Buongiorno, sono una ragazza di 25 anni i miei problemi di salute sono iniziati circa 3 anni fa con l'alimentazione durante l'università. Forse sotto stress ho iniziato ad avere spesso lo stomaco chiuso, senso di nausea e scarso appetito e a pensare al cibo in maniera ossessiva con paura. Durante i pasti credo mi venissero attacchi di panico (sudorazione capogiro tremori) e spesso vomitavo poco dopo. Dopo un anno di terapia farmacologica (Escitalopram) ho risolto i miei problemi con il cibo ma ne sono subentrati altri. Attualmente sono invasa dalla paura e angoscia di essere schizofrenica perché ho dei pensieri ossessivi che non mi fanno stare bene. Penso nella testa a parole brutte come "ucciditi", "uccidilo", "ammazzati",... Io mi rendo conto che è come se me le dicessi da sola ma non riesco a liberarmene e l'umore mi si abbassa. Attualmente sto prendendo sempre Escitalopram e mezza compressa di Amisulpride al mattino. Secondo voi queste parole che si ripetono ossessivamente nella mia testa prima o poi se ne andranno o rischio davvero di diventare pazza? Grazie
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1 FEB 2022
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Buongiorno,
Le consiglio di rivolgersi al medico che le ha prescritto questi farmaci ,credo sia la persona più indicata per rassicurarla sugli effetti desiderati e non, e al limite valutare i dosaggi o eventuali cambiamenti. Esprima questi dubbi a chi la segue e chieda magari se fosse possibile avere anche un supporto emotivo parallelo, magari con una psicoterapia, in modo da sentirsi appoggiata e seguita rispetto a qualsiasi dubbio.
Cordialmente
Dott.ssa Loredana Luise
1 FEB 2022
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Buongiorno Sassa, mi dispiace per la situazione che sta riportando. Da questi elementi che ha descritto non si può fare una diagnosi, ma è necessario conoscere dettagliatamente il suo caso. La invito a intraprendere un percorso psicoterapeutico, perché le sarebbe di grande aiuto per affrontare questa paura che sente e questi pensieri ossessivi che la disturbano. Si confronti anche con il medico che le ha prescritto questi farmaci per capire se ci sono degli effetti collaterali
Le faccio i migliori auguri
Dott.ssa Carla Nesci
1 FEB 2022
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Buongiorno Sassa,
non sappiamo niente di lei oltre ai sintomi che la disturbano da tre anni e di aver cercato di trattarli limitandosi alla terapia farmacologica. Per capire l'origine e il senso di queste parole è pensieri disturbanti è necessario intraprendere una psicoterapia dove assieme al terapeuta potrà analizzare la sua storia di vita, i suoi rapporti con gli altri (famigliari,amici, ragazzi), contemplando anche i suoi pensieri ed emozioni . Tutto questo le renderà possibile trovare un senso e un contesto ai pensieri ossessivi che la tormentano. Quello che si passa dentro di sé, che lei non capisce e che produce i pensieri ossessivi che lei riferisce non potranno andare via da soli. Lei potrà anche cercare di eliminarli come sintomi indesiderati mas si sposteranno e emergeranno nuovamente se le cause non verranno trattate.
Un saluto e buona giornata.
1 FEB 2022
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Buongiorno,
La domanda che pone è importante e la storia che ci racconta suscita la nostra attenzione.
Ci dice che ha già dei farmaci, questo ci fa pensare che ci sia già un curante. Il medico o lo psichiatra che ha prescritto quei farmaci avrà avuto in mente una diagnosi per la sua situazione; per questo motivo è la persona più adatta a cui porre questa domanda.
Nel caso si trattasse di uno psichiatra del servizio pubblico, che di solito non ha tempo per una psicoterapia, può rivolgersi anche a un/a psicoterapeuta esterno che le garantisca un ritmo costante di cura.
Questo l’aiuterebbe ad avere un confronto sul suo stato interno, a scongiurare gli sviluppi più negativi e, anzi, promuovere sia un miglioramento dell’umore che lo spegnersi delle “parole” che ora sente ripetersi.
Se la distanza fra noi lo consente, sono disponibile ad incontrarla.
1 FEB 2022
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Buongiorno Sassa,
resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione.
Cordiali saluti.
1 FEB 2022
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Buongiorno,
Difficile fare diagnosi di schizofrenia da questi elementi.
La incoraggio a farsi aiutare, attraverso un percorso individuale, che possa scioglierle ogni dubbio e vivere di certezze e non di paure.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
1 FEB 2022
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Salve Sassa, mi dispiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
1 FEB 2022
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Salve,
le consiglierei di parlare con il dottore che le ha somministrato questi farmaci e spiegargli tutti questi sintomi che sta riscontrando. Potrebbero essere degli effetti collaterali derivati dal farmaco. Ma prima di trarre conclusioni affrettate il suo dottore che presumo sia uno psichiatra dovrebbe fare un attenta valutazione. Inoltre anche se ha dato importanti informazioni servirebbe una descrizione completa del suo caso. In particolare il motivo per cui le e` stato prescritto Escitalopram e se riscontra problematiche psicologiche di altra natura che non ha ancora menzionato. Bisognerebbe fare un anamnesi piu- approfondita. Sono a disposizione per consulenze online.
A presto
Mariafrancesca Zaffaro