Ho 26 anni e dopo una relazione di quasi 9 anni ho incontrato un ragazzo che mi ha fatta sentire apprezzata e coccolata. Ho deciso di provare ad avere fiducia e lasciarmi andare, ma dopo 5 mesi di frequantazione (non avevamo definito ancora il rapporto) lui mi chiede una pausa. Non sa cosa prova, è diminuita la voglia di curare il rapporto e non sa più se stia bene con me come persona o se possa esserci di più; questo ovviamente mi ha messa in crisi e riflettendo mi sono resa conto di non avergli mostrato quello che provavo veramente, non dicevo quasi nulla per farlo sentire importante o desiderato. Ho ancora paura di esprimere i miei sentimenti e mi sono limitata su alcuni aspetti, ma preciso di aver contribuito con molti gesti..
Potrei aver innescato questa situazione? Devo aspettare che sia lui a cercarmi? Sto malissimo e mi rendo conto solo adesso di quanto fosse importante e sento di dover fare qualcosa, di non perdere tempo, di spaccare questo silenzio per me assordante.
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7 OTT 2022
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Gentile Giuly,
alcune persone, è vero, hanno bisogno di dimostrazioni di affetto che siano fatte anche di parole e non solo di gesti. Purtroppo non tutte le volte che iniziamo una relazione questa procede secondo le nostre volontà. Quando una storia si conclude, si finisce quasi sempre con il colpevolizzarsi, pensando che forse "avremmo potuto fare di più". Soprattutto quando chi nutre un sentimento forte viene lasciato. Più la persona amata ci respinge e più siamo attratti da lei come una calamita, si cerca di raggiungerla a tutti i costi. Ci si sente frustrati, pieni di dolore e sofferenza. Ma la verità, Giuly, è che l'amore deve essere corrisposto al 100% e non si può comandare. Non so come sia terminata la tua storia precedente, ma immagino che per te ricominciare e fidarti di nuovo non sia stato semplice. Non sentirti in colpa se lui non è più convinto se continuare o meno, sono sicura che tu hai dimostrato l'affetto come meglio potevi e credevi. Amare ed essere amati significa anche non doversi sentire in colpa, in linea generale, per come si è trasmesso il bene.
Quello che mi chiederei ora al tuo posto è: "merito davvero una persona al mio fianco che non sa se mi vuole o no? Che è confuso?" o ancora "accanto a me, che tipo di persona voglio?"
Soffrire è naturale, soprattutto quando ci sono di mezzo dei sentimenti. Ma sono anche passaggi di vita essenziali. Dopo la tempesta spunta sempre il sole. Affrontare e superare momenti di dolore ti possono essere d'aiuto per "costruire" una Giuly più forte e consapevole di ciò che desidera dalla vita.
Se parlare con lui e provare ad esprimere a parole ciò che non sei riuscita a fare fino ad ora, allora provaci. Probabilmente ti serve questo momento per dare una svolta o mettere un punto definitivo.
6 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Giuly,
comprendo la tua sofferenza. Ti sei chiesta quanto la precedente relazione abbia influito nel rapporto con questo ragazzo?
Sei sicura di esserti lasciata andare concedendogli fiducia, oppure hai attivato, seppur non intenzionalmente delle resistenze che posso essere state percepite come mancanza di interesse o di attrazione?
Un percorso di psicoterapia può aiutarti a comprendere meglio le tue dinamiche emotive e permetterti di esprimere serenamente i tuoi sentimenti
Un caro saluto
Dott.ssa Vanda Braga
6 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Giuly,
se questo ragazzo dopo 5 mesi ha smesso di corteggiarla e coccolarla perchè non si è sentito sufficientemente apprezzato e ricambiato, sarà difficile che ora la cerchi e riprenda a darle le stesse attenzioni di prima in maniera unilaterale.
D'altra parte, a mio avviso la reciprocità in una relazione sentimentale è indispensabile.
Se il ragazzo però le interessa davvero, gli parli con franchezza e sincerità della sua difficoltà comprensibile per la precedente delusione vissuta e del suo bisogno di avere un pò più tempo per sentirsi a suo agio.
Indipendentemente da ciò, intraprenda un percorso di psicoterapia per migliorare la sua struttura di personalità e acquisire maggiori competenze emotive.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
6 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Giuly, credo che tu ti trovi in un momento delicato della tua vita, in cui hai bisogno di fare chiarezza prima di tutto nei confronti di te stessa, intravedo altrimenti il pericolo che tu possa rimanere poco centrata (sui tuoi bisogno) con il rischio di vivere in modo reattivo le situazioni che ti capitano. Le domande che ti poni, rivelano uno sbilanciamento dei pesi delle responsabilità per la situazione che stai vivendo, rischiando di buttarti addosso le possibili cause/motivi/problemi della situazione. Così rischi di essere troppo dipendente dall'esterno, ti suggerirei di intraprendere un percorso di psicoterapia.
6 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Giuly, innanzitutto grazie per la tua condivisione. Comprendo la situazione che descrivi, e le fatiche e perplessità che riporti. Hai mai pensato di intraprendere un percorso di terapia? parlare con uno specialista potrebbe aiutarti ad esplorare ed elaborare quelle che sono le tue difficoltà relazionali che sembrano esserci.
Resto a disposizione!
AV
6 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Giuly, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL