Paura di ansia

Salve, dai sintomi da lei descritti potremmo essere , anche, in presenza di problematiche ansiose. Ha richiesto una visita specialistica da parte di uno psicoterapeuta? Ne ha parlato con il suo medico curante? È complesso darle dei consigli fondati su questi pochi indizi,difficilmente collocabili, se non maggiormente contestualizzati.
Ciò che le posso consigliare con sicurezza è di non trascurare tali sintomi e di fare in modo di effettuare al più presto una diagnosi.
Saluti Dott.ssa Molino

Buongiorno Vanessa, i sintomi che descrive sono tipiche risposte fisiologiche dell’ansia. Quando proviamo un’ emozione essa scatena una serie di reazioni biochimiche e vissuti corporei, anche spiacevoli. Imparare a riconoscerli può essere un primo passo verso la costruzione di nuove modalità di risposta a stimoli per lei ansiogeni. Le consiglio di contattare un terapeuta che possa aiutarla a osservare e capire che cosa sta accadendo e a trovare strategie adattive più funzionali.

Buongiorno Vanessa,
l'ansia può essere superata lavorando sulla sua storia con un professionista.
Non si scoraggi, prenda in carico se stessa e cerchi il suo benessere. Non conosco la sua storia, ma le sconsiglierei vivamente di assumere farmaci. Sarebbero solo un palliativo temporaneo e potrebbero darle dipendenza, annebbiandola e sono contro produttivi nel momento in cui volesse intraprendere un percorso psicologico.

Rimango a disposizione.
Cordiali Saluti
Dott .G. Gramaglia

La psicoterapia è il primo rimedio, ciò non toglie che anche un aiuto farmacologico possa giovare,
un caro saluto,
Lucia Mezzalana

Salve Vanessa, l'ansia è un'emozione che si può imparare a gestire. La terapia cognitivo-comportamentale potrebbe fornirle degli strumenti utili a tal fine. Anche il training autogeno potrebbe esserle d'aiuto. Il primo step è bloccare l'iperventilazione o il respiro veloce, provi a fare tre respiri lenti (conti 5) quando sente che sta per arrivare.
Si rivolga ad uno specialista, vedrà che insieme riuscite a risolvere il suo problema d'ansia in periodi relativamente brevi e con buoni risultati.

Un caro saluto,
Clara Amato

Buongiorno Vanessa.
Incontro sempre più persone che soffrono di ansia: dalla tensione legata a specifici eventi o situazioni (essere in spazi aperti e/o chiusi, parlare in pubblico, guidare) fino a manifestazioni molto angoscianti che comportano palpitazioni, paura di svenire o morire, senso di congelamento.
La crisi ansiosa porta a confrontarsi con il fallimento delle proprie strategie di controllo della realtà: ci si sente soli, insicuri, diventa difficile capire cosa si sta provando, cosa stia succedendo e come evitarlo.
Spesso la paura di sperimentare tali stati porta ad evitare le situazioni associate alla comparsa dei sintomi, contraendo il ventaglio delle proprie esperienze e cocretizzando l’idea di sé come fragile, esposto a continue “minacce” alla sicurezza.
Comprendere la propria esperienza e dare un nome alle proprie emozioni, costruire un senso di ciò che si vive può aumentare la consapevolezza di un pensiero che favorisca lo sviluppo della relazione con la propria realtà, imparando a fronteggiarla.
Le consiglio di approfondire la sua situazione rivolgendosi ad uno psicoterapeuta, con il quale iniziare a raccontarsi e capirsi.
Saluti
Valeria Paglione

Gentile Vanessa comprendere le cause dell'ansia non è mai semplice. Non ci sono nella descrizione fattori scatenanti o particolari che aiutino a capire, ma dalle parole e dalla sintomatologia crea disagio. Esistono degli esercizi di rilassamento e di immaginazione per contrastare i sintomi e magari se un medico lo ritiene opportuno ancha farmaci, ma in parallelo è bene lavorare sulle cause o i fattori scatenanti. L'ansia è sempre un campanello da ascoltare che ci porta un messaggio importante bisogna capire quale.

Gentile Vanessa,
Qualora Lei abbia già escluso la possibile presenza di una patologia organica che possa giustificare la sintomatologia descritta, l'approccio migliore per poterla debellare consiste nell'affrontare un percorso psicoterapeutico. L'ansia non è altro che uno stato emotivo e fisico di preparazione a qualcosa che deve venire, al quale siamo chiamati a rispondere. Siamo fatti di futuro, ma laddove tale futuro non è per qualche motivo identitario o correttamente riconfigurato nella storia di vita ne nasce un'esperienza di ansia che, immagino, Lei senta scollegata da ogni avvenimento. Attraverso la psicoterapia Lei sarà in grado di associare gli eventi alle sensazioni emotive negative e comprendere quale parte della Sua vita e delle Sue esperienze provoca la sintomatologia. Sarà inoltre in grado di applicare tecniche volte ad agire nell'acuzie, per ridurre il sintomo nell'immediato del suo verificarsi. Ad esempio, La invito a provare tecniche di respirazione diaframmatica (inspiri dal naso trattenendo per 3-5 secondi il respiro prima di espirare dalla bocca, concentrandosi sul diaframma), rilassamento muscolare progressivo, training autogeno. Questi esercizi consentono di ridurre il sintomo e, associati a un percorso psicoterapeutico, Le permetteranno di stare presto meglio.

A disposizione, in bocca al lupo!
Cordialmente
DMP