Paura di perdere una persona

Inviata da Sara · 21 set 2020

Non riesco a vivermela bene quando mi affeziono ad una qualcuno.
L’anno scorso ho conosciuto un ragazzo e fin da subito ho provato un affetto enorme per lui. Non nego di aver provato dei sentimenti per questa persona ma non siamo mai andati oltre una semplice amicizia anche se lui mi ha dimostrato più volte che forse ero più di una semplice amica nonostante fosse già fidanzato. Era una persona molto speciale per me, e avrei fatto di tutto per tenermela stretta. Purtroppo dopo poco però sono iniziati a nascere i primi problemi, la situazione che ci circondava non era delle migliori ed io vivevo costantemente con la paura di perderlo. Sono arrivata addirittura a soffrire di attacchi di panico. Mi sentivo vuota quando pensavo ad una vita senza questa persona, ho ignorato molti comportamenti negativi e quando poi me ne sono accorta sono stata come investita da un camion, ho comunque provato più e più volte a salvare quello che c’era tra di noi ma è stato inutile, è da poco che sono riuscita a riprendermi del tutto.
Credevo di essermi lasciata questa storia alle spalle e invece ecco che mi sembra di rivivere tutto.
Tramite amicizie ho conosciuto questo ragazzo. Mi è stato da subito simpatico e la cosa è stata reciproca.
Ho subito capito che c’era feeling tra noi due ma pensavo si fermasse a quello.
Una sera capitó di stare soli e gli raccontai un po’ di questa situazione tossica che avevo vissuto. Quella sera lui mi ha baciato e io ci sono stata, all’inizio non mi aveva emozionata molto quel bacio e ci siamo promessi che quella cosa non avrebbe cambiato nulla nel bel rapporto che si stava creando tra noi.
Il giorno dopo ci siamo baciati un’altra volta e anche delle sere successive. Più passavano i giorni e più capivo che mi stava iniziando a piaciucchiare questa cosa.
Ma sempre stessa promessa. Non doveva cambiare nulla tra di noi.
Forse per me è così.
Indipendente da questi baci io non riesco a smettere di pensare che lui sia una persona speciale, mi sento fortunata ad averlo incontrato, è dolce, gentile, simpatico e mi fa sentire bene.
A detta delle persone che mi circondano io non sono una ragazza molto affettuosa ma quando sto con lui mi viene voglia di abbracciarlo o avere contatto fisico con lui anche se non succede quasi mai perché reprimo questi pensieri,ormai mi sento quasi dipendente.
Come per la storia precedente la situazione che ci circonda si sta dimostrando un po’ difficile e ho paura che tutte queste cose possano allontanarci, mi basterebbe rimanere amici ma ho paura di perdere anche questo, ieri mi sono addirittura messa a piangere quando ci ho pensato.
Vorrei imparare a vivermi i rapporti con Le altre persone in modo sano, quando sto con qualcuno che mi fa stare bene mi sento come drogata ed è difficile poi distaccarmi.
Forse sono io che idealizzo troppo ciò che mi circonda e finisco per essere intrappolata in pensieri che non raffigurano in modo oggettivo la realtà.
Spero di riuscire a controllare questa cosa ma è veramente difficile
Mi affeziono sempre alle persone che in un modo o nell’altro non possono esserci come vorrei e questo mi fa stare male.

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Miglior risposta 23 SET 2020

Buongiorno, l'obiettivo che si pone, ovvero quello di vivere il rapporto con l'Altro in modo equilibrato e sano, è sensato e certamente positivo. Laddove trovi delle ripetizioni nella Sua storia di vita, può avere senso affrontarlo con un aiuto professionale; in particolar4, può essere raggiunto tramite un percorso terapeutico che miri a indagare i modi di essere nel mondo che, verosimilmente, nel Suo caso si basano sul mantenimento del senso di sè tramite co-percezione con Altro significativo. Questo di per sè è comune, normale, e sano; potrebbe diventare un motivo di difficoltà laddove si irrigidisce, incastrandoLa in situazioni in cui si mantiene su un progetto che sente come instabile, o unico viabile, tanto da non potersi immaginare senza. CI sono tanti temi da mettere a fuoco (aspettative su di sè/Altro/relazione, contesti di riferimento e orizzonti d'attesa individuali, ecc..) e vanno raccolti con un colloquio anamnestico. SI affidi a un terapeuta e ponga l'obiettivo che ha scritto: sarà il focus del lavoro, che sarà da svolgersi con esercizi mirati. In bocca al lupo! Cordialità, DP

Dott. Daniel Michael Portolani Psicologo a Brescia

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