo messi insieme lui mi disse che ha i "mostri" in testa ed era meglio che la finiva o lì prima di iniziare ma io gli dissi di no convinta di poter avere il controllo della situazione. Ecco che dopo il primo mese, già innamorata persa, iniziano le prime paranoie di gelosia, litigavamo con insulti pesanti (che si sono protratti nel tempo) ma poi tutto passava. A 3 mesi mi ha lasciata perché era meglio così (già era la quarta volta che mi faceva questo ragionamento ma la prima volta in cui c'è stato quasi un vero stop) perché lui è molto complessato. Dopo 3 giorni mi ricerca, gli dico tutto quello che non mi va bene tra cui il fatto che mi ha fatta allontanare dai miei amici perché erano falsi solo perché mi avevano avvisata di come fosse lui. Ci rimettiamo insieme e inizialmente sembra essere migliorato tutto. Io però ero un po' distaccata perché mi aveva ferita e lui l'ha notato e da quella volta sono ridiventata più affettuosa. 10 giorni e iniziano le paranoie dove mi accusa scherzando prima e seriamente adesso di avere un altro, che io gli nascondo chat, le cancello, cancello le chiamate, che esco di nascosto coi miei amici ed esco di nascosto per vedermi con qualcun altro, che quando non gli rispondo subito pur sapendo sempre cosa faccio e dove sono e con chi in realtà io sono in un altro posto con chissà chi senza averglielo detto. Da qualche settimana mi dice sempre che vuole più affetto da me pur dandogliene tanto, vuole sempre di più, non gli basta mai, che mi sente distaccata, che si sente solo nei momenti no perché io non ci sono quando invece sono sempre lì a cercare di farlo parlare o di abbracciarlo, che io non capisco nulla, che non lo ascolto, quando litighiamo gli vengono scatti d'ira tirando manate su oggetti, mi insulta dicendomi che sono una merda di persona, che gli faccio proprio schifo, che sono egoista e orgogliosa da fare ribrezzo, a questi scatti d'ira si alternano momenti di calma nell'eloquio, di comprensione, poi di nuovo dice un pensiero opposto a quanto affermato precedentemente. Da qualche giorno mi ha detto che adesso fuma solamente spinelli e nient'altro ma io lo vedo peggiorato all'interno della relazione. Coi suoi amici è normale, tranquillo, scherza, basta la mia presenza che gli vengono mille paranoie, mi dice di non ridere e parlare troppo coi suoi amici perché magari quelli pensano che mi piacciono e viceversa, sta sempre attento alle mie posture, se sono più aperta nei confronti di una persona rispetto ad un'altra e allora lì partono i perché e per come... Ha complessi d'inferiorità, lo so perché me lo ha detto lui... Quando siamo soli litighiamo o gli viene qualche paranoia e inizia ad innervosirsi e io mi chiudo e inizia a dirmi che io devo cambiare, che non devo stare zitta, che non devo tentennare, che ribatto sempre e che non so solo rispondere alle sue domande ma devo dire sempre la mia, poi quando capisce di aver esagerato piange e gli vengono un sacco di tic nervosi, in viso tipo alla fronte, agli occhi, alla bocca, in tutto il resto del corpo come alle dita le stiracchia, le ritira, tremolio alle gambe crescente, stira sempre il collo a destra e a sinistra, verso su, verso giù, non riesce a stare fermo con le spalle. Poi quando io mi stufo e gli dico di volerlo lasciare questi tic diventano più accentuati, piange, mi dice che io mollo facilmente, che devo resistere perché è solo un periodo, che devo provarci come se non l'avessi mai fatto, che io sono il suo secondo sogno che viene spezzato, poi mi fa capire che senza me la sua vita non ha senso quindi riparte oppure mi fa capire che sarebbe meglio farla finita, mi dà oggetti suoi a cui tiene tantissimo perché "è giusto che ti rimanga qualcosa di mio" e puntualmente ci ritroviamo insieme punto e a capo. Ho paura che possa fare del male a se stesso e di averlo sulla coscienza... Io lo amo ma ci sto malissimo e lo sa, ho avuto diversi crolli emotivi in questi giorni a causa sua ma dice che alla fine i suoi problemi sono uguali ai miei, che non siamo diversi per niente, che io molte volte sono quella sbagliata, che sono troppo convinta delle mie cose... Sto cominciando a complessarmi e non voglio... Io sto bene con me stessa ma non se continuo... Non so che fare aiutatemi. Grazie

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Miglior risposta 5 GIU 2019

Cara Ginevra
deve essere dura avere una relazione in tre. Lei il suo ragazzo e la droga, se lui è dipendente della droga e qui stiamo parlando di tossicodipendenza mi chiedo quanto lei è dipendente da lui. La mia esperienza da professionista mi ha insegnata che non c'è amore più grande della droga così quello che gli consiglio vivamente è per prima cosa intraprendere lei un percorso per capire le dinamiche profonde della sua storia d'amore, ma soprattutto aiutare il suo ragazzo di intraprendere un percorso di disintossicazione e psicoterapeutico
Rimango alla sua piena disposizione per qualsiasi domanda e chiarimento ha bisogno.
Eridann Kellici Psicoterapeuta

Dott.ssa Eridan Kellici Psicologo a Roma

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5 GIU 2019

Ciao Ginevra,
dal tuo racconto si evince che sei veramente molto affezionata a questo ragazzo che stai cercando di aiutarlo in tutti i modi ma forse a lui non basta tutto il tuo amore, questo certo può essere una risorsa importante ma credo abbia bisogno di un aiuto più specifico. Se pensi che il problema sia principalmente l'assunzione di sostante posso suggerirti dei posti specialistici dove potrebbe recarsi, anche insieme a te, per chiedere aiuto. Molto spesso chi assume droghe lo fa per nascondersi, per cercare riparo da qualcosa nella vita che non lo soddisfa a pieno ma loro non riescono a controllarlo, chiedere aiuto non è facile ma avere accanto una persona che ci capisce può aiutare a compiere il primo passo "chiedere aiuto". Caso contrario potrei darti dei riferimenti di terapeuti che possano prenderlo in carico.
Tu vuoi aiutarlo ma non dimenticare sempre di aiutare anche te stessa, di non lasciarti isolare e di affidarti anche alla cura e affetto dei tuoi cari che potranno non capire ma, ti sapranno spero esserti vicino in questo momento di difficoltà.

Se avessi bisogno di un confronto non esitare a scrivermi sarò più che disposta ad aiutarti.

Dott.ssa Guendalina Giuro

Dott.ssa Guendalina Giurso Psicologo a Milano

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