Salve, mi figlia ha 6 anni ed esprime a suo modo, in alcuni periodi più o meno intensi un disagio interiore attuando un comportamento un pò strano.
In pratica :
-quando quanlcuno scarta dei regali(compleanno o natale) vuole conservare tutti i biglietti ed i fiocchi e sacchetti (a volte pure la carta regalo)
-quando si veste non vuole indossare ne brillantini ne bottoni(perchè dice che ha paura di perderli)
-a volte raccoglie oggetti da terra, soprattutto a scuola (tipo matite gomme usate, apstelli ecc..)e riempie gli astucci.
-a volte ritorna in una stanza per apura di aver perso qualche cosa dalle tasche, oppure mi chiede quando stiamo uscendo da bar, ristoranti, cinema se abbiamo preso tutto e mi fa controllare bene.
Io la rassicuro sempre. Ho provato a volte a fare la "dura" e dirle di buttarle e basta, ma lei non riesce, così le dico che le teniamo e poi le butto io...lei poi non si ricorda più nemmeno di averle. Il tutto così accentuato è iniziato lo scorso anno, ci siamo rivolti da un terapista e con il disegno l'ha fatto un pò parlare ma non è rislutato nulla di problematico, questo psicologo ha ricondotto questi comportamneti ai nostri due traslochi fatti quando lei era molto piccola (una aveva 1 anno e mezzo e l'altro 3 e mezzo), e ci ha cosngliato di assecondarla. Però io vorrei sapere che cosa può esserci dietro ad una paura del genere? Premetto che lei è molto attaccata a me, infatti il più delle volte quando vado a lavorare, mi bacia per ore prima di farmi uscire di casa....se non ci sono io fa lo stesso con il papà quando la porta a scuola. Secondo voi?
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29 DIC 2016
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Giulia, posto che dare interpretazioni, soprattutto a distanza, rischia di essere inevitabilmente erroneo rispetto alla complessità ed individualità di un comportamento, soprattutto nel caso dei bambini, a me pare, da come lei descrive i fatti, che il tema sia appunto l'ansia della separazione. Non è tanto l'oggetto in sè quanto il delicato momento del distacco da voi genitori. Sarebbe utile ripercorrere le varie fasi di distacco graduale che avete sperimentato insieme, a partire dall'inserimento a scuola o affido a terzi (tate, nonni...): Come ha vissuto la bambina questi momenti? Quanta fiducia ha sviluppato rispetto alla possibilità di appoggiarsi ad altri oltre che a voi e come vive il momento della ritorno a casa? Il rapporto con oggetti da parte della bambina potrebbe essere il suo modo personale di gestire l'ansia rispetto a separazioni più significative, una via per conservare e sostenere le emozioni collegate al distacco. In tal senso, sarebbe utile anche riflettere su come voi genitori vivete questi passaggi delicati, quali emozioni vi attraversano e come le gestite in relazione a lei
12 GEN 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Primo consiglio: non spaventarti, abbi fiducia, in te e in lei. Facile a dirsi dirai tu, si può cominicare pensando che tua figlia abbia buone ragioni (che possiamo anche non conoscere) per comportarsi così.
Io immagino (ma non ne posso essere sicuro) che voi genitori, siate preoccupati e un po' ansiosi, questo perchè siete buoni genitori e volete il bene di vostra figlia. A volte però la nostra preoccupazione di adulti può "agitare" indirettamente anche i nostri figli. Non è il trasloco in sè a rendere la bambina insicura, probabilmente anche tu sarai stata in difficoltà in quei momenti.
Per cui prima di pensare a lei, riconosci in te stessa ansietà e preoccupazione e cerca una strada per rasserenarti, per coltivare fiducia in te stessa, soprattutto tranquillità. DI questo i bambini hanno bisogno: adulti stabili, sicuri e tranquilli. Già ma come? In un mondo come il nostro? L'importante è incominciare: yoga, meditazione, correre nel parco, parlare con amici che senti più fiduciosi. Se pensi sia utile rivolgiti anche a uno psicoterapeuta. Insomma tua figlia forse sta segnalandoti che si è perso qualcosa, ma non sono solo le chiavi che dovete trovare ma un modo di affrontare la vita più seren e fiducioso.
Forza e coraggio
Dott. Fornara Rocco Psicologo-psicoterapeuta Torino