Paura infantile

Inviata da Francesca Leoni · 19 mag 2023 Psicologia infantile

Ho un bambino di 3 anni e mezzo, 4 li farà ad ottobre, che da qualche tempo ha paura di tutto, potrei quasi parlare di terrore. Il buio lo spaventa, i rumori forti o improvvisi, se qualcuno alza il tono di voce o fa scatti improvvisi. Se si deve allontanare da noi per andare a fare pipì o andare in camera sua ci chiama mille volte e se non rispondiamo arriva di corsa e piangendo (viviamo in una casa di 70mq tutta su un piano). Quando si spaventa scoppia in un pianto inconsolabile e si calma solo se preso in braccio, a nulla servono le parole di rassicurazione. Cerchiamo di non dirgli mai "non devi avere paura" ma anzi proviamo ad analizzare insieme le sue paure, ma non sembra sortire effetto. A settembre 2022 è nata la sorellina e lui sembra l'abbia accettata bene, ci gioca, le dà da mangiare, ride con lei, ma non vorrei che queste paure siano legate anche al non essere più figlio unico. Non riusciamo a capire se queste sue paure possano essere una fase passeggera o se sia il caso di approfondire di persona con uno specialista. Vi ringrazio.

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Miglior risposta 7 GIU 2023

Ciao Francesca, l'emozione della paura si allontana spesso da adulti ma nei bambini, soprattutto quelli tra i 3 ed i 6 anni ma anche oltre, fa parte della normale crescita. Attraverso questo linguaggio si comunicano vissuti interiori verso l'esterno in cerca - fondamentalmente - di un aiuto e di un sostegno: in tal senso è fondamentale accogliere con serenità (so che è tutt'altro semplice ma lavorandoci ogni giorno ci si può riuscire) e trasmettere quella sicurezza che di fatto il bimbo cerca tra le vostre braccia. Questa rassicurazione pian piano alimenterà la fiducia che lui stesso ha nella sua capacità di chiedere aiuto e - quindi - di affrontare le difficoltà.
Detto ciò, anche se è plausibile che l'arrivo della sorellina possa essere stata la causa scatenante, occorrerebbe capire meglio: l'ascolto, l'osservazione dei suoi comportamenti sono un buon inizio. Mi sento comunque di rassicurarvi sul fatto che, anche se i pianti dei bimbi spesso noi li percepiamo come dolore inconsolabile, rappresentano innanzitutto una fondamentale modalità comunicativa. A noi adulti spetta il compito di accogliere senza giudizio, cercare d'interpretarne il significato e di trasmettere un fermo sostegno.

Anonimo-191510 Psicologo a Cesena

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30 MAG 2023

Buongiorno Francesca, grazie per la sua condivisione.
Le paure dei bambini possono essere molto intense; verso i 4 - 5 anni potrebbe vivere attimi di terrore perché vede un'ombra ma crede sia un mostro. Fondamentale sarà il suo approccio, si mostra ansiosa? Mostra tanta apprensione?
A tal proposito credo sia importante un momento di confronto con uno specialista per comprendere quali possono essere le modalità più adeguate per gestire la paura del suo bimbo.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Marianna Mura

Dott.ssa Marianna Mura Psicologo a San Valentino Torio

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21 MAG 2023

Buongiorno Francesca e grazie per la condivisione e la delicatezza con cui osserva e racconta questi momenti.
Sicuramente sarebbe utile chiedersi se è successo qualcosa in concomitanza all'inizio di queste paure, o se si manifestano anche in altri ambienti e con altre persone (es. a scuola, dai nonni...).
Provate a capire cosa gli fa paura e come poterlo affrontare (mostri? Abbandono?) e sicuramente come già fate non minimizzare ma accettare che nella sua mente esistano come reali e trovare soluzioni per sconfiggerle come se fossero vere appunto
Resto a disposizione anche per eventuale consulenza online.
Un caro saluto

Dott.ssa Chiara Canali Psicologo a Cesena

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21 MAG 2023

Gentilissima Francesca, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, ed essendo terapeuta infantile comprendo quanto il cambiamento di comportamento, così come le paure dei propri figli, possano far nascere dubbi e preoccupazioni. Credo che intraprendere dei colloqui di sostegno genitoriale potrebbe aiutare lei ed il papà ad esplorare e comprendere a fondo quello che sta accadendo.
Resto a disposizione!
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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21 MAG 2023

Gentilissima, l'età di suo figlio è quella I cui compaiono i perché e le paure. Sta crescendo in un mondo che deve ancora conoscere e pian piano si rende conto che il mondo non è solo lui.. L'arrivo della sorellina, con tutto l'amore che prova, ha modificato il suo mondo, quello in cui era al centro dell'attenzione. Non è arrabbiato con lei, ci gioca e le vuole bene, ma ha cambiato le diniche familiari che lo rassicuravano. È probabile che suo figlio vada presto all'asilo ... tutte cose 'grandi' per un bambino che inizia ad entrare sempre più nel mondo. Tutto questo provoca in lui forti emozioni, talvolta contrastanti, e il solo modo che ha per esprimerlo è con comportamenti 'incomprensibili'. E questo crea ansia in voi genitori, che lui capta e che magari rinforza il suo comportamento. Il gioco, il disegno, le storie ... sono strumenti per avvicinarsi al pensiero del bambino. Se la cosa non dovesse essere transitoria rivolgetevi a un professionista con cui condividere i vostri dubbi, vi ascolterà e fornirà suggerimenti su come comportarvi con lui e risponderà alle vostre domande. Se poi dovesse esser necessario vedrà anche il bambino con il quale giocherà e disegnera per scoprire quali sono e sue reali paure e ciò che lo mette in difficoltà.
Qualora lo volesse resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o necessità, anche online.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian

Dott.ssa Orianna Miculian Psicologo a Trieste

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20 MAG 2023

Gentile Francesca,
Le paure infantili all'eta' di suo figlio rientrano nella normalità. Potrebbe essere tuttavia utile un confronto con un terapeuta perché lei e suo marito possiate confrontarvi su dubbi e strategie e aiutare al meglio vostro figlio.
Un caro saluto
Dott.ssa Lucia Orlando

Dott.ssa Lucia Orlando Psicologo a Roma

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20 MAG 2023

Buongiorno Carla,
vista l'età del bambino e i comportamenti che ha descritto, vale sicuramente la pena di consultare un'esperto in psicologia dello sviluppo sia per evitare un'inutile sofferenza al bambino, sia per evitare che si instaurino disturbi d'ansia a lungo termine. Eviterei di balzare a conclusioni legate alla nascita della sorellina, visto che non mostra atteggiamenti di aggressività verso di lei.
Le ipotesi potrebbero andare dall'ansia di separazione ad altre tipologie di disturbi che è meglio non sottovalutare, ma identificare con una corretta diagnosi differenziale.
Importante valutare eventuali cambiamenti nelle dinamiche e nelle abitudine della famiglia o particolari eventi legati che potrebbero aver innescato le paure del bambino.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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20 MAG 2023

Gentile Francesca,
sicuramente i 3/4 anni sono la fase dei "perchè" e delle "paure", ma, chiaramente, se queste paure perdono la loro componente fisiologica e di scoperta e diventano invalidanti per il bambino e per la famiglia è bene approfondire.
Purtroppo dire al bambino "non avere paura" può risultare controproducente e, anzi, può rinforzare la paura stessa. Pertanto potrebbe rivelarsi utile un confronto tra voi genitori e un professionista, in maniera tale da poter approfondire la situazione, esplorando ciò che avviene nella quotidianità del bambino, in maniera tale da trovare delle strategie funzionali da attuare per risolvere questa difficoltà.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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20 MAG 2023

Buongiorno signora
Le consiglio dei colloqui con voi genitori con uno psicoterapeuta, per poi vedere suo figlio.
Ed analizzare le varie problematiche
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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20 MAG 2023

Buongiorno
Le paure del suo bambino sono normali per la sua età.
Spesso siamo noi adulti che non sappiamo gestire le reazioni alla paura; avere paura è importante perché ci consente di metterci in Salvo da situazioni pericolose per cui è fondamentale per la nostra sopravvivenza.
Con l’aiuto di uno specialista dell’età evolutiva potrà affrontare in maniera specifica insieme a suo figlio le sue paure.
Saluti

Dott.ssa Michela Mariani Psicologo a Macerata

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20 MAG 2023

Gentile Francesca,

verso i tre anni nei bambini di quell'età compaiono moltissime paure, e spesso sono associate ai cambiamenti che si verificano nella loro vita. Pensiamo al fatto che a tre anni dovrebbero andare alla scuola materna ed acquisire una certa autonomia. A volte il distacco dalle figure genitoriale può essere molto difficoltoso, con l'acuirsi di episodi di ansia dettati proprio dalla paura di perdere i punti di riferimenti che fino a quell'età sono stati per lui fondamentali.
Lo sviluppo infantile non è mai un percorso rettilineo, ma può avere delle pause e delle regressioni, perchè ogni bambino è unico e diverso.
Per questo il mio consiglio è di attendere ed ascoltare le richieste del bambino. E di lavorare sui propri vissuti ansiosi riguardo alle paure del bambino. Qualora questi episodi non si esaurissero potete sempre rivolgervi al pediatra che saprà indicarvi la soluzione più adeguata.
Cordiali Saluti.

Dott.ssa Carolina Giangrandi Psicologo a Ladispoli

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20 MAG 2023

Buongiorno Francesca,
comprendo come si sente. Le paure infantili attorno ai 3/5 anni rientrano nella normalità. Tuttavia, potrebbe essere utile un confronto con uno specialista in quanto questa situazione ha sollevato in lei dei dubbi e delle preoccupazioni e parlarne con un esperto l'aiuterebbe a fare maggiore chiarezza sulla situazione che state attraversando. Sono a disposizione anche per una consulenza online
Un caro saluto
Dottoressa Laura Chiuselli

Dr.ssa Laura Chiuselli Psicologo a Pesaro

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20 MAG 2023

Gentile Francesca, le paure infantili sono molto comuni nei momenti di passaggio come, ad esempio, l'ingresso alla scuola d'infanzia, o primaria, ecc; in particolare quando il bambino sta acquisendo delle autonomie che lo vedono incerto ed insicuro e che, naturalmente, lo portano a cercare la sicurezza ed il legame con mamma e papà. Potrebbe essere anche il confronto con la sorellina, non necessariamente di gelosia, ma semplicemente nel suo cogliere il "diventare grande". Riuscire ad esprimere le proprie paure è importante: dare loro un nome, un gesto, una storia (...) Vi suggerisco di utilizzare il canale preferenziale per l'età del vostro bambino ovvero il gioco. Rappresentare le proprie paure attraverso il disegno, il gioco con i pupazzi, l'inventare storie, utilizzare gli strumenti musicali per dare l'intensità della paura e così via. Riconoscerne la paura anche attraverso il racconto delle proprie paure quando si aveva la sua età. Il consulto con uno specialista potrebbe tranquilizzarvi e darvi qualche strategia in più. Sono a disposizione anche on line. Un caro saluto, Maria dr. Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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