Pensieri intrusivi non voluti sulla mia sessualità
Inviata da g786 · 16 set 2020
Mi sono sempre piaciute le ragazze, SEMPRE, ma da un mese a questa parte ho pensieri intrusivi che mi fanno pensare di essere (solo sessualmente) attratto dai ragazzi. Ho cambiato 10 ragazze in questo mese per autoconvincermi di essere Etero ma questi pensieri mi affligono e non riesco più a vivere normalmente la mia vita. Mi piacerebbe solo trovare un po'di pace e ritornare il ragazzo di prima, non so come sia nata questa cosa ma spero che finisca il più presto possibile. Ho una paura immensa di essere gay quando so in realtà che non è così, però questi pensieri sono incontrollabili e mi fanno sempre crollare. Grazie per chi mi aiuterà.
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17 SET 2020
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Buongiorno,
in realtà la possiamo aiutare ben poco.
Solo una terapia, o almeno qualche colloquio, potrebbero chiarirle perché ha questi pensieri.
Le ipotesi principali che si possono fare - con i pochi elementi che fornisce - riguardano sia la possibilità di un'attrazione omosessuale ( transitoria e normale nell'adolescenza) sia, questa volta sul versante nevrotico, la presenza di pensieri intrusivi che prescindono dal contenuto: il loro scopo sarebbe quello di dare fastidio.
Per sbarazzarsene, a poco serve la 'sbornia' di ragazze (mi ha fatto venire in mente la canzone di Battisti '10 ragazze').
Li si dovrebbe esplorare e capire la loro origine e il loro ruolo nel suo equilibrio psichico. Capisco che l'ultima cosa che desidera è considerare quei pensieri, ma a quanto pare sono essi stessi ad imporsi. Sono come un visitatore inopportuno ed insistente: tanto vale dagli udienza, forse dopo se ne andrà!
dott.ssa Giuliana Gibellini
17 SET 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
secondo Freud ciascuno di noi è bisessuale, cioè ha una componente di passività e una di attività. Questo non è traducibile tout court nel sesso.
Lasci liberi i pensieri e provi ad ascoltare i suoi desideri. Non si limiti con teorie presupposte. Autoconvincersi di qualcosa non aiuta, anzi, questi pensieri si riproporranno sempre più insistentemente.
Le consiglierei invece di lavorare su questo aspetto con un professionista per rielaborare la sua storia personale e cercare di andare a fondo della questione.
Rimango a disposizione.
Un cordiale saluto.
Dott. G. Gramaglia
17 SET 2020
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Caro g786,
Sicuramente dalle tue parole si comprende quanta sofferenza tu stia provando in questo momento. Visti i pochi dati disponibili non mi cimenterò in diagnosi azzardate, perché la cosa più importante non è appiccicare un'etichetta, ma comprendere da dove derivi questo disturbo e fornirti nuove strategie più funzionali per affrontarlo e gestirlo. Ti consiglio quindi di rivolgerti ad uno psicologo psicoterapeuta che possa aiutarti in questo difficile cammino.
In bocca al lupo
Dott.ssa Noemi Taddio
17 SET 2020
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Buongiorno. Lei riporta intrusività ed egodistonia del pensiero, "prove" di convincimento e di certezza, e chiara percezione della natura riflessiva di questa sofferenza. Si muove nel mondo nell'incertezza, che cerca di placare con continui indizi "oggettivi", ma la rassicurazione è momentanea e innesca un circolo di ricerca di sempre maggior sicurezza, della prova "provata" e definitiva, che non trova mai. E' una condizione di comprensibile ansia e sofferenza che, dai pochi dati che fornisce, sembra essere ben clinicamente inquadrabile con un semplice colloquio di conferma e va, nel caso, affrontata con un percorso psicoterapeutico. Si rivolga a un terapeuta della Sua zona. In bocca al lupo, DP
16 SET 2020
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Gentile Utente,
da ciò che descrivi è molto probabile (una riposta certa può darla solo uno psicoterapeuta o un diagnosta dopo alcuni colloqui clinici) che lei abbia un disturbo ossessivo con pensieri intrusivi con un dominio specifico ovvero quello legato al timore di essere omosessuale. La risposta è proprio nella "paura" che lei descrive come emozione primaria se non unica al sopraggiungere del pensiero e questo conferma indirettamente la sua eterosessualità e indica che, con tutta probabilità, lei soffre di un disturbo d'Ansia.
E' inoltre possibile, e piuttosto frequente, che lei ottenga un iniziale benessere a fronte della rassicurazione ricevuta con la risposta al suo dubbio ma che non sia duraturo e che nuovi dubbie e ansie si generino spontaneamente in futuro portandola ad avere bisogno di ulteriori conferme: in tal caso, non si allarmi è il doc in azione che non le consente di sentirsi rassicurato durevolmente ma la infastidisce con sempre nuove paure e dubbi.
Se ciò dovesse verificarsi, il suggerimento è di rivolgersi ad un esperto di doc per un lavoro specifico e mirato.
Cordialmente,
Dott.ssa Federica Martino