Paura e paranoie
Buongiorno, e grazie per l’attenzione dedicata a questo post.
Sono una ragazza di 21 anni, e frequento il secondo anno d’università. È da due anni a questa parte che soffro di ansia, possiamo dire da dopo la maturità. Appena iniziato il primo anno conobbi un ragazzo molto introverso, con cui iniziai una relazione. Per qualche settimana tutto andò bene, finché non iniziai a farmi paranoie come “e se gli altri lo vedono brutto”, “e se non ha amici?”, “e se qualcuno lo prendesse in giro?”, “e se non mi piacesse abbastanza?”, arrivai al punto di non capire io stessa mentre lo guardavo se mi piacesse o no. Così qualche mese più tardi, dopo un periodo che mi presi per riflettere e che si risolse solamente in un accumulo di ansia, lo lasciai. Per un altro paio di settimane continuai a portare avanti la paura del “e se non ha amici? E se rimane solo?”, poi pian piano mi distaccai completamente e non ci pensai più. Da lì qualche settimana di semi tranquillità, poi ricominciai, proiettando le paranoie che avevo con lui su me stessa, ovvero “e se tutti mi prendessero in giro?”. Aggiungo che queste paure erano sostanzialmente immotivate, in quanto avevo e ho parecchi amici in università, e nonostante tutto appena sentivo una risata (che con me non aveva nulla a che fare) mi agitavo. Finite le lezioni del primo anno le cose sembrarono andare meglio, anche perché raramente uscivo di casa in quanto avevo molto da studiare per gli esami. Durante l’estate, però, le mie paure continuarono. Se per un giorno magari non sentivo nessuno per telefono, entravo in panico pensando di non avere amici, come se potessero abbandonarmi tutti da un giorno all’altro. Arriviamo ora al secondo anno, iniziato abbastanza bene, qualche piccola paranoia sulle “immaginarie” prese in giro, ma molto contenute, e da sola riuscivo a capire che tutto era frutto della mia fantasia. Dopo qualche mese conobbi un ragazzo, e ci fu subito sintonia. Era molto estroverso, e in poche parole me ne innamorai subito, senza più curarmi di quello che potessero pensare gli altri, e soprattutto senza pensare alle prese in giro, sia riferite a me e sia riferite a lui. Il problema sorse quando, già dai primi tempi in cui ci frequentavamo, mi accorsi che era un ragazzo non molto solerte a rispondere ai messaggi. Ci sentiamo sempre tutti i giorni, ma spesso non risponde subito quando gli scrivo. La paura ora è sempre che smetta di scrivermi del tutto, oppure che repentinamente possa decidere di non trovarsi bene con me. Oppure temo di essere troppo pesante a scrivergli più spesso, oppure a chiedergli di vederci, anche se in realtà lui è sempre molto contento. Senza farlo apposta, in ogni sua frase o azione, anche le più banali, o anche quando dice qualcosa di bello (esempio se mi dice “sei bella” io penso “perché dice solo bella? E poi gli interessa solo l’aspetto?”) mi sembra di cogliere un doppio senso negativo, come se si potesse stancare di me o fosse già stanco. Il problema è che facendomi tutte queste paranoie sto rovinando la mia serenità anche in questo periodo. È possibile che tutte queste paure siano collegate? Ovviamente cercherò un aiuto psicologico, però vorrei sapere qual è il modo migliore per affrontare questa situazione. Vorrei inoltre chiedere se queste paure, specialmente le ultime relative a questo ragazzo, possano essere considerate “reali”, o siano sempre mie esagerazioni.
Grazie ancora
Ludovica