Nel 2008 mia madre mi è morta tra le braccia in modo tragico (un infarto) ho provato a rianimarla ma non ci sono riuscita, rivivo come in un film tutta la sequenza della sua morte. Nel 2015 è morta mia sorella di un tumore, sono devastata, vivo nella paura di perdere mio padre e il mio compagno. Penso sempre che gli possa succedere qualcosa di brutto. Sono stanca di soffrire. Come posso saltarci fuori ?
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24 AGO 2016
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Cara Stefania, mi colpiscono le parole che scrive, in cui la immagino reggere e sorreggere tra le braccia la sua mamma, sua sorella e il suo dolore.
Si prenda il permesso di essere sostenuta da una persona, un professionista, a cui appoggiarsi e con cui parlare di quello che ha vissuto e che prova.
Insieme troverete una strada per saltarci fuori, come scrive bene lei.
Concordo con la dottoressa Roberta Monda rispetto all'indicazione di un percorso mediante l'EMDR. Un saluto,
2 DIC 2016
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Gentile Stefania,
rinnovo il pensiero della Dott.ssa Pritoni. Sopportare un tale dolore non è facile per nessuno. Non c'è possibilità di capire, attraverso il suo racconto, se la sua famiglia la sorregge in questo momento o se lei da sola si è incaricata di sorreggere il dolore di tutti. Trovare supporto in professionista le consentirà di svuotare il sacco che si porta sulle spalle, elaborare il dolore e riprendere a vivere senza troppe paure. Non resti sola in questo momento.
26 AGO 2016
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Gentile Stefania,
mi dispiace molto per la perdita di sua madre e di sua sorella. I suoi timori di perdere suo padre e il suo compagno sono comprensibili alla luce di quanto ha vissuto finora.
Purtroppo la morte è un evento imprevedibile e, salvo malattie diagnosticate di cui si conoscono esiti infausti e tempistiche, nessuno di noi sa quando succederá quando uno dei nostri cari verrá a mancare. Si puó solo essere certi del fatto che, prima o poi, la morte arriva per tutti e occorre cercare di viverla con serenitá.
Ma ancora di piú credo che sia opportuno cercare di vivere con serenitá e pienezza tutte le giornate con i nostri cari, vivere una vita senza rimpianti e soddisfacente. Questo forse puó rendere un po' piú accettabile la fine di una vita.
Se ne sente l'esigenza, le suggerisco anche io di fare dei colloqui con uno/a psicoterapeuta per superare questo dolore per la perdita dei suoi cari e per affrontare i suoi timori.
Le auguro tutto il meglio.
24 AGO 2016
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Stefania.....io credo che quello che e' accaduto nel 2008 non sia stata la prima volta.
Credo che tu abbia avuto esperienze di questo tipo, come malattie importanti, gia' in famiglia e nella tua infanzia.
L'evento del 2008 credo sia stata solo un "via" ad una paura che in te era gia' presente.
Una psicoterapia potrebbe aiutarti molto.
24 AGO 2016
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Cara Stefania,
il suo dolore e le sue paure sono totalmente comprensibili. Rivivere davanti agli occhi episodi che ci hanno traumatizzati evidenziano un disagio profondo che va accolto e lenito. Stress come quelli che lei ha vissuto meritano uno spazio di elaborazione dove poter trovare conforto e nuovi strumenti per reagire al dolore e alle paure. Sono certa che troverà il coraggio di superare questo suo disagio. Una psicoterapia con un collega della sua zona sarebbe di grande aiuto per lei.
Un caro saluto
Dott.ssa Laura Tullio
24 AGO 2016
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Buongiorno Stefania,
è normale che lei abbia paura, ha perso molte persone care. Forse dovrebbe cercare di vedere i lati positivi ed essere felice del tempo che trascorre con i suoi cari.
Cerchi di trovare svaghi e situazioni che le permettano di stare in compagnia del padre e compagno. Le consiglio inoltre una psicoterapia, forse la potrebbe aiutare a superare i lutti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Annalisa Croci
Gavardo - Brescia
24 AGO 2016
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Cara Stefania,
le esperienze che lei ha vissuto l'hanno segnata profondamente, perchè l'hanno messa di fronte ad eventi che non sono controllabili. Il lutto e la perdita hanno sempre un impatto forte sul benessere delle persone, nel suo caso alcune modalità hanno rappresentato di sicuro un trauma da elaborare. Le consiglio un percorso attraverso l'EMDR, particolarmente efficace nell'elaborazione di traumi come il suo, affinchè possa riattivare le sue risorse e affrontare più serenamente le perdite che ha subito, e il suo presente e futuro, che meritano di essere vissuti in pienezza e serenità. Un caro saluto,
dott.ssa Roberta Monda
23 AGO 2016
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Gentile Stefania,
la sua paura è comprensibile ma lei dovrebbe reagire e non accettare di farsi congelare e bloccare (nell'ansia e nella depressione) nè può pensare di tenere sotto controllo eventi che non dipendono da lei e non sono controllabili come quelli che ha citato.
Pertanto dovrebbe farsi aiutare in un percorso di psicoterapia sia per elaborare questi eventi luttuosi dando piena voce alle sue emozioni sia per trovare , sulla base della sua struttura di personalità, un migliore compromesso con le sue paure imparando a vivere con completezza anche i momenti di gioia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
23 AGO 2016
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Cara Stefania, ciò che è sicuro è che ha subito tanto fino ad ora e che le sue paure sono fondate perché purtroppo la morte è qualcosa che non possiamo controllare né scegliere. Ciò che invece possiamo scegliere e controllare è la qualità del tempo che abbiamo da vivere e d condividere con chi ci è caro. Si arrenda alla paura invece di controllarla, controllando in modo asfissiante i suoi cari, perché come lei sa bene non potrà mai controllare tutto affinché loro le restino accanto. Proprio perché conosciamo bene il dolore della perdita e sappiamo che questo dolore lancinante prima o poi potrebbe farci di nuovo visita, dovremmo cercare di goderci ogni attimo, ogni respiro, ogni briciola di vita.
Le consiglio qualche seduta di EMDR per rielaborare il trauma della perdita di sua madre e qualche seduta di Psicoterapia Strategica Breve per riappropriarsi del piacere della vita che in questo momento è offuscato dall' angoscia della morte.
Un abbraccio
Dr.ssa Simona Coscarella
Psicologa - Psicoterapeuta Cosenza
23 AGO 2016
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Cara Stefania,
i suoi timori mi sembrano perfettamente comprensibili alla luce di quanto é successo. Ritengo che intraprendere un percorso in cui poter esprimere ed elaborare quanto le é accaduto potrebbe aiutarla a vivere in modo diverso il suo presente e la sua paura rispetto al fatto che possa ancora succedere qualcosa di brutto ai suoi cari.
Immagino abbia già ricevuto consigli, "ricette per lo stare bene" o che abbia già fatto appello a rassicurazioni razionalmente molto sensate ma spesso tutto questo, sebbene fatto con la massima buona fede, non funziona... a volte serve solo prendersi uno spazio per capire cosa é successo a lei, cosa é cambiato nel suo modo di vedere, sentire, vivere...
Rimango a disposizione.
Cordialmente,