Paura di sbagliare a prendere la decisione
Buongiorno,
da tempo sono in crisi con il mio ragazzo. Stiamo insieme da 4 anni, io 24 lui 36 ma negli ultimi due mesi non provo più niente per lui. In passato avevo già avuto delle crisi, ma le avevo messe a tacere dando la colpa a me stessa, al fatto che fosse solo un periodo che fosse normale e che magari ero solo stanca e stressata. Negli ultimi tempi però ho realizzato che da quelle crisi sono passati ben 2 anni se non 2 anni e mezzo e non è cambiato nulla. Mi sembra di aver portato avanti una relazione presa dall’abitudine senza essere pienamente consapevole se quello che sto vivendo mi rende felice.
Ho iniziato a chiedermelo, a prendere contatto con me stessa, (un contatto che in seguito alla quotidianità e a una vita sempre di corsa, avevo perso), ad aprire i miei orizzonti e ad arricchire la mia quotidianità che è stata per anni piatta e inizialmente molto dipendente da lui.
Ho constatato e faccio fatica a realizzare che purtroppo non sono più innamorata, non provo più niente per questo ragazzo, colui che mi faceva sentire al sicuro emozionare ora è diventata una persona come un’altra. Questa crisi è maturata in seguito anche ad un altro evento.
A settembre dopo una ricerca ho deciso di iscrivermi in palestra, in seguito agli svariati tentativi di gestire lavoro studio e sport. Non so spiegarmi perché ma è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Mi chiedo ancora perché sia finita proprio in quella palestra, perché dovessero incrinarsi 4 anni di una relazione fatta di certezze, di un apparente felicità, di fatiche per ottenere il tanto agognato equilibrio che ho sempre desiderato. La mia relazione è passata dall’essere una certezza ad essere un’incertezza, rifiuto di un matrimonio che si stava per organizzare, rifiuto di costruire una casa, rifiuto di un futuro insieme. E la goccia che ha fatto traboccare il vaso è lui, F. E’ arrivato come un fulmine a ciel sereno e per quanto io fossi ignara mi sono ritrovata in poco tempo a sentire un qualcosa per lui, a percepire una potente energia travolgermi, nonostante non avessi mai cercato nulla al di fuori della mia relazione, nonostante sia sempre stata un muro, nonostante non abbia mai guardato nessuno che non fosse il mio ragazzo. Eppure eccomi qui, con una convivenza in corso 4 anni costruiti insieme, amicizie persone, pezzi di vita, e crisi più totale, paura di agire, mi sento spezzata, divisa, imbilico in un bivio del quale non so la strada da prendere, aggrappata per paura di cadere dalla parte sbagliata. Oltre a questa crisi è un periodo felice, lavoro, studio, svaghi, ho scoperto una grande amicizia e mi sento viva, mi sento pervasa di vita, come non mi sentivo da tanto. Dal lunedì al venerdì va tutto relativamente bene, vivo la mia vita, mi diverto, mi alleno in palestra, studio lavoro e costruisco relazioni e coltivo l’amicizia. Il problema subentra in weekend poiché sono in convivenza e immancabilmente ogni sabato, ma forse di più la domenica ho un crollo psicologico.
Sono bloccata, ho paura di ferirlo, sto pensando di lasciarlo ma è difficile non riesco a fare il passo e sono in crisi. Mi fa male il cuore, quando penso a quello che abbiamo affrontato insieme, a quando pensavo che in un futuro magari lontano l’avremmo raccontato ai nostri figli, a tutti i momenti passati insieme, difficoltà e gioie. Mi sento un egoista a rifiutare tutto l’amore che mi ha dato, la fiducia e l’avermi messo sempre in primo posto. Ho paura che non troverò mai più nessuno così, ho paura che lui non superi la cosa, che non riesca più a rifarsi una vita, aveva dato tutto per me. Ma non merita nemmeno essere preso in giro, non merita nemmeno una persona che gli sta vicino per pietà, ho paura di fare un errore, ma ho paura anche di andare avanti per non fare il passo decisivo e ritrovarmi in futuro pentita ad arrancare in un sentimento che non esiste più da parte mia. Sto male perché conviviamo, io vivo la mia vita come lui non ci fosse, e lui ci sta male, cerca di accettare un qualcosa che non gli va bene, pur di riavermi come un tempo. Mi fa male pensarlo a vivere da solo con spese, il doversi arrangiare fare il pranzo gestirsi tutto da solo, mi sento in colpa, come se gli stessi scaricando tutto addosso, ogni responsabilità, difficoltà, i rimasugli.
Ho paura di affrontare il momento di quando porterò via la mia roba a vedere la sua espressione, come mi guarderà andare via, ho paura di svegliarmi e realizzare che ho chiuso un capitolo di 4 anni di vita.
Ho bisogno di trovare la forza di prendere una decisione.
Grazie