Ciao sono Antonella,
Circa un anno fa ho lasciato il mio ragazzo. Le questioni allora mi sembravano molto chiare: da mesi sentivo che c'era qualcosa che non andava, che eravamo distanti, lui poco disponibile a mostrare i suoi sentimenti, mi sentivo inferiore a lui e la cosa iniziava a pesarmi. Inoltre si erano andati poi ad insidiare dei problemi nel sfera sessuale, per cui lui ne sentiva costantemente bisogno ed io mi rifiutavo, senza non pochi sensi di colpa. Dopo mesi di confusione un mio vecchio amico mi ha scritto e sta di fatto che ci siamo frequentati prima come amici e poi è diventato qualcosa di più: è maturata attrazione fisica e poi desiderio di passare più tempo insieme. Ho lasciato quindi il mio ex spinta anche dalla conoscenza di questa nuova persona, ma i motivi erano quelli di cui sopra. Adesso a distanza di un anno continuo ad avere ripensamenti: mi chiedo se ho fatto la cosa giusta, lo penso spesso, sento una mancanza della vita insieme, ho l'idea che lui sia cambiato, in alcuni momenti sono convinta di dover tornare indietro, sta di fatto che non l'ho comunque mai ricontattato . Questo altro ragazzo è molto diverso, molto bello per me, molto solare, ma ogni volta che sono convinta di poter instaurare un rapporto serio e fare un passo in più, mi assalgono i dubbi e inizio a ripensare al mio ex: come se lui fosse migliore e più adatto. Vi ringrazio per le indicazioni e aiuti che mi potreste offrire nel capire meglio il perché di questo assillante pensiero. Vi ringrazio.
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13 AGO 2018
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Antonella,
con le sue righe ci ha descritto una situazione di incertezza. Resta da chiarire se l'incertezza è relativa ai sentimenti o alle intenzioni di azione. Mi spiego meglio, potrebbe esserle utile capire le motivazioni che la spingono a pensare di tornare sui propri passi: è un senso di colpa fra quelli di cui ci ha accennato, amore, desiderio di sicurezza legata ad una relazione già rodata e quindi prevedibile, si sente più a suo agio con persone sicure e che lei reputa "superiori", altro..
Tutto si può fare (o provare a fare) nella vita, se siamo motivati. Basta che lei sia consapevole del perché lo desidera. Non è detto che per sciogliere i dubbi sia necessario uno psicoterapeuta (magari ad un certo punto si): quanto si confronta con le sue amiche e con i le persone a lei care? Non certo per prendere le loro opinioni come oro colato, ma per iniziare ad esplorare visioni differenti.
In bocca al lupo,
13 AGO 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Antonella, da quello che scrive sembra che nutra dei dubbi nei confronti del ragazzo con cui sta ora, oppure semplicemente ha paura di fare un passo in più e allora si ritrova a mettere in discussione tutto. Prima di ricontattare l'ex o di fare qualche altro passo azzardato le consiglierei di chiedere un colloquio a un professionista della sua zona, affinché possiate analizzare insieme la situazione e i le sue emozioni. Saluti.
11 AGO 2018
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Antonella,
per poterle essere di aiuto sarebbe necessario approfondire lo studio della sua personalità in un contesto di psicoterapia.
E' probabile che lei abbia una insicurezza di base ed un deficit di autostima che potrebbero comportarle dubbi in qualsiasi relazione sentimentale dovesse intraprendere.
Per altro, nulla le vieta di poter ricontattare il suo ex, in qualità di semplice amica in forza del passato vissuto insieme, per provare a farsi un'idea più precisa sugli interrogativi che la assillano.
Ad ogni modo, prima di prendere delle iniziative, sarebbe preferibile valutarle insieme al suo terapeuta.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
10 AGO 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Antonella,
varrebbe la pena per Lei darsi la possibilità di approfondire il livello di coinvolgimento emotivo e le rappresentazioni cognitive legate a queste sue relazioni, con l'aiuto di un professionista psicologo della sua zona.
Cordialmente,
Dr. Gianmaria Lunetta
Psicologo Clinico a Torino